Blizzard, caso molestie: il presidente J. Allen Brack ha dato le dimissioni

Blizzard, caso molestie: il presidente J. Allen Brack ha dato le dimissioni

J. Allan Brack ha lasciato Blizzard Entertainment: l'annuncio arriva direttamente dal colosso di Irvine. La guida dell'azienda è stata affidata a Jen Oneal e Mike Ybarra, due veterani con un'esperienza trentennale nel mercato dei videogiochi. Intanto, T-Mobile interrompe le collaborazioni con il publisher di Call of Duty e Microsoft si schiera a favore delle vittime di molestie.

di pubblicata il , alle 17:31 nel canale Videogames
BlizzardActivision
 

Sono giornate molto delicate per Activision Blizzard: il colosso statunitense, publisher di Call of Duty, World of Warcraft e Overwatch, è stata recentemente accusata per molestie e abusi nei confronti delle sue lavoratrici. Nonostante il diniego dei dirigenti, un'investigazione interna ha confermato le accuse e altri gravi episodi avvenuti all'interno dell'azienda, riguardanti pressioni finanziarie, ore di lavoro eccessive e, in generale, una pessima gestione.

Uno scandalo senza precedenti che ha innescato una serie di proteste - con una lettera aperta firmata da più di 1.500 dipendenti - e persino uno sciopero durato quattro ore. Come diretta conseguenza degli ultimi eventi, il presidente di Blizzard J. Allen Brack ha lasciato l'azienda.

J. Allen Brack lascia Blizzard dopo le recenti accuse

A pochi giorni dalla denuncia elaborata dal California Department of Fair Employment and Housing (DFEH), Activision Blizzard ha annunciato ufficialmente le dimissioni di J. Allen Brack. L'ormai ex presidente di Blizzard aveva presto il posto dello storico CEO e co-founder Mike Morhaime nel 2019, lo stesso Morhaime che ha recentemente espresso il suo grande disappunto, affermando di "vergognarsi" delle gravissime accuse.

blizzard j allen brack

"A tutti i membri della community di Blizzard, vogliamo informarvi di un importante cambio di leadership in Blizzard Entertainment. A partire da oggi, J. Allen Brack si dimetterà dalla carica di presidente dello studio, Jen Oneal e Mike Ybarra guideranno Blizzard". Sarà quindi il duo costituito da Oneal e Ybarra a supervisionare la nuova - si spera - gestione dell'azienda.

Jennifer 'Jen' Oneal, ex capo di Vicarious Visions, è entrata in Blizzard Entertainment solo lo scorso gennaio per ricoprire il ruolo di vicepresidente esecutivo dello sviluppo, supervisionando i lavori su Diablo e Overwatch. L'ingresso di Mike Ybarra risale invece al 2019: l'ex dirigente della divisione Xbox di Microsoft era entrato a far parte di Blizzard Entertainment in qualità di vice presidente esecutivo e direttore generale del reparto tecnologico.

Per quanto concerne la caotica situazione aziendale, nel comunicato si legge: "Entrambi i dirigenti (Oneal e Ybarra) sono profondamente impegnati con i nostri dipendenti, al fine di garantire che Blizzard sia il luogo di lavoro più sicuro e accogliente posssibile per le donne e le persone di qualsiasi genere, etnia, orientamento sessuale o provenienza".

Prima di dare le dimissioni, J. Allen Brack si era dichiarato molto preoccupato per le accuse mosse contro la sua azienda e aveva promesso di incontrare i dipendenti per discutere in prima persona della questione. A quanto pare, a poco sono servite le riunioni con gli impiegati: il testimone passa a due veterani con un'esperienza trentennale nell'industria dei videogiochi; a loro il durissimo compito di salvare la reputazione di Blizzard e risollevare le sorti dell'azienda.

T-Mobile interrompe la partnership con Activision Blizzard

Uno dei più grandi sponsor della Call of Duty League e della Overwatch League ha interrotto la collaborazione con Blizzard Entertainment. Parliamo di T-Mobile, gigante europeo delle telecomunicazioni: il suo marchio è scomparso dai siti web delle due leghe eSport. Il tempismo sembra tutt'altro che causale, visto il tumulto che ha coinvolto l'azienda americana.

t-mobile blizzard call of duty overwatch league

T-Mobile non ha rilasciato un comunicato ufficiale e, stando alle segnalazioni diffuse in rete, avrebbe silenziosamente rimosso il suo brand dal materiale promozionale legato ai campionati eSport di Blizzard. Curiosamente, il marchio dell'operatore tedesco è stato rimosso anche dalle divise dei giocatori dei New York Subliners: è stato notato durante l'ultima partita dello Stage V Major Tournament della Call of Duty League, trasmessa lo scorso 30 luglio.

Non c'è nulla di cui stupirsi, dopotutto sono molte le aziende che, in un modo o in un altro, hanno condannato il comportamento di Activision Blizzard. Microsoft, ad esempio, è stata molto chiara al riguardo: Phil Spencer, leader della divisione Xbox, ha espresso il suo sostegno personale per tutti coloro che hanno subito "molestie sessuali o discriminazioni". Nel tweet di Spencer non ci sono riferimenti espliciti al caso Blizzard, ma il dirigente Microsoft si è chiaramente rivolto ai dipendenti - e, in particolare, alle lavoratrici - del publisher americano.

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17 Commenti
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nickname8803 Agosto 2021, 18:50 #1
Finalmente ! E' la solita mossa per fornire il capro espiatorio di turno ovviamente però mi domando come mai c'è voluto tanto.
Fuori uno ( con bustarella sottobanco ) e dentro un altro e finiscono le chiacchiere.
Gnubbolo03 Agosto 2021, 19:57 #2
fare come faceva mio nonno, non assumere donne in azienda. problem solved.
Axios200603 Agosto 2021, 20:10 #3
Originariamente inviato da: Gnubbolo
fare come faceva mio nonno, non assumere donne in azienda. problem solved.


E dal medioevo e' tutto.

Educare invece le persone da ambo le parti no, eh?
Therinai03 Agosto 2021, 20:29 #4
Originariamente inviato da: Gnubbolo
fare come faceva mio nonno, non assumere donne in azienda. problem solved.


Basterebbe fare due aziende: Activision Blizzard for men e Activision Blizzard for woman. Un po' come i bagni per uomini e donne. O come gli sports che ineggiano al fair play.
Gnubbolo04 Agosto 2021, 03:29 #5
lo faranno sicuramente le grosse multinazionali dell'IT con più di 100'000 dipendenti per far vedere la gender equality alla stampa.
invece di esternalizzare come si è fatto in questi ultimi 30 anni assumeranno una quantità infinita di segretarie e lavavetri.
poi appena il valore in borsa si sgonfia faranno un giro di licenziamenti e ritornano come prima.
nexin04 Agosto 2021, 07:43 #6
Ma qualcuno di quelli che commenta ha letto l'articolo? Ovviamente no
Cfranco04 Agosto 2021, 08:54 #7
Ovviamente è sempre colpa delle donne che sono tutte p########### mentre gli uomini sono creature innocenti che vengono traviate dalle maligne influenze femminili, mica è perché ci sono dei trogloditi ignoranti che non sanno controllare i propri istinti bestiali ...

Originariamente inviato da: nexin
Ma qualcuno di quelli che commenta ha letto l'articolo? Ovviamente no


Scherzi ?
Perché mai leggere o informarsi, è sempre colpa delle donne
Dvd81004 Agosto 2021, 10:18 #8
Secondo 20 procure italiane, c'è una forbice del 70-90% di false denunzie da parte di donne (stalking, abusi, violenze). Sale al 92% la falsa denunzia di abusi sessuali su minori (da parte di madri separate).
Tale aspetto era già noto da secoli e neanche il famoso filosofo Arthur Schopenhauer ha mancato di dire la sua in Parerga e paralipomena:
"La finzione è perciò innata nella donna, ed è propria, quasi nella stessa misura, della donna stupida come di quella intelligente. Farne uso in ogni occasione è perciò naturale a lei com'è naturale per quegli animali usare immediatamente, ad ogni attacco, le armi, (e ciò facendo ha in certo modo la sensazione di usare una sua prerogativa).
Per ciò è, forse, impossibile trovare una donna veramente sincera, che non finga...
... Da quel difetto fondamentale, che abbiamo constatato, e dalle sue implicazioni, scaturiscono però la falsità, l'infedeltà, il tradimento, l'ingratitudine e così via.
(Le donne si rendono colpevoli di spergiuro giudiziario molto più spesso degli uomini. E' estremamente discutibile se, in generale, si possano ammettere le donne al giuramento)".
ningen04 Agosto 2021, 10:30 #9
Di tutta questa storia l'unica cosa che mi ha colpito, ancora una volta, è la profonda ipocrisia della società americana. Un giorno a sbandierare rispetto ed uguaglianza, appoggiando metoo, blm, nazifemminismo spinto e tutti questi movimenti da "giustizia sociale" che non hanno mai risolto un cazzo, il giorno dopo si scoprono casi come questo e diventano "il male" (anche se per me da un punto di vista puramente videoludico aziende come activision sono il male).
Mi sembra chiaro che tutte questi movimenti che queste società americane tendono a "supportare", sono inutile propaganda convertita in marketing.
Taciamo pure dell'orrendo modo con cui i media trattano questi argomenti che invece dovrebbero far riflettere sul come questa società ipocrita stia andano allo sfascio.
cronos199004 Agosto 2021, 11:18 #10
Originariamente inviato da: nexin
Ma qualcuno di quelli che commenta ha letto l'articolo? Ovviamente no
Domanda retorica. Anzi, mi aspetto qualcuno che commenti sulle sue paure per un ritardo del remake di Diablo 2 a causa di questa situazione

Da qualunque punto di vista la si guardi, è una situazione disgustosa.

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