I 10 migliori videogiochi del 2017 scelti dai lettori
Anche quest'anno Hardware Upgrade offre la classica dei migliori giochi dell'anno precedente, scelti dai lettori. Si parte dalla decima posizione e si risale fino al gioco vincitore.
di Redazione pubblicato il 22 Gennaio 2018 nel canale Videogames7a posizione
Prey
Produttore: Bethesda Softworks Sviluppatore: Arkane Studios Piattaforme: PC, PS4, Xbox One Uscita: maggio Percentuale di voti conseguita: 4,60% |
Pur assomigliando in certi elementi portanti in maniera pericolosa ai primi BioShock, Prey ha conquistato il favore degli appassionati grazie a elementi di gioco originali e a una trama coinvolgente, matura e accattivante.
Sviluppato da quella Arkane Studios che nel 2012 conquistava il terzo posto della nostra classifica con Dishonored (7,42% delle preferenze), Prey non ha niente in comune con lo sparatutto in prima persona rilasciato nel 2006 e creato da un'altra software house, Human Head Studios. Risente, piuttosto, dello stile autoriale e della verve ironica evidenziati da Arkane Studios nella serie Dishonored.
Nella versione 2017 di Prey il giocatore impersona Morgan Yu, che ha subito una serie di esperimenti volti al miglioramento della razza umana. Yu si risveglia a bordo della stazione spaziale Talos 1 nell'anno 2032 e dovrà scoprire misteri e segreti della stazione mentre è al contempo braccato da una misteriosa forza aliena.
I tecnici della TranStar, ovvero la megacorporazione che ha creato la Talos 1, non riescono ancora a separare i cambiamenti dovuti alle mod rispetto alla normale formazione dei ricordi. Usano i Typhon per migliorare le abilità delle persone, ma quando si installa una nuova Neuromod si perdono i ricordi. È per questo che Morgan continua a risvegliarsi nel suo appartamento ogni volta che apprende una nuova abilità.
Il giocatore deve affidarsi solamente agli utensili che troverà nella stazione e alle abilità inconsuete di Yu per combattere e sopravvivere alla minaccia. Il fulcro della nuova esperienza, infatti, riguarda la combinazione di oggetti al fine di creare strumenti e armi per la sopravvivenza, oltre che l'interazione con terminali informatici, dispositivi di sorveglianza e automi di vario tipo per sbloccare meccanismi o andare alla ricerca di indizi. Il protagonista, inoltre, può trasformarsi in qualsiasi oggetto sottoposto alle leggi della fisica tra quelli presenti negli scenari di gioco, e questa rappresenta una novità non da poco alle meccaniche di gioco.
In comune con BioShock anche il "senso" del gameplay: in un videogioco in cui il giocatore, se vuole portare a termine il gioco, deve prodursi in una serie di interazioni in qualche modo volute dall'autore, quest'ultimo può giocare sul senso di impotenza del giocatore stesso e obbligarlo a compiere azioni moralmente discutibili. Poi condannarlo e punirlo per aver fatto una scelta che in realtà non è sotto il suo controllo.