I 10 migliori videogiochi del 2018 scelti dai lettori

I 10 migliori videogiochi del 2018 scelti dai lettori

Anche quest'anno Hardware Upgrade offre la classica dei migliori giochi dell'anno precedente, scelti dai lettori. Si parte dalla decima posizione e si risale fino al gioco vincitore.

di pubblicato il nel canale Videogames
 

6a posizione

Pillars of Eternity II: Deadfire

Produttore: Versus Evil

Sviluppatore: Obsidian Entertainment

Piattaforme: PC, Linux, MacOS, PS4, Switch, Xbox One

Uscita: maggio

Percentuale di voti conseguita: 4,93%

Recensione

Mi aspettavo un piazzamento sensibilmente migliore per questo, a mio modo di vedere le cose, splendido gioco di ruolo old school con una trama da romanzo fantasy assolutamente ben scritto. E invece Pillars of Eternity II: Deadfire non va oltre il sesto posto, arretrando rispetto alla terza posizione del primo capitolo, che nel 2015 ottenne il 7,75% delle preferenze. Del resto, sorte analoga è toccata all'altra serie di rpg old school Divinity Original Sin, con il secondo capitolo che lo scorso anno era in sesta posizione (5,86%) mentre il suo predecessore nel 2014 era terzo (9,72%).

La serie Pillars of Eternity sta a Baldur's Gate come la serie Divinity Original Sin sta a Neverwinter Nights. Pillars of Eternity II riprende a raccontare l'entusiasmante e onirica storia dell'Osservatore, stavolta alle prese con i conflitti tra le divinità nell'arcipelago di Mortafiamma. Stavolta dotato di un'imbarcazione e di un folto equipaggio, il giocatore deve esplorare una serie di isole per dipanare il mistero che circonda le azioni di Eothas.

Le profonde meccaniche di progressione, il migliorato sistema dei compagni, i combattimenti tattici e la nuova fase esplorativa via terra e mare di Deadfire rappresentano un ulteriore passo in avanti per Obsidian Entertainment, una software house che nei mesi successivi al rilascio di Pillars of Eternity II sarebbe entrata nell'orbita Microsoft e che adesso è impegnata nello sviluppo dell'rpg in stile Fallout The Outer Worlds.

Pillars of Eternity II permette al giocatore di modellare la sua storia e i suoi personaggi: nel corso dell'avventura, infatti, è chiamato a prendere tantissime decisioni difficili sul piano etico e morale. Può quindi modellare l'atteggiamento dei suoi personaggi rispetto a un mondo difficile da decifrare, dove gli dei non corrispondono necessariamente al bene. Un mondo dove le divinità, in un contesto medievale dove le notizie non corrono così veloci come nella modernità, sono in perenne contrasto tra di loro, provocando una guerra che nuoce ai comuni mortali.

Deadfire usa un sistema di combattimento definito RTwP (real-time-with-pause). I fan di giochi di ruolo vecchia scuola lo accosterebbero al combattimento di Baldur's Gate, mentre i più "moderni" hanno visto qualcosa di simile nella Wait Mode di Final Fantasy XV. Fondalmente i giocatori possono verificare le caratteristiche di difesa degli avversari da affrontare e scegliere il potere da evocare sulla base delle caratteristiche di attacco di quest'ultimo, in modo da trovare le combinazioni migliori. È pressoché impossibile fare tutto in tempo reale (anche perché dopo qualche ora di gioco i combattimenti coinvolgono cinque alleati e altrettanti avversari), per cui si può premere la barra spaziatrice per mettere l'azione in pausa.

In Pillars of Eternity II si possono affrontare, infatti, lunghe sessioni di gioco di 3 o 4 ore senza neanche un combattimento, dove tutto il piacere di giocare è ancorato alla voglia di esplorare e di conoscere storie a tema fantasy medievale su eroi e divinità non sempre moralmente inattaccabili. È proprio la qualità del racconto qui a fare la differenza, in termini squisitamente di scelte lessicali e di accostamenti tematici e ideologici, a cui il giocatore deve fondere una capacità di immaginazione possibilmente alimentata dal suo passato letterario e culturale.

 
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