Gaming su Linux a un bivio? Fedora mette in pericolo Bazzite e Steam

Fedora sta valutando l’eliminazione del supporto ai pacchetti 32-bit dalla versione 44. La decisione, che potrebbe avere impatti profondi sul gaming su Linux e su progetti come Bazzite, sta scatenando un acceso dibattito nella community
di Andrea Bai pubblicata il 26 Giugno 2025, alle 09:21 nel canale VideogamesLinuxSteam
Fedora Linux si prepara ad un passaggio importante: con la versione Fedora 44, è stata proposta la rimozione completa del supporto ai pacchetti 32-bit (i686) e delle librerie multilib dai repository della distribuzione. Si tratta di una proposta formale, non ancora approvata, ma che sta alimentando un intenso confronto pubblico tra sviluppatori, utenti e progetti derivati. Se la proposta dovesse essere approvata, significherebbe la cessazione della compilazione e distribuzione di pacchetti 32-bit, rendendo impossibile l'esecuzione nativa di applicazioni che ancora dipendono da queste librerie su sistemi Fedora a 64-bit. La proposta prevede una transizione in due fasi: inizialmente la rimozione delle librerie multilib dai repository x86_64 (passo reversibile in caso di problemi), seguita dalla cessazione definitiva della build di pacchetti i686, una scelta praticamente irreversibile che richiederebbe un complesso re-bootstrap dell’architettura per essere annullata.
La ragione principale di questa decisione è la crescente difficoltà nel mantenere il supporto a un'architettura ormai abbandonata da molti progetti upstream. Il team Fedora sottolinea come la compatibilità 32-bit comporti un carico di lavoro aggiuntivo, costringendo spesso a backport di patch o workaround per far funzionare software che non viene più aggiornato per i 32-bit. Eliminare i686 permetterebbe di liberare risorse sui server di build, velocizzare la compilazione dei pacchetti x86_64 e snellire i metadati dei repository, migliorando la velocità di gestione dei pacchetti per gli utenti.

Il tema più delicato riguarda però il gaming su Linux. Steam, la piattaforma di riferimento per il gioco su Linux, e il layer di compatibilità Wine (incluso Proton), dipendono storicamente da componenti 32-bit per eseguire giochi e applicazioni Windows. La proposta Fedora riconosce esplicitamente l'esistenza di queste dipendenze e prevede che Wine venga ricompilato in modalità “WoW64”, che consente di eseguire applicazioni Windows a 32-bit su sistemi completamente a 64-bit senza librerie native a 32-bit. Questa modalità, già adottata da Fedora 40 per Wine, funziona ma presenta ancora limiti: non è possibile eseguire applicazioni Windows a 16-bit, e le performance dei giochi che usano OpenGL a 32-bit possono risentirne.
Per Steam stesso, la situazione è più delicata. Il client Steam per Linux e molte versioni di Proton richiedono librerie 32-bit per funzionare correttamente. La rimozione delle multilib potrebbe quindi compromettere la compatibilità, almeno fino a quando Valve non rilascerà una versione completamente a 64-bit del client Steam e di Proton. Attualmente, Valve non sembra avere particolare interesse a intervenire rapidamente su Fedora, dato che la distribuzione non compare nemmeno tra le prime undici più usate su Steam e che la quota di utenti Linux, pur in crescita, resta minoritaria.
Ripercussioni ancora più gravi vi sarebbero poi sul progetto Bazzite, una distribuzione dedicata al gaming e derivata da Fedora, particolarmente popolare tra gli utenti di PC portatili da gaming e appassionati di SteamOS: se la proposta di abbandonare i 32-bit dovesse passare, Bazzite rischierebbe la chiusura. Kyle Gospodnetich, fondatore di Bazzite, spiega che anche solo la ricostruzione dei pacchetti necessari a Steam non basterebbe a garantire la compatibilità per tutti gli scenari d'uso, e che la sola disponibilità della versione Flatpak di Steam non risolverebbe i problemi per chi utilizza Fedora in modalità "console-like", con sessioni dedicate come Steam Big Picture Mode. Il rischio, secondo Gospodnetich, è anche di danni irreparabili all’immagine di Fedora presso la community di gamer Linux.
Flatpak è una tecnologia che consente di "impacchettare" le applicazioni con le relative dipendenze, creando un ambiente autonomo in cui l'applicazione può essere eseguita. Ciò significa che la versione Flatpak di Steam avrà il proprio set di librerie e non si baserà sulle librerie esistenti nel sistema, potendo così eventualmente aggirare il problema delle librerie di sistema a 32-bit. Si tratta però di una soluzione che Valve non supporta ufficialmente e potrebbe comunque porre problemi di funzionamento e compatibilità per progetti come Bazzite, dove l'integrazione tra sistema operativo e client Steam è fondamentale.
Il team di sviluppo di Fedora riconosce i punti critici del passaggio, e per questo motivo hanno aperto la proposta a una lunga fase di discussione pubblica allo scopo di dare tempo alla community di trovare workaround e soluzioni alternative. In ogni caso secondo il team la rimozione del supporto i686 sarà inevitabile, presto o tardi che sia, perché l'architettura è ormai obsoleta, con sempre più software non più compilabile o eseguibile a 32-bit. L'obiettivo è quindi riuscire a pianificare per tempo la transizione, così da evitare di dover correre ai ripari in stato di "emergenza" quando in futuro pacchetti fondamentali abbandoneranno definitivamente il supporto ai 32-bit.
Non si tratta comunque di una questione limitata esclusivamente al settore videoludico, poiché attualmente esistono ancora varie applicazioni che dipendono da componenti a 32-bit. Per questo motivo, la proposta continua a essere oggetto di discussione e il suo esito rimane incerto: sarà il Fedora Engineering Steering Committee a dover valutare attentamente rischi, vantaggi e tempistiche della transizione. Considerando la situazione attuale, sembra che l'abbandono del supporto ai 32-bit con Fedora 44 sia prematuro, anche se la direzione verso questa scelta appare ormai tracciata.
7 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoFissando delle date di passaggio ragionevolmente in là nel tempo c'è anche modo di ricompilare con calma e ottimizzare quanto basta per farsi trovare pronti al grande passo..
Fissando delle date di passaggio ragionevolmente in là nel tempo c'è anche modo di ricompilare con calma e ottimizzare quanto basta per farsi trovare pronti al grande passo..
ma nessuno ricompilera mai i giochi vecchi come pure le app, se leggi bene non è una cosa che si supera con una ricompilazione
Ah no sapetta.. avevo capito che solo i giochi 16bit avrebbero smesso di girare.
Premettendo che, appunto, si tratta solo di una proposta, e se passa vuol dire che alla community va bene così, ma mi pare difficile che si diano così la zappa sui piedi.
Sarà un modo per dare l'aire alla transizione completa ai 64bit: mettiamo delle scadenze, altrimenti niente si smuove...
Infatti nessuno tocca giochi e app, se leggi bene si parla della ricompilazione di librerie e dipendenze necessarie al funzionamento di Steam e Proton...
Si vero, nessuno ha mai detto di ricompilare i giochi, ovvio che nessuno lo farebbe anche perche' se li hai comprati e sono la' a prender polvere e ci vuoi rigiocare un modo o l'altro coi PC moderni ci riesci sia su Win che Linux.
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