Nvidia GeForce Now perde i giochi di Xbox Game Studios, Warner Bros. e Codemasters

Nvidia GeForce Now perde i giochi di Xbox Game Studios, Warner Bros. e Codemasters

Il servizio GeForce Now di Nvidia continua a perdere supporto dai publisher: si preparano a uscire dal catalogo i titoli di Microsoft Xbox Game Studios, Codemasters, Warner Bros. e Klei Entertainment. Nel frattempo sbarcano sulla piattaforma le serie Assassin's Creed e Far Cry di Ubisoft.

di pubblicata il , alle 09:01 nel canale Videogames
NVIDIAGeForce
 

GeForce Now, il servizio di cloud gaming di Nvidia, perderà i giochi di Warner Bros. Interactive Entertainment, Xbox Game Studios, Codemasters e Klei Entertainment a partire dal 24 aprile. A dare questa spiacevole notizia è stata la stessa Nvidia, in un lungo post sullo stato dell'arte del servizio, a cui finora si sono iscritti milioni di giocatori.

Senza i titoli Xbox Game Studios, GeForce Now non permetterà di giocare in streaming alla Halo: The Master Chief Collection o ai giochi della serie Gears of War o Forza. La divisione gaming di Warner Bros. possiede i diritti di serie come Batman: Arkham e Mortal Kombat. Codemasters è nota per i giochi delle serie Formula 1 e Dirt, infine Klei ha realizzato indie di grande successo come Don't Starve e Mark of the Ninja.

Dopo aver annunciato l'arrivo di nuovi titoli ogni giovedì, il servizio di game streaming vede altre defezioni dopo quelle di Activision BlizzardBethesda Softworks e 2K Games. Nvidia ricorda però che 30 dei primi 40 titoli tra i più giocati su Steam sono già nel catalogo e che sta lavorando "per portare oltre 1500 altri giochi nel servizio".

Il produttore delle GPU GeForce segnala inoltre il supporto da parte di editori come Ubisoft, Epic, Bungie e Bandai Namco, tanto che Ubisoft porta da oggi su GeForce Now tutta le serie di giochi di Assassin's Creed e Far Cry, con altri titoli dell'azienda francese in arrivo nel corso delle settimane. "Ubisoft supporta pienamente GeForce Now con accesso completo ai nostri giochi per PC dall'Ubisoft Store o da qualsiasi negozio di giochi supportato", ha affermato Chris Early, senior vice president partnership di Ubisoft. "Riteniamo che si tratti di un servizio all'avanguardia che offre ai giocatori PC nuovi e vecchi un'esperienza di alto livello, garantendo una maggiore scelta su come e dove giocare i loro titoli preferiti".

Potete leggere le nostre impressioni su GeForce Now, maturate al lancio, in questo articolo. Ricordiamo che il servizio di Nvidia è differente da Google Stadia: offre due modalità di membership (Free e Founders) e la possibilità di giocare con il supporto dell'elaborazione via cloud a qualsiasi titolo acquistato tramite Steam e altri store. Il problema con alcuni editori sembra legato all'abbonamento Founders (5,49€ al mese): non solo gli editori non guadagnerebbero nulla, ma ci sarebbe anche un problema relativo alle licenze.

Quanto alle defezioni, Nvidia conclude affermando che alcuni publisher stanno ancora "valutando la loro strategia cloud", il che lascia aperta la porta a un possibile ritorno dei titoli usciti dal catalogo. "Mentre mettiamo a punto il servizio commerciale a giugno, aggiungeremo e rimuoveremo giochi entro la fine di maggio. Dietro le quinte, stiamo lavorando con i negozi digitali affinché gli editori possano taggare i loro giochi per lo streaming su GeForce Now quando li pubblicano. Questo ci aiuterà a portare più giochi nella libreria, più velocemente, oltre a fornire un catalogo più stabile".

16 Commenti
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sniperspa21 Aprile 2020, 09:45 #1
Insomma sembra stiano avendo gli stessi problemi che hanno avuto quelli di google...o sbaglio?
fraussantin21 Aprile 2020, 10:21 #2
W la concorrenza..
É palese che Microsoft sta forzando per avere certe esclusive sul suo servizio.
dwfgerw21 Aprile 2020, 10:43 #3
C'e' un boicottaggio in atto, peccato veramente. L'idea di NVIDIA di affittare la GPU e consentire di collegarsi ai propri account steam ecc, è una bella idea, ma se continuano a sottrarre contenuti...
Darius_8421 Aprile 2020, 11:22 #4
C'è qualcosa che non mi torna, o forse non ho capito io come funziona il sistema.

Da quanto avevo capito GeForce Now permetterebbe di giocare in streaming titoli che GIA' SI POSSEGGONO sui vari client (steam, uplay, origin and so on), soluzione che permetterebbe a chi possiede il gioco, una buona connessione, ma non un hardware adeguato di godersi i titoli del proprio parco videoludico.

Sulla base di queste premesse la frase "Il problema con alcuni editori sembra legato all'abbonamento Founders (5,49€ al mese): non solo gli editori non guadagnerebbero nulla, ma ci sarebbe anche un problema relativo alle licenze." mi lascia perplesso: se il gioco lo posseggo vuol dire che tu, editore, ci hai già guadagnato. Oppure mi sfugge qualcosa.

Parimenti non capisco a che pro non dare il supporto a questo meccanismo, visto che permetterebbe di fruire dei prodotti anche utenze poco interessate a spender soldi per aggiornare il proprio HW, ma i giochi andrebbero comprati comunque, ergo guadagno per gli editori.


Quindi sulla base di questo penso che mi sfugge decisamente qualcosa, qualcuno può darmi delucidazioni?
Gringo [ITF]21 Aprile 2020, 11:45 #5
Quindi sulla base di questo penso che mi sfugge decisamente qualcosa, qualcuno può darmi delucidazioni?

Semplici accordi di Boicottaggio, e sarà il motivo per cui il Game in Streaming non avrà il suo Boom, fin che non ci sarà il Massacro Totale, tempo che Amazon aggiunga il suo "Prime" anche per questo.
Rimango che alla fine un PC e Steam e sei più che apposto, non avrai l'hardware all'ultimo grido, ma alla fine te lo pagheresti per sostenere una 20ina di servizi di streaming ogniuno con le sue esclusive.
DukeIT21 Aprile 2020, 11:53 #6
Bisognerebbe capire quanti soldi metterebbero in tasca gli editori dalle vendite dei giochi e quanti se ne metterebbe in tasca Nvidia offrendo la connessione. Potrebbe essere che Nvidia guadagni troppo utilizzando proprietà intellettuali altrui e che giustamente questi vogliano la loro parte o che si abbassino le richieste di Nvidia. Potrebbe essere anche che per loro sia più conveniente dare la precedenza ad una propria piattaforma.
fraussantin21 Aprile 2020, 11:56 #7
Originariamente inviato da: Darius_84
C'è qualcosa che non mi torna, o forse non ho capito io come funziona il sistema.

Da quanto avevo capito GeForce Now permetterebbe di giocare in streaming titoli che GIA' SI POSSEGGONO sui vari client (steam, uplay, origin and so on), soluzione che permetterebbe a chi possiede il gioco, una buona connessione, ma non un hardware adeguato di godersi i titoli del proprio parco videoludico.

Sulla base di queste premesse la frase "Il problema con alcuni editori sembra legato all'abbonamento Founders (5,49€ al mese): non solo gli editori non guadagnerebbero nulla, ma ci sarebbe anche un problema relativo alle licenze." mi lascia perplesso: se il gioco lo posseggo vuol dire che tu, editore, ci hai già guadagnato. Oppure mi sfugge qualcosa.

Parimenti non capisco a che pro non dare il supporto a questo meccanismo, visto che permetterebbe di fruire dei prodotti anche utenze poco interessate a spender soldi per aggiornare il proprio HW, ma i giochi andrebbero comprati comunque, ergo guadagno per gli editori.


Quindi sulla base di questo penso che mi sfugge decisamente qualcosa, qualcuno può darmi delucidazioni?


l'unica possibilità che nvidia ha per uscirne è includere il servizio in via ufficiale negli accordi di vendita steam , e credo che ci sia interesse per entrambe le parti che ciò avvenga.

ciòè una roba del genere: per poter vendere un gioco su steam questo deve poter essere riprodotto su qualunque macchina compatibile , fisica o virtuale .
armandoss21 Aprile 2020, 12:59 #8
r.i.p. un vero peccato
Cfranco21 Aprile 2020, 13:08 #9
Originariamente inviato da: Darius_84
C'è qualcosa che non mi torna, o forse non ho capito io come funziona il sistema.

Da quanto avevo capito GeForce Now permetterebbe di giocare in streaming titoli che GIA' SI POSSEGGONO sui vari client (steam, uplay, origin and so on), soluzione che permetterebbe a chi possiede il gioco, una buona connessione, ma non un hardware adeguato di godersi i titoli del proprio parco videoludico.

Sulla base di queste premesse la frase "Il problema con alcuni editori sembra legato all'abbonamento Founders (5,49€ al mese): non solo gli editori non guadagnerebbero nulla, ma ci sarebbe anche un problema relativo alle licenze." mi lascia perplesso: se il gioco lo posseggo vuol dire che tu, editore, ci hai già guadagnato. Oppure mi sfugge qualcosa.

Parimenti non capisco a che pro non dare il supporto a questo meccanismo, visto che permetterebbe di fruire dei prodotti anche utenze poco interessate a spender soldi per aggiornare il proprio HW, ma i giochi andrebbero comprati comunque, ergo guadagno per gli editori.


Quindi sulla base di questo penso che mi sfugge decisamente qualcosa, qualcuno può darmi delucidazioni?


Siamo nello spinoso campo delle f*ttut3 leggi antipirateria
Perché nel momento in cui fai lo streaming il codice ce l'hai su una macchina virtuale e quindi secondo le leggi USA ci vuole l' autorizzazione dell' editore dei giochi.

In UE la cosa sarebbe borderline, in quanto
1 - L' EULA non ha alcun valore
2 - È nel diritto dell' utente giocare su qualsiasi macchina lui decida
Per cui se uno giocasse su una macchina virtuale, posto che possegga il gioco, non è tenuto a chiedere il permesso a nessuno, tuttavia nel caso è complicato in quanto la macchina non è di proprietà del giocatore e non è stato lui a metterci sopra il gioco per cui si va molto a cavillare sulle definizioni.
DukeIT21 Aprile 2020, 13:17 #10
Penso che se Nvidia si limitasse a fornire un semplice collegamento tra utenti il problema non si porrebbe, visto che poi questi potrebbero mettere il gioco che vogliono. Diverso è se il gioco deve girare sui loro server, tra l'altro ciò li fa apparire come "licenzatari" di un parco titoli, cosa che invece non è, visto che non pagano nulla per quei titoli.

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