Rise of the Tomb Raider: il ritorno di Lara Croft
Il reboot di Tomb Raider ha rappresentato una delle ultime grandi opere della scorsa generazione di console. Crystal Dynamics era riuscita a riscrivere un personaggio iconico come Lara Croft, Il titolo del 2013, infatti, aveva saputo resettare tanto il background narrativo di Lara, così come la giocabilità tipica della serie.
di Stefano Carnevali pubblicato il 11 Novembre 2015 nel canale VideogamesMicrosoftXboxSquare EnixKoch Media
54 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoImpiegai diverse ore per tentare di entrare nella base (In seguito fu un
operazione da tipo 3 minuti). Decisi di abbandonare, non faceva per me
e non compresi la grandezza di tutto quello che avevo a disposizione.
Passarono i mesi, travolto dal successo mediatico decisi di riprendere, non
era possibile passare per l'unico idiota che non si applicava.
Verso il 30% di avanzamento di gioco c'è un corridio lunghissimo, dove
all'estremità opposta è appostata Sniper Wolf.
Piccola parentesi dovuta: All'epoca gli fps su psx latitavano, probabilmente
avevano capito che con un joystick non fosse il massimo della vita.
L'infame Kojima però si improvvisò avanguardista e decise che il ragazzino
medio possessore di console, potrà morire torturato da 4 frecce direzionali
del diavolo.
Fu un gran bel problema. Quella puttana era sempre più veloce di me, sono
morto più volte qui che in 7 anni di WoW. L'apice fu quando tirai fuori il cd e lo
spaccai a metà.
Non ne volli più sapere ne sentire nulla, della Konami e del suo malefico
creatore.
Alcuni mesi dopo dinventai possessore della versione ntsc, mi incaponii di
nuovo e risolsi il problema in qualche minuto (mahh...).
La cecchina si presentò ancora su territorio innevato, ma stavolta mi beccò
temprato dalle passate vicende: Non ebbe scampo. L'esaltazione del momento
fu stroncata dall'hardware in dotazione; mi spiego meglio.
Altra necessaria parentesi: I giochi NTSC per psx erano utilizzabili dalle nostre
console europee solo tramite modica interna con chip oppure tramite action
replay. Io facevo parte degli smanettoni dell'action replay, ovvero coloro che
non avevano 100.000L da spendere in chip interno, potevano sborsarne una
30ina per l'action replay da appiccicare al culo della console. Questo aggeggio
però aveva una limitazione: I giochi che chiedevano il cambio del disco in
tempo reale (ergo senza riavviare la console) NON funzionavano.
E mannaggia alla miseria, MGS chiede di cambiare disco proprio dopo aver
eliminato la Wolf. Fottuto per la terza volta.
Equipaggiato di una console più adatta, riuscii a finirlo.
La prima volta che partirono i titoli di coda, correlati con il brano "The Best is
Yet to Come", mi misi a piangere. Anche per la soddisfazione di aver vissuto
un'avventura condita di difficoltà calibrate in modo tale da mettere in moto quei
2 neuroni che mi trovavo.
MGS è probabilmente il videogames che ho amato di più.
Le dissi di fare TR e lei nono sono difficili e io no l'ultimo è una chiavica semplicissima vai
A metà gioco era annoiata marcia e si era stufata
Fate un pò voi
Che bello questo mondo vario... io invece apprezzo la capacità di un gioco di darti una trama bella, intricata e che ti appassiona... senza che sia una martellata sulle balle dove ogni 2 minuti muori e ti devi rifare i 2 minuti precedenti... oppure devi schiacciare il tasto entro un millesimo di secondo altrimenti muori... eccheccavolo ce ne sono già tante di incazzature nella vita che se arrivo a casa voglio godermi una bella storia.
Il gioco (sia esso video-gioco o mero gioco) è anche sfida, anzi potremmo dire che l'elemento accessorio tra i due (trama/sfida) sia proprio la trama.
Qualcuno riesce a trovare la trama in un solitario o in tetris? Riuscite invece a trovare un qualche grado di sfida? Potete negare che siano (video)giochi?
Ora magari l'esempio potrà sembrare stupido, ma rende lampante come l'elemento "sfida" sia caratterizzante di qualsiasi gioco (su computer o meno).
Il punto è però capire quale sia il giusto livello di sfida, e lì diventa questione di gusto personale.
Se è vero che i gusti non sono sindacabili, è però anche vero che il trend dell'industria videoludica di abbassare costantemente il livello di sfida dei giochi è criticabile da tutti indipendentemente dai propri gusti, perché se non si arresta, prima o poi verrà creato un non-gioco troppo semplice anche per tutti coloro che vorrebbero giochi semplici.
Sfida non vuol dire try and die.
Non vuol dire nemmeno guardare la schermata di game over 10 volte in un'ora.
Sfida vuol dire aver davanti qualcosa da fare o un problema da risolvere, ed eseguire le varie task necessarie a completarlo.
Non vuol dire che per riuscire nell'intento devi riprovarci N volte.
Quest'ultimo caso si chiama frustrazione indotta.
A qualcuno piace perchè da senso di appagamento.
A qualcuno non piace perchè preferisce risparmiare tempo da dedicare ad altri giochi.
Come la mettiamo?
Dire che il fattore tempo è forse il più importante (soprattutto ad una certa età, mi pare sia scontato.
E chi lo avrebbe negato?
Il punto è però capire quale sia il giusto livello di sfida, e lì diventa questione di gusto personale.
Appunto.
Il trend dell'industria è prima di tutto non sbattersi troppo per guadagnare il più possibile facendo il meno possibile.
Ecco uno dei vari motivi per cui non c'è più nella maggioranza dei giochi il livello di difficoltà selezionabile.
Cmq i giochi "troppo semplici" pure per chi li vuole semplici esistono già da anni...
Guarda Heavy Rain e soprattutto Beyond Two Souls.
Beh non sono mai morto tanto come in Isolation
In ogni caso basterà giocare questo TR a livello massimo di difficoltà e poi pazienza.
Il gioco (sia esso video-gioco o mero gioco) è anche sfida, anzi potremmo dire che l'elemento accessorio tra i due (trama/sfida) sia proprio la trama.
Qualcuno riesce a trovare la trama in un solitario o in tetris? Riuscite invece a trovare un qualche grado di sfida? Potete negare che siano (video)giochi?
Ora magari l'esempio potrà sembrare stupido, ma rende lampante come l'elemento "sfida" sia caratterizzante di qualsiasi gioco (su computer o meno).
Il punto è però capire quale sia il giusto livello di sfida, e lì diventa questione di gusto personale.
Se è vero che i gusti non sono sindacabili, è però anche vero che il trend dell'industria videoludica di abbassare costantemente il livello di sfida dei giochi è criticabile da tutti indipendentemente dai propri gusti, perché se non si arresta, prima o poi verrà creato un non-gioco troppo semplice anche per tutti coloro che vorrebbero giochi semplici.
E io non concordo neanche in una sola lettera... tutte tue impressioni personali.
Il livello di sfida per me deve necessariamente essere bassissimo... invece è l'empatia che deve essere altissima con il personaggio e la trama... che livello di empatia posso avere con tetris, solitario, portal etcc....?
Le dissi di fare TR e lei nono sono difficili e io no l'ultimo è una chiavica semplicissima vai
A metà gioco era annoiata marcia e si era stufata
Fate un pò voi
lol
che sbatti queste polemiche sui giochi per bimbiminkia. Io sono un fan sfegatato di dark souls e non alcun problema a giocare ogni tanto con giochi facili, tr2013 l'ho trovato molto carino. Al limite posso uscirmene con un "non vale 60€!", ma a parte questo non capisco perché continuate a trascinare questa polemica.
ps: e sul non vale 60€ pure non si può polemizzare molto, tr 2013 dopo pochi mesi è crollato di prezzo, e da parecchio tempo si trova a 5€, neanche un romanzetto per bambini costa così poco
col cappero. ora sì fin troppo. ricrdo anche gli splinter cell. i primi un casino, ora...
In ogni caso basterà giocare questo TR a livello massimo di difficoltà e poi pazienza.
anche io... Ma e' uno dei giochi che mi ha dato di piu'
col cappero. ora sì fin troppo. ricrdo anche gli splinter cell. i primi un casino, ora...
che belli i vecchi splinter cell, quando dovevi fare i numeri per non farti vedere e ragionare su dove/come spostarti...
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