Elite Dangerous: un simulatore spaziale puro
Negli ultimi mesi abbiamo provato a lungo il nuovo simulatore spaziale di Frontier Developments, ideato dal mitico David Braben e ancora oggi in fase di Beta. Analizziamo qual è il pressoché infinito potenziale di questa simulazione spaziale e come il gioco si è evoluto tra le varie versioni della beta, all'interno di un articolo che intende anche fare da guida per i novizi di Elite.
di Rosario Grasso pubblicato il 05 Novembre 2014 nel canale VideogamesMercato e combattimento
Quando entriamo nel sistema informatico che ci consente di dialogare con le infrastrutture interne a un porto spaziale, si aprirà davanti a noi una schermata piuttosto stilizzata, che si rivela un affascinante incrocio tra grafica del futuro e grafica vintage. Insomma, da una parte sembra un vecchio computer, dall'altra qualcosa di estremamente futuristico.
In questa schermata possiamo scorrere tra varie opzioni, come "bulletin board" per conoscere le missioni a disposizione; "commodities market" per mercanteggiare; "outfitting", per personalizzare la nostra nave; "shipyard", per acquistare altre navi; "Universal Cartographics" per comprare le mappe di zone dell'universo inesplorate o per vendere dati su corpi celesti che abbiamo scoperto e che sono ancora sconosciuti in quel sistema; e così via.
All'interno del "bulletin board" troviamo diversi tipi di missione, ma all'inizio conviene concentrarsi sulle consegne. Ci verrà richiesto, molto semplicemente, di portare delle merci da uno starport all'altro, all'interno di missioni che richiedono solamente le conoscenze che abbiamo elencato nelle pagine precedenti dell'articolo. Ma ci potrà venir richiesto di annientare un certo numero di navi spaziali, controllate dall'IA o da altri giocatori, oppure di entrare in possesso di una risorsa molto rara tramite estrazione o tramite furto.
Le missioni si aggiornano dinamicamente e vanno completate entro un certo limite di tempo, e ovviamente evitando la distruzione della nave. Con la Beta 2 il sistema di missioni funziona molto meglio e per ogni starport ci sono tantissime cose da fare. Se non portiamo a compimento la missione entro il tempo prestabilito non riceveremo una penale, anzi le unità di materiale che dovevamo trasportare rimarranno nella stiva della nave spaziale. Saranno marchiate però come "stolen", ovvero diventeranno illegali. Questo è un piccolo espediente per far soldi, perché quelle merci possono essere adesso vendute nei black market, ma ovviamente comporta il rischio di essere individuati dalle autorità o da altri giocatori.
Lasciare che la missione scada e poi rivendere le merci rubate nei mercati illegali può consentire di fare molti soldi, ma se si viene scansionati da un'altra nave allora potremmo incorrere in una serie di guai.
Se le missioni di consegna prevedono semplicemente di individuare la destinazione tramite la Galaxy map, quelle di assassinio ci obbligano a rintracciare le cosiddette "Conflict Zones", le quali solitamente si trovano in prossimità dei sistemi solari con i pianeti più a rischio, come Eranin. Quando raggiungeremo l'area di conflitto vedremo tantissime navi battagliare tra di loro, con IA e piloti umani che si mischiano in furiosi combattimenti spaziali.
Si può far parte di questi combattimenti solo se si possiede una nave resistente e dotata di armi avanzate, e per questo le battaglie sono da evitare nelle prime ore di gioco. Poi serve una certa padronanza sul modello di volo e, possibilmente, un sistema di controllo avanzato con cloche e manetta. Naturalmente i combattimenti sono il momento in cui serve più precisione in assoluto nella gestione di tutti i tipi di movimento della propria nave spaziale.
Bisogna regolare la velocità e ovviamente fare in modo che le navi spaziali target si trovino in corrispondenza del mirino delle nostre armi. Se una nave esce dal nostro punto di osservazione allora potrebbe essere conveniente rallentare e girare su sé stessi per riprendere la visuale su quel bersaglio. Servono poi armi competitive con sostenuti rate di fuoco, acquistabili tramite la schermata "outfitting" dei vari porti spaziali.