Activision Blizzard: conti ok, ma dipendenti in protesta per le disparità salariali
Il lockdown ha portato effetti benefici per i conti di Activision Blizzard, che ha visto nel periodo un maggiore engagement da parte dei giocatori e una crescita della spesa
di Rosario Grasso pubblicata il 05 Agosto 2020, alle 14:01 nel canale VideogamesActivisionBlizzard
Come sta avvenendo praticamente per tutte le compagnie che agiscono nel campo dei videogiochi, anche Activision Blizzard ha presentato un quadro finanziario molto positivo con un aumento delle entrate che dipende dal lockdown applicato in molte nazioni del mondo per combattere la pandemia da Covid-19. Parliamo del secondo esercizio dell'anno fiscale 2021 conclusosi il 30 giugno, per il quale Activision Blizzard ha registrato ricavi netti di $ 1,92 miliardi, in aumento rispetto al totale di $ 1,4 miliardi dello stesso trimestre dell'anno scorso.
Di questo totale i ricavi per le vendite in formato digitale ammontano a $ 1,59 miliardi: a questa voce lo scorso anno corrispondevano $ 1,09 miliardi. Activision-Blizzard ha anche riferito di aver raggiunto 428 milioni di utenti attivi mensili nel trimestre: 125 milioni per i giochi Activision, per i quali fa da traino Call of Duty: Warzone appena entrato nella Stagione 5, 32 milioni arrivano da Blizzard e 271 milioni da King, la software house britannica che produce Candy Crush Saga acquisita nel 2015 per 5,9 miliardi di dollari. I giochi Activision incidono sul fatturato per 992 milioni di dollari, quelli Blizzard per 461 milioni grazie al continuo impegno dei giocatori su World of Warcraft e al prossimo arrivo dell'espansione World of Warcraft: Shadowlands, mentre King incide per 553 milioni di dollari, con una crescita dell'11% rispetto allo scorso anno. In vista del terzo trimestre che si concluderà il 30 settembre 2020, Activision-Blizzard prevede ricavi netti per $ 1,8 miliardi.
I dati finanziari di Activision-Blizzard arrivano un giorno dopo la pubblicazione del reportage di Bloomberg che riferisce di una serie di proteste da parte dei dipendenti di Blizzard. In particolare, è stato creato un documento che traccia i loro stipendi e sottolinea le disparità salariali in azienda.
La disparità salariale sta diventando una questione molto spinosa nel mondo dei videogiochi, che ormai comporta un volume di affari annuale superiore ai 150 miliardi di dollari. Un gruppo a difesa dei lavoratori ha recentemente sottolineato come lo stipendio del CEO di Activision Blizzard, Bobby Kotick, abbia superato i 40 milioni di dollari annuali, oltretutto in crescita in seguito all'aumento del valore delle azioni del gruppo. L'anno scorso, la società ha anche pagato 15 milioni di dollari in premi in azioni e bonus al Chief Financial Officer Dennis Durkin.
Incrementi salariali che non si ripetono nel caso dei lavoratori con cariche meno importanti. Questi hanno riferito ai giornalisti di Bloomberg che continuano a combattere per far quadrare i conti a fine mese mentre vedono il fatturato dell'azienda continuare a crescere, come abbiamo visto anche in questa news. Alcuni produttori e ingegneri di Blizzard possono guadagnare oltre 100 mila dollari l'anno, ma altri, come tester di videogiochi e rappresentanti del servizio clienti, hanno un salario molto vicino al minimo sindacale.
Dopo la fusione con Activision, Blizzard Entertainment ha continuato a mantenere un alto livello di indipendenza. Tuttavia, il gruppo guidato da Kotick nello scorso anno ha imposto una riduzione dei costi, spingendo Blizzard a tagliare centinaia di posti di lavoro e spostando il carico di lavoro sui dipendenti rimasti in azienda. Il lavoro extra non ha comportato una retribuzione maggiore.
Un impiegato che lavora in Blizzard da diversi anni ha detto a Bloomberg di aver ricevuto un aumento di meno di 50 centesimi l'ora. I dipendenti Blizzard come quest'ultimo guadagnano ora meno rispetto a dieci anni fa, perché fanno meno straordinari. Diversi ex dipendenti della Blizzard hanno dichiarato di aver ricevuto aumenti salariali significativi solo dopo aver lasciato l'azienda ed essere stati assunti da altre software house dell'area, come Riot Games (League of Legends, Valorant).
Per rimanere in azienda, molti dipendenti hanno dovuto mettere in atto delle forti misure di risparmio. Hanno detto di dover saltare i pasti per pagare l'affitto e di usare il caffè per far passare la fame durante le ore di lavoro. Alcuni hanno dovuto cambiare i piani familiari e rinunciare alla venuta di un figlio per poter far quadrare i conti. Ciò era in contrasto con le foto che vedevano ritratti i più alti dipendenti Blizzard mentre si godevano le vacanze a Disneyland con le loro famiglie.
Al di là della delicata questione delle disparità salariali, questi disequilibri si vengono a creare per la contrazione a cui il mercato dei videogiochi tradizionale è andato incontro negli ultimi anni. L'avvento del mobile gaming e di altre forme di intrattenimento molto più frammentate rispetto al gaming tradizionale ha spostato attenzioni e guadagni verso forme di gioco alternative. Il lockdown ha restituito più tempo libero ai giocatori e ha portato a un aumento del tempo speso sulle forme di gioco più coinvolgenti.
22 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoL'essere umano tanto complicato e in grado di fare cose straordinarie e tanto pirla...
Basterebbe fare davvero quello in cui si crede (scioperare, boicottare non pagando bollette e prodotti, non andare in determinati posti...)
ma quelli che stanno "tanto" male sono una minoranza e da soli non cambieranno niente...
Aspettiamo l'evoluzione del virus va' che qualcosa cambierà (scherzo)
Anni fa, quando arrivò il nuovo AD da noi, per prima cosa bloccò tutti gli adeguamenti salariali, per seconda aumentò il proprio stipendio di 700k...
40 milioni di dollari, basterebbe togliere 5 milioni e far contenti le fasce più basse della società, anche 200 dollari per chi guadagna poco sono niente ma sono tanto, un gesto vale più di mille parole.
Esempio
Un azienda ha un profitto netto di 100 milioni, per legge almeno 20 milioni li deve spendere nei suoi stipendi, metà di questi 20 milioni andranno ai dirigenti ed alle figure intermediarie, 10 milioni andranno distribuiti agli operai di base o chiunque rivesta la mansione meno retribuita in azienda.
Maggiori profitti = Più alti gli stipendi o in alternativa maggiori assunzioni.
Realtà dei fatti:
L'azienda chiuderebbe i battenti domani non per fallimento, ma per spostare la propria produzione in un altro paese ignorando la legge e lasciando disococcupati i lavoratori.
Possibile soluzione:
Tasse in base alle vendite diviso la produzione nazionale.
Esempio:
Azienda X vende 10 milioni di telefoni in Italia
Azienda X ha 1 stabilimento in Italia in cui produce 2 milioni di telefonini.
Azienda X quindi produce solo il 20% dei telefoni che vende in Italia.
Azienda X avrà un aumento delle tasse del 80%
Azienda X deve decidere se spostare parte della sua produzione in Italia in modo da coprire almeno i 10 milioni di telefoni venduti e così avere delle agevolazioni fiscali oppure ritirare il proprio prodotto dal mercato italiano e quindi rinunciare ad una fetta del mercato.
Realtà dei fatti:
Le aziende producono dove è loro più conveniente nel mondo,chiudono gli stabilimenti sul territorio (Grazie Whirpool) e poi hanno pure il "Privilegio" di vendere la loro roba nel nostro paese senza ritorsioni.
eccerto.
perchè il rapporto tra fatturato e utili e uguale per tutte le aziende.
Per ogni problema complesso esiste una soluzione semplice, ed è quella sbagliata
Praticamente quello che accade qui in Italia nella maggiorparte delle aziende
Praticamente quello che accade qui in Italia nella maggiorparte delle aziende
Accade in tutto il mondo.
Pare che altrove sia il paradiso...
Azienda X ha 1 stabilimento in Italia in cui produce 2 milioni di telefonini.
Azienda X quindi produce solo il 20% dei telefoni che vende in Italia.
Azienda X avrà un aumento delle tasse del 80%
Azienda X ti spernacchia.
Azienda X mette in cassa integrazione.
Azienda X licenzia e chiude in Italia.
Azienda X va in Polonia.
Possibile che becco chi posta idiozie da leso turboliberista o una cosa talmente ridicola come "aumento delle tasse del 999999% perché il datore di lavoro non si scaccola..."
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