Rage: serviva id Tech 5 per rendere tattico DooM 3
È arrivata in redazione la versione XBox 360 di Rage, uno dei giochi più attesi e rimandati degli ultimi anni. Vediamo quali sono le caratteristiche del gameplay e cosa si è inventato il veterano John Carmack sul piano della tecnologia. La versione PC di Rage sarà curata nel dettaglio con un articolo dedicato e con un videoarticolo, che usciranno nei prossimi giorni.
di Rosario Grasso pubblicato il 03 Ottobre 2011 nel canale VideogamesXboxMicrosoft
Conclusioni
A mio modo di vedere le cose, un appassionato dei giochi id Software che ha seguito con passione la storia degli sparatutto non può non prestare attenzione a Rage. È un gioco senz'altro controverso, principalmente per il suo lunghissimo iter di sviluppo che lo rende scarsamente innovativo rispetto ad altri giochi simili che nel frattempo sono usciti, ma è al contempo un titolo che riesce a catturare il feeling storico degli shooter id e a riproporlo in maniera potenziata.
id Software è partita da DooM 3. Il principale obiettivo è correggere i limiti di quest'ultimo, principalmente legati alle scarse dimensioni degli scenari e alla ripetitività degli ambienti di gioco. Rage è quindi un videogioco che offre una grandiosa varietà negli scenari, pur sempre immersi nel contesto horror-tecnologico tipico id Software, oltre che una grande profondità visiva. Il giocatore infatti si trova quasi sempre in ambienti che si perdono a vista d'occhio, pur conservando un'elevata densità poligonale assimibilabile, su tutti i formati, a quella degli spazi chiusi di DooM 3.
La software house texana è riuscita a conferire personalità ad alcuni elementi: i mutanti, non saranno al livello dei Combine come carisma, ma sono straordinari nei loro movimenti repentini e per il loro modo di accerchiare il giocatore (anche se la tecnologia non riesce a gestire più di cinque o sei nemici contemporaneamente, questi entrano nella schermata di gioco con grande velocità), mentre alcune armi come la doppietta a canne mozze, il BFG, le sentinelle automatiche sono semplicemente ben inserite nel contesto offerto da Rage.
La software house texana ha guardato principalmente ad Half-Life 2, che in molti aspetti superava lo stesso DooM 3. Ha guardato anche altri giochi come Mass Effect e Fallout. Viene da paragonare Rage soprattutto a quest'ultimo, potremmo anzi dire che Rage è quasi una versione arcade e velocizzata di Fallout. Ma a questo punto bisogna chiedersi se il mondo di gioco è così ampio come quello di Fallout, o di Borderlands, tanto per citare un altro gioco simile.
Rage ha una struttura di gioco free roaming anche se presenta comunque un percorso ben definito che il giocatore può non seguire solo in parte. Per ogni missione c'è una singola strada e le missioni secondarie, che si trovano in grande numero nei centri cittadini, purtroppo si svolgono all'interno degli stessi scenari visti nel caso delle missioni della storia principale. Inoltre, proprio nel momento in cui la storia sta salendo di tono, e sembra iniziare a farsi interessante, il gioco volge rapidamente verso la fine, dando quasi la sensazione che gli scrittori abbiano voluto accelerare in quel punto lo svolgimento delle vicende.
In definitiva, la sensazione è che Rage sia basato su un'infrastruttura tecnologica che non è stata sfruttata fino al limite da chi ha creato i contenuti. Poteva essere fatta un'altra città e allungata la storia, magari arricchendola con più particolari. Rage rimane ambientato in sole due città e può essere completato in 10 ore se si procede velocemente. Se si prende il tutto con calma e si svolgono tutte le missioni facoltative si può arrivare a 15 ore (comunque è rigiocabile negli altri livelli di difficoltà), ma difficilmente si può andare oltre. È molto per un gioco di tipo cinematografico come Call of Duty, che è intenso in qualsiasi momento, ma è poco per un free roaming quale vuole essere Rage.
A tutto questo si aggiunge una modalità multiplayer per certi versi deludente, soprattutto per la scarsa profondità del co-op (assolutamente non paragonabile a quello di Borderlands) e per la mancanza di una modalità di gioco shooter competitiva. Anche l'intelligenza artificiale può prestare il fianco a critiche: i nemici reagiscono magnificamente agli spari che ricevono, corroborando quel feeling da shooter a cui abbiamo fatto più volte riferimento, ma spesso si comportano in maniera poco congeniale. Soprattutto le loro manovre di evasione dal fuoco del giocatore sono controverse, perché spesso si espongono troppo al nemico. La fisica, d'altra parte, è scarsamente presente nella componente da shooter, mentre i veicoli si distruggono in maniera realistica.
I difetti, quindi, ci sono, ma ritengo che Rage vada comunque promosso perché è uno shooter in grado di riproporre il fascino del passato, perché è contestualizzato in magnifici scenari aperti sempre variegati e, soprattutto, perché è basato su una tecnologia innovativa che merita di essere perlomeno compresa. Chi ha amato DooM 3, e che quindi non si aspetta grandi cose dalla storia, in definitiva non può non comprare Rage.
77 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPienamente e nostalgicamente d'accordo.
Certo quel 4/5 di grafica mi sembra un po' tantino, vediamo...
io voto per un DLC tra 4-5 mesi
Mafia anyone?
Cmnq vorrei sapere: la versione PC sarà Steamworks?
A vedere gli screen ho avuto un unico enorme dejavu... appunto, riguardo Borderlands.
Però Borderlands lo considero un masterpiece, se questo Rage è uguale e MIGLIORE allora tanto di guadagnato.
Ma la mia prima impressione è quella di una "copia" quasi sputata.
anche per l'ambientazione, sono talmente simili...
quoto, ma sinceramente dopo il tracollo di tanti altri big, causa console, non mi fido + di nessuno.
LA base di partenza in dx9 la dice già lunga.
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