I 10 migliori videogiochi del 2018 scelti dai lettori
Anche quest'anno Hardware Upgrade offre la classica dei migliori giochi dell'anno precedente, scelti dai lettori. Si parte dalla decima posizione e si risale fino al gioco vincitore.
di Rosario Grasso pubblicato il 10 Gennaio 2019 nel canale Videogames3a posizione
God of War
Produttore: Sony Interactive Entertainment Sviluppatore: SIE Santa Monica Studio Piattaforme: PS4 Uscita: aprile Percentuale di voti conseguita: 7,75% |
God of War è il trionfatore dei Game Awards di quest'anno, ovvero il riconoscimento che è sempre più considerato come l'equivalente degli Oscar dei videogiochi. Nel nostro sondaggio, invece, risulta penalizzato perché è pur sempre un'esclusiva di una sola piattaforma, PS4, il che lo ha portato a perdere molte preferenze. Da un certo punto di vista ha confermato il risultato di Horizon Zero Dawn, altra esclusiva PS4 particolarmente apprezzata che l'anno scorso si piazzò proprio al terzo posto (anche The Last of Us nel 2013 fu terzo).
Il nuovo God of War è il miglior capitolo della serie secondo i nostri lettori, visto che nel 2007 e nel 2013 God of War II e God of War Ascension non rientrarono nelle prime dieci posizioni e God of War III fu solo decimo nel 2010.
God of War 2018 segna un radicale cambiamento di prospettiva e di ambientazione per la serie. Santa Monica ha spinto God of War in una direzione diametralmente diversa rispetto al passato, senza peraltro slegare il protagonista dai suoi torbidi ricordi. La nuova opera dello studio californiano regala tante trovate interessanti e si pone come una delle vette più alte raggiunte dai titoli dell’attuale generazione. Le dinamiche hack’n slash hanno ceduto il passo a un contesto di gioco molto più orientato al versante action RPG, mentre il personaggio di Kratos ha subito un’evidente evoluzione: i tempi della furia cieca hanno lasciato spazio alla saggezza e alla lungimiranza dettate dalla condizione paterna. E sullo sfondo? La maestosità delle ambientazioni e della mitologia nordica.
Kratos è cambiato anche perché adesso deve prendersi cura di Atreus, il ragazzo che gli ha dato la forza per mettere da parte vecchi tormenti, per guardare avanti e provare a non ripetere gli imperdonabili errori del passato. Dal punto di vista ludico Atreus non è un semplice companion, ma piuttosto un personaggio di supporto da gestire a piacimento sul campo di battaglia. Il giocatore viene messo in condizione di indicargli quali nemici attaccare, permettendo di imbastire di volta in volta una strategia che coadiuvi l’uno e l’altro elemento (forza e agilità) alla base del combat system di questo nuovo capitolo. “Vacci piano, la fretta ci costerà cara”, lo ammonisce Kratos durante il prologo. È il segno, questa volta verbale, del cambiamento che è avvenuto nell’animo del protagonista, è una dimostrazione della sua buona volontà di trasmettere saggezza e pensieri costruttivi al figlio, dopo una vita di sofferenze, eccessi, errori e scelte quantomeno avventate. Ma gli dei sono dei e gli uomini sono uomini, e questo Kratos, nel profondo, lo sa fin troppo bene.
Il combat system di God of War si è rivelato sensibilmente più tattico e cadenzato rispetto al passato, e questa novità nell’approccio passa per forza di cose anche dal radicale cambio nella gestione della telecamera, che ha letteralmente ridefinito gli standard d’attacco di Kratos. C’è un evidente parallelismo tra il rinnovato approccio del protagonista e il suo nuovo modo di stare sul campo di battaglia. I colpi inferti ai nemici sono diventati più pesanti, il dinamismo non è più quello dei tempi andati, quando la furia cieca del guerriero spartano aveva preso nettamente il sopravvento su qualsiasi altro sentimento.
Una delle principali novità di questa nuova avventura è rappresentata dall’Ascia del Leviatano. La possente arma primaria permette di colpire con veemenza quando ci si trova in prossimità dei nemici, alternando colpi leggeri e altri più potenti, che tuttavia richiedono più tempo per essere eseguiti correttamente. All’occorrenza può anche essere lanciata a grande velocità in direzione dei nemici, così da infliggere danni sia dalla media che dalla lunga distanza. Su alcuni di essi è persino in grado di far scaturire status alterati di ghiaccio per brevi istanti. Una volta terminato l’attacco, la semplice pressione di un pulsante permette poi di farla ritornare saldamente nelle mani di Kratos, quasi alla maniera di un boomerang o di un oggetto magnetico.