Caos Blizzard, Overwatch 2 e Diablo 4 posticipati e un addio che fa scalpore
Activision Blizzard ha annunciato che Diablo 4 e Overwatch 2 arriveranno più tardi di quanto originariamente previsto, probabilmente non prima del 2023
di Rosario Grasso pubblicata il 03 Novembre 2021, alle 09:20 nel canale VideogamesBlizzardOverwatchDiablo
Dopo il caso molestie, Blizzard non è più la stessa. Non è certamente un mistero, con la software house di Irvine che è stata colpita anche nell'organigramma dopo che diverse figure chiave hanno lasciato l'azienda. Si riferisce proprio a quest'ultimo aspetto il resoconto finanziario dove si comunica che Overwatch 2 e Diablo 4 non arriveranno nelle tempistiche originariamente previste.
Blizzard: Overwatch 2 e Diablo 4 posticipati, e Jen Oneal non più alla guida della compagnia
"Poiché stiamo lavorando con una leadership diversa, ma con gli stessi franchise, è diventato evidente che alcuni dei contenuti Blizzard pianificati per il prossimo anno avranno bisogno di più tempo per lo sviluppo e per poter raggiungere il loro pieno potenziale" si legge nel documento.
Non ci sono dettagli sulle nuove date di rilascio di Overwatch 2 e Diablo 4, se non un riferimento in cui si sottolinea come i posticipi "impediranno di conseguire il miglioramento finanziario che si aspettava di vedere il prossimo anno", il che lascia intendere che i nuovi capitoli delle IP di Blizzard non arriveranno prima del 2023.
Il produttore esecutivo di Overwatch Chacko Sonny ha lasciato Blizzard nello scorso settembre, mentre tre mesi prima era stata la volta di Jeff Kaplan, ex game director di World of Warcraft e responsabile del progetto Overwatch. Anche i vertici del progetto Diablo IV sono cambiati, visto che hanno perso i loro ruoli di game director e lead designer sia Luis Barriga che Jesse McCree, mentre Joe Shely veniva nominato come nuovo responsabile principale di Diablo IV.
Lo scandalo molestie sembra aver paralizzato i lavori in Blizzard, anche per quanto riguarda la BlizzCon. Dopo aver cancellato l'edizione 2021 a causa della pandemia da Coronavirus e conseguenti lockdown, Blizzard aveva annunciato una reimmaginazione della BlizzCon sotto forma di evento online con il nome di BlizzConline. Successivamente, però, anche quest'ultima è stata annullata, con l'azienda che sosteneva di volersi dedicare esclusivamente allo sviluppo dei nuovi progetti. Come noto, Activision Blizzard è stata accusata di maschilismo e maltrattamento delle sue lavoratrici. Nella denuncia, elaborata dal California Department of Fair Employment and Housing, si legge di episodi di abusi e di molestie ai danni delle dipendenti da parte dei colleghi di sesso maschile.
Anche per evidenziare un cambiamento di rotta, solo tre mesi fa è stata nominata una donna, Jen Oneal, come co-leader di Blizzard, insieme a Mike Ybarra. Adesso però giunge la notizia che anche Oneal si è dimessa dal suo incarico, lasciando al vertice della software house il solo Ybarra, un veterano dell'industria tecnologica con trascorsi in Microsoft e HP.
"Voglio comunicarvi personalmente la mia decisione di lasciare la posizione di co-leader di Blizzard Entertainment e di passare a una nuova posizione prima di lasciare definitivamente l'azienda alla fine dell'anno", ha detto Oneal in una dichiarazione sul sito web di Blizzard. "Non ho preso questa decisione perché ho perso le speranze che Blizzard si risollevi. Al contrario, sono ispirata dalla passione di tutti qui, dove si lavora per un cambiamento significativo e duraturo. Anzi, le energie profuse qui mi spingono a cercare di capire come posso fare di più per far incrociare giochi e diversità e, si spera, avere un impatto più ampio sul settore che possa andare a beneficio anche di Blizzard, oltre che di altri studi".
Blizzard stanzierà un investimento di un milione di dollari nell'associazione Women in Games International, di cui Oneal è membro del consiglio di amministrazione. Prima di lasciare completamente Activision Blizzard, Oneal lavorerà per "fissare i primi passi su come verrà utilizzato l'investimento".
Ybarra e Oneal hanno preso il posto dell'ex presidente di Blizzard, J. Allen Brack, che ha lasciato l'azienda ad agosto. La scorsa settimana il CEO dell'intero gruppo Activision Blizzard, Bobby Kotick, ha annunciato un taglio di stipendio da 155 a 62,5 mila dollari all'anno fino a quando il consiglio di amministrazione non riterrà che siano stati raggiunti determinati obiettivi di diversità, equità e inclusione.
8 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoche tristezza però...
Overwatch 2, in particolare è Overwatch, nel senso che è praticamente identico al primo. Con che coraggio Blizzard nel 2023 o quando sarà si presenterà con un prodotto simile?
Adesso può pure chiudere, non è rimasto niente di 30 anni fa.
Adesso può pure chiudere, non è rimasto niente di 30 anni fa.
Erano due Le Compagnie:
Blizzard e Bullfrog
R.I.P. entrambe
Blizzard e Bullfrog
R.I.P. entrambe
Per il tempo che ho passato con Master of Magic e X-Com, aggiungo anche Microprose.
WoW era praticamente il MMO di riferimento con FF che poteva solo inseguire ed ad oggi sono riusciti a renderlo un deserto. Ormai ingiocabile e con un livello di tossicità più unico che raro.
Diablo... era praticamente tutta discesa. Non dico che bastava rifarlo con un motore grafico moderno ma poco ci manca e invece sono riusciti a ficcarci microtransazioni, aste e tutta una serie di cazz*** che praticamente anche quello ha avuto un successo meno che giusto.
Non sto a fare tutto l'elenco anche di tutte gli altri giochi ma fra quelli inchiodati da anni senza mezza novità, tra finti nuovi capitoli vedi overwatch 2 dove non si capisce nemmeno perché lo chiamano "2" dato che per ora è in tutto e per tutto praticamente identico al primo ecc... ecc... hanno perso molta utenza.
È un peccato perché alla fine fa parte della mia infanzia blizzard insieme ad altri ma ormai se non hanno più nulla da dire meglio che smettano piuttosto che questo stillicidio in cui piano piano collassano su se stessi.
Tutto il resto non esiste
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