Ubisoft e il 'grande esodo' degli sviluppatori: ondata di dimissioni per il publisher francese

Ubisoft e il 'grande esodo' degli sviluppatori: ondata di dimissioni per il publisher francese

Un report di Axios rivela i dettagli della 'crisi' che sta colpendo Ubisoft in questi mesi. Quello che viene chiamato internamente 'il grande esodo' è un fenomeno che ha portato alle dimissioni di oltre 60 dipendenti, tra cui numerosi sviluppatori di AC Valhalla e Far Cry 6. Ecco cosa sta accadendo.

di pubblicata il , alle 19:40 nel canale Videogames
UbisoftAssassin's CreedFar Cry
 

Sono giorni delicati per Ubisoft, compagnia che sta affrontando la più grande ondata di dimissioni della sua storia. Processo che ha assunto tratti quasi apocalittici, al punto da essere battezzato 'il grande esodo' e 'l'arteria recisa' da alcuni dipendenti dell'azienda francese.

Il fenomeno coinvolge tutti i reparti di Ubisoft, ma i numeri più preoccupanti sono stati registrati presso gli studi canadesi del publisher. Tra le ragioni che spingerebbero gli sviluppatori ad abbandonare l'azienda ci sono i salari bassi e un malcontento generale legato alla direzione creativa e ai recenti scandali di cui si sono resi protagonisti alcuni manager della compagnia.

Ubisoft: ecco perché gli sviluppatori stanno lasciando l'azienda

In un report pubblicato sulle pagine di Axios, Stephen Totilo espone i dettagli della vicenda e condivide i retroscena del 'grande esodo' dopo aver intervistato alcuni dipendenti di Ubisoft.

Il significativo aumento delle dimissioni - noto oltreoceano come Great Resignation - è un trend che, dai primi mesi del 2021, interessa la maggior parte delle aziende. Nel caso specifico dell'industria videoludica, Ubisoft è al secondo posto per quanto concerne il numero di dimissioni, con un tasso di 'abbandono' del 12%; seguono Electronic Arts (9%) ed Epic Games (7%). Al primo posto, senza troppe sorprese, troviamo Activision Blizzard (16%).

assassin's creed valhalla

Con oltre 20.000 dipendenti, Ubisoft è una delle più grandi compagnie del mercato gaming. Stando al report di Totilo, gli studi canadesi (Ubisoft Montreal e Toronto) hanno perso almeno 60 dipendenti negli ultimi sei mesi. Tra questi figura Eric Baptizat, game director del più recente Assassin's Creed Valhalla, che dopo ben 16 anni ha lasciato Ubisoft per entrare in EA Motive, altra software house situata in quel di Montreal. Con Baptizat altri 12 sviluppatori di Valhalla lasciano la compagnia, così come 25 membri provenienti dal team di Far Cry 6.

Dalle interviste con gli ex e attuali dipendenti dell'azienda emergono le cause dell'esodo. Oltre agli stipendi bassi e alla frustrazione innescata dalla cattiva condotta interna, uno dei principali fattori coincide con la forte concorrenza delle aziende rivali che, di fatto, possono garantire opportunità lavorative più invitanti - e salari più alti. Per i reclutatori di queste compagnie Ubisoft sarebbe "un bersaglio facile", visti gli innumerevoli problemi che affliggono la compagnia.

Ai microfoni di Axios, un programmatore dichiara di aver triplicato i suoi guadagni dopo aver lasciato Ubisoft. Di tutta risposta, il publisher ha recentemente offerto degli aumenti salariali per i dipendenti dei suoi studi canadesi: secondo Anika Grant, responsabile delle risorse umane di Ubisoft, i 'boost' salariali hanno incrementato il tasso di fidelizzazione del 50%. Veniamo inoltre a sapere che dall'aprile 2021 sono stati assunti circa 2.600 nuovi dipendenti.

ubisoft grande esodo

Saranno anche tempi bui per Ubisoft, ma il publisher non ha perso la voglia di sorprendere (e accontentare) il suo pubblico. Pochi giorni fa è stato infatti annunciato il ritorno di Sam Fisher in Splinter Cell Remake, rifacimento dell'iconico gioco stealth che nel 2002 inaugurò uno dei franchise più amati della storia videoludica. Il gioco è ancora nelle fasi iniziali dello sviluppo e Ubisoft Toronto è alla ricerca di nuovo personale per la realizzazione del Remake.

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36 Commenti
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aldo87mi21 Dicembre 2021, 20:11 #1
ma anche il fatto che fanno giochi sempre uguali...voglio dire, questo non demoralizza soltanto i clienti finali - i videogiocatori - ma anche gli sviluppatori. Tanta gente è arrabbiata nera con Ubisoft. Le rececensioni utenti sono avvelenate: giochi con meccaniche sempre uguali e obsolete da anni, trama stupida, personaggi eccentrici, onnipresenza del sistema di protezione Denuvo (che penalizza chi compra il gioco originale per tanti motivi). Alla fine doversi leggere migliaia di feebacks negativi al giorno da parte degli utenti finali scoraggia anche chi lavora per la compagnia, in primis chi sviluppa i giochi, per non parlare degli addetti al marketing, alla qualità, al servizio clienti. Insomma, è l'intera compagnia che si sgretola. Ubisoft non ha mai capito la lezione, non è stata mai attenta alle esigenze dei gamers e alle loro segnalazioni, sforna giochi in condizioni pietose, con zero ottimizzazione, numerose patches correttive post-lancio che introducono sempre nuovi bugs e non ottimizzano niente, la base dei gamers ormai è stata fatta incazzare in misura notevole. Hanno toccato il fondo con Far Cry 6, per il quale non si sono degnati neanche di proporre i dialoghi in lingua italiana, ma quest'andazzo pietoso va avanti già da molti anni. Hanno ormai perso la fiducia dei videogiocatori e ovviamente anche chi ci lavora, sviluppatori e altre figure, si fanno due conti e lasciano il prima possibile, prima che la nave affondi completamente
*Pegasus-DVD*21 Dicembre 2021, 20:29 #2
è la mia marca preferita di giochi. soprattutto perchè traduce tutto in ita. o quasi.
Therinai21 Dicembre 2021, 22:28 #3
Originariamente inviato da: News
Con oltre 20.000 dipendenti, Ubisoft... CUT... hanno perso almeno 60 dipendenti negli ultimi sei mesi.

E dopo si precisa che ne hanno assunti 2600.
Boh, prendete lezioni di matematica regà
Vertex21 Dicembre 2021, 23:38 #4
Puoi assumerne anche 10.000, ma se vanno via i senior developer, come pare stia accadendo, per venire rimpiazzati dai "junior", ossia da sviluppatori alle prime armi, non credo che Ubisoft avrà un futuro molto roseo...
*Pegasus-DVD*22 Dicembre 2021, 00:10 #5
forse i junior sono meglio
[K]iT[o]22 Dicembre 2021, 00:48 #6
I junior sono sicuramente migliori.
nickname8822 Dicembre 2021, 01:13 #7
Originariamente inviato da: aldo87mi
ma anche il fatto che fanno giochi sempre uguali...voglio dire, questo non demoralizza soltanto i clienti finali - i videogiocatori - ma anche gli sviluppatori. Tanta gente è arrabbiata nera con Ubisoft. Le rececensioni utenti sono avvelenate: giochi con meccaniche sempre uguali e obsolete da anni, trama stupida, personaggi eccentrici, onnipresenza del sistema di protezione Denuvo (che penalizza chi compra il gioco originale per tanti motivi). Alla fine doversi leggere migliaia di feebacks negativi al giorno da parte degli utenti finali scoraggia anche chi lavora per la compagnia, in primis chi sviluppa i giochi, per non parlare degli addetti al marketing, alla qualità, al servizio clienti. Insomma, è l'intera compagnia che si sgretola. Ubisoft non ha mai capito la lezione, non è stata mai attenta alle esigenze dei gamers e alle loro segnalazioni, sforna giochi in condizioni pietose, con zero ottimizzazione, numerose patches correttive post-lancio che introducono sempre nuovi bugs e non ottimizzano niente, la base dei gamers ormai è stata fatta incazzare in misura notevole. Hanno toccato il fondo con Far Cry 6, per il quale non si sono degnati neanche di proporre i dialoghi in lingua italiana, ma quest'andazzo pietoso va avanti già da molti anni. Hanno ormai perso la fiducia dei videogiocatori e ovviamente anche chi ci lavora, sviluppatori e altre figure, si fanno due conti e lasciano il prima possibile, prima che la nave affondi completamente
Ma da quando Ubi è in crisi ? Li fa tutti uguali perchè è la gente che li vuole così !

Infatti i suoi titoli AC e Far Cry vendono bene mediamente sempre belli o brutti che siano e probabilmente non mi stupirebbe se lo stesso valesse pure per altri brands.

Chi critica sono sempre in netta minoranza a chi apprezza, infatti gran parte degli acquirenti non perde tempo a rilasciare un feedback nei siti.

giochi sempre uguali...voglio dire, questo non demoralizza soltanto i clienti finali - i videogiocatori - ma anche gli sviluppatori.
Fare i giochi uguali demoralizza gli sviluppatori ?
In realtà realizzare qualcosa di simile al precedente implica meno lavoro, dovrebbero essere felici gli sviluppatori.

"demoralizzare" poi ..... come se stessimo parlando di artisti o sportivi, il loro morale viene dalla busta paga ! Collaborare ad un AC piuttosto che collaborare ad un Horizon nella vita privata di un professionista conta meno di niente.
ulukaii22 Dicembre 2021, 08:36 #8
Originariamente inviato da: Therinai
E dopo si precisa che ne hanno assunti 2600.
Boh, prendete lezioni di matematica regà

Beh, ma ovvio, non è una questione di numeri, ma delle persone che se ne sono andate (e non solo nell'ultimo periodo) che appunto ricoprivano ruoli importanti all'interno dei vari progetti negli anni. Ovvio, non tutte queste uscite saranno da imputare a quanto emerso sull'azienda, ma che la situazione interna a Ubi non fosse proprio delle migliori era abbastanza evidente dopo quanto scoppiato tra il 2019/2020, lì è stato letteralmente scoperchiato il vaso (denunce, molestie, ambiente tossico, etc.) e la situazione è ben lungi dal placarsi, vedasi ad esempio quanto si leggeva proprio alcuni mesi fa ([U]Ubisoft CEO And Others Blamed For Institutional Harassment[/U]).
jepessen22 Dicembre 2021, 08:55 #9
Originariamente inviato da: *Pegasus-DVD*
forse i junior sono meglio


Originariamente inviato da: [K]iT[o]
I junior sono sicuramente migliori.


Link ad immagine (click per visualizzarla)
lollo922 Dicembre 2021, 09:02 #10
Originariamente inviato da: nickname88
Fare i giochi uguali demoralizza gli sviluppatori ?
In realtà realizzare qualcosa di simile al precedente implica meno lavoro, dovrebbero essere felici gli sviluppatori.

"demoralizzare" poi ..... come se stessimo parlando di artisti o sportivi, il loro morale viene dalla busta paga ! Collaborare ad un AC piuttosto che collaborare ad un Horizon nella vita privata di un professionista conta meno di niente.


in realtà dipende molto dal progetto in sé e dall'attitudine del singolo programmatore. c'è chi vive contento nella sua comfort zone e chi no.

già dopo soli 2 anni sullo stesso stack siamo in tanti a romperci le scatole e cercare altrove. è normale.
per un programmatore con un minimo di obiettivi ed ambizione per la propria carriera, questo ha un impatto anche sulla vita privata.
se professionalmente non hai sfide nuove, finisce che tutto lo studio e la formazione continua ti porta via tempo alla vita privata. e questo succede a tanti.

ma a parte questo, non conosco le cose di Ubisoft in Canada, ma in Francia il discorso dei bassi salari è figlio proprio di questa politica aziendale.
lo stack tecnologico è lì, robusto e rodato, il franchise si vende, e quello che fanno il 90% dei programmatori è mera delivery.
per carità, serve anche questo, ma quando fai solo questo finisce che hai un sacco di senior in uscita ed un sacco di junior in entrata, da qui i salari bassi.

da una parte tanto di cappello ad Ubisoft per rendere tantissima gente intercambiabile.
ma dall'altra devono fare parecchia attenzione perché poi così facendo i processi interni s'irrigidiscono, l'innovazione rallenta, ed il prodotto alla fine scade.

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