Recensione Forza Motorsport 7: ancora un ottimo titolo di guida
Forza Motorsport 7 conferma quanto di buono si era visto nella precedente edizione ed estende ulteriormente la varietà e profondità del materiale messo nelle mani degli appassionati. Come è noto, nell’ampio panorama dei giochi di guida, la serie di Turn 10 si piazza a metà strada tra i tradizionali videogiochi arcade – diventati terreno di conquista del “fratello” Forza Horizon – e le simulazioni allo stato dell’arte come Assetto Corsa o DiRT Rally
di Davide Spotti pubblicato il 30 Novembre 2017 nel canale VideogamesMicrosoftXbox
Il 2017 si è stato un anno particolarmente prolifico per i giochi di guida. Nel periodo estivo sono usciti titoli di ottima qualità come DiRT 4 e F1 2017, poi a settembre è toccato a Project CARS 2, su cui Slightly Mad Studios ha lavorato a fondo per colmare le carenze del precedente capitolo, peraltro con risultati ottimi. Alle porte dell’autunno anche Turn 10 è tornata a fare la voce grossa nel settore delle corse, mettendo sul piatto un nuovo capitolo di Forza Motorsport su Xbox One e Windows 10.
Iniziamo subito col dire che Forza Motorsport 7 conferma quanto di buono si era visto nella precedente edizione ed estende ulteriormente la varietà e profondità del materiale messo nelle mani degli appassionati. Come è noto, nell’ampio panorama dei giochi di guida, la serie di Turn 10 si piazza a metà strada tra i tradizionali videogiochi arcade – diventati terreno di conquista del “fratello” Forza Horizon – e le simulazioni allo stato dell’arte come Assetto Corsa o DiRT Rally. Come ha precisato la casa di sviluppo americana, la crescita del brand è costante e non conosce battute d’arresto, basti pensare che dal lancio di Forza Horizon 3 il numero di utenti mensili per i titoli della famiglia di Forza ha superato quota cinque milioni, decretandone il ruolo sempre più centrale nel genere racing a tutto tondo.
Auto
Assodato che Forza Motorsport 7 riprende e rafforza le già ottime qualità vantate dal predecessore, la principale novità di questa settima incarnazione della serie riguarda la varietà del parco macchine. Già in precedenza – memore delle critiche ricevute ai tempi di Forza Motorsport 5 – Turn 10 aveva sensibilmente incrementato il numero dei veicoli, arrivando a proporre 460 automobili perfettamente riprodotte. Con Forza Motorsport 7 gli sviluppatori sono passati al livello successivo, arrivando a generare un parco auto assolutamente trasversale e mai così vasto, con la bellezza di 700 auto disponibili fin dal giorno di lancio. Ce n’è davvero per tutti i gusti, ma il fiore all’occhiello è costituito dalla più ampia collezione di modelli appartenenti a marchi prestigiosi e di importanza storica come Lamborghini, Porsche e Ferrari.
La bellezza di 700 auto disponibili fin dal giorno di lancioLa struttura poligonale delle auto di Forza, diventata motivo di vanto per Turn 10 nel corso degli anni, è stata messa al servizio della più totale libertà di scelta. C’è davvero di che sbizzarrirsi per riuscire a provare un po’ tutto e per farsi un’idea il più possibile completa del catalogo a propria disposizione. Un’offerta che tra l’altro non si limita a spaziare tra le marche e i generi, ma riesce ad esplorare in modo interessante anche varie epoche storiche.
Alla luce di cotanta varietà, l’idea di strutturare la raccolta dei veicoli come se si stesse plasmando una collezione è stata una naturale conseguenza. In Forza Motorsport 7 non ci si limita ad avere dalla propria un garage da urlo, ma c’è di più: oltre alla marca, alla categoria di appartenenza e alle prestazioni in grado di offrire sull’asfalto, ogni modello è stato classificato in veri e propri livelli da collezionista nei quali catalogare ciascuna macchina in relazione alla sua rarità. Le sezioni disponibili sono complessivamente cinque: Comune, Non Comune, Raro, Rarissimo e Leggenda; visitando l’apposita sezione è possibile osservare l’intero catalogo ripartito in categorie, spostandosi dai modelli più comuni fino a quelli di valore inestimabile. Questa nuova caratteristica viene associata al profilo del giocatore, che può pertanto provvedere ad acquistare determinate vetture – e prendere parte a specifiche competizioni – solo dopo aver conseguito un sufficiente livello di collezionismo. Ovviamente per migliorare il proprio status si rende necessario incamerare nuove macchine acquistandole con i crediti ottenuti in pista, oppure mediante il sistema di ricompense che dà modo di acquisire modelli gratuitamente dopo aver completato con successo determinate competizioni. In parallelo continuano quindi a sopravvivere il già citato indicatore dei crediti e il punteggio pilota complessivo.
Carriera
Rispetto a Forza Motorsport 6 è cambiata anche la struttura della modalità Carriera. Adesso i giocatori possono prendere parte alla Forza Driver’s Cup, ripartita in sei categorie di valore crescente. Si inizia con il Campionato Cacciatore, per poi passare ai campionati Fuga, Evoluzione e Dominio, e infine raggiungere l’eccellenza nelle sezioni Maestri e Driver’s Cup. All’interno di ciascuna classe è possibile vagliare a piacimento i campionati e le esibizioni alle quali si desidera prendere parte. Tornano ad esempio le vecchie gare di bowling su pista, nelle quali bisogna abbattere un determinato quantitativo di birilli per raggiungere il punteggio obiettivo prima che il giro della pista finisca, oppure le competizioni di sorpasso. Peraltro non si rende necessario completare tutti i biglietti proposti nella categoria in corso per sbloccare quella successiva; in questo modo il giocatore ha la facoltà di decidere a piacimento l’ordine e la selezione delle competizioni alle quali intende partecipare. Dopo aver incamerato un quantitativo sufficiente di punti esperienza si ha accesso alla sezione seguente, riservando il completamento dei biglietti rimanenti per l’end game. Ad affiancare la Driver’s Cup permane inoltre la modalità Rivali, nella quale gli utenti possono di nuovo sfidare il resto della community e provare a migliorare le loro prestazioni. Che si tratti di gare a tempo o di sfide di drift, l’unico scopo è quello di apprendere segreti e trucchi dei propri avversari diretti e avere così la meglio sui loro ghost.
Si alternano gare su piste tradizionali leggendarie come Laguna Seca, LeMans, Monza e il Nurburgring e percorsi di tutt’altra natura come Praga, Long Beach, Rio o il tracciato sulle Alpi BernesiForza Motorsport 7 propone oltre 30 circuiti, molti dei quali già ben conosciuti dai fan storici della serie. Come da tradizione vengono infatti alternate gare su piste tradizionali leggendarie come Laguna Seca, LeMans, Monza e il Nurburgring – suddivise in più varianti – alle quali si contrappongono percorsi di tutt’altra natura come Praga, Long Beach, Rio o il tracciato sulle Alpi Bernesi. Luoghi dove la bellezza del paesaggio circostante rischia di distrarre dalle insidie che si nascondono ad ogni nuova curva. Su ciascun tracciato sono state implementate condizioni di meteo dinamico e la distribuzione lungo le varie fasi della giornata. Tornano quindi le sessioni in notturna già apprezzate in alcune piste di Forza Motorsport 6.
Modello di guida
Per quanto riguarda le dinamiche di gioco e la struttura del modello di guida, Forza Motorsport 7 recupera tutto il bagaglio del predecessore, mantenendo immutate gran parte delle caratteristiche derivanti dal contatto con l’asfalto. Ancora una volta viene esaltata la fisicità del veicolo che si sta controllando, tanto nella sensazione di degrado del pneumatico quanto nei feedback realistici trasmessi durante il passaggio sui cordoli, i repentini cambi di direzione o i momenti in cui si finisce nelle vie di fuga e si è costretti a rientrare in pista lentamente. Come avviene da anni, il motore fisico di Forza è particolarmente versato nella riproduzione credibile delle sensazioni trasmesse al volante e riesce a rendere in maniera credibile le irregolarità del manto stradale e le numerose variabili che si configurano nell’arco di una gara.
Senza sorprese, siamo comunque al cospetto di un modello di guida dai risvolti meno punitivi rispetto ad altri prodotti che spingono l’acceleratore sulla simulazione dura e pura. Forza Motorsport 7 concede inevitabilmente qualcosa sul piano della fedeltà totale, ciò nondimeno riesce ad esprimere quelle differenze, talora anche marcate, che intercorrono tra una categoria di veicoli e l’altra, spesso anche tra modelli appartenenti alla stessa “famiglia”. In buona sostanza, esattamente come accadeva in Forza Motorsport 6, le vetture sono state riprodotte nei minimi dettagli non solo dal punto di vista estetico, mediante la riproduzione accurata degli esterni che degli interni, ma garantiscono feedback ben precisi anche per quello che concerne la rappresentazione del modello di guida. Niente di nuovo sotto al sole, se si esclude il fatto che l’eccellente base di partenza è stata ora messa al servizio di un catalogo ancora più esteso e variegato.
L’efficacia dei feedback trasmessi quando ci si trova al volante viene esaltata durante le sessioni sul bagnato e in notturna, momenti nei quali le condizioni di gara possono arrivare a cambiare anche radicalmente. Quando calano le tenebre è indispensabile prestare molta attenzione ai punti di riferimento e provare a memorizzare il più possibile le sezioni del tracciato, specialmente in quelle fasi dove l’unica luce su cui fare affidamento proviene dai fanali dei veicoli. Terminare addosso agli avversari, danneggiando le luci della propria vettura in modo irreparabile, può complicare non poco il mantenimento della posizione in pista. Per quanto attiene i momenti vissuti sul bagnato, viene efficacemente trasmessa la sensazione di precarietà determinata dalla scarsa aderenza, la presenza di una maggiore quantità d’acqua negli avvallamenti o la perdita di grip fuori traiettoria. In sintesi, alla luce di quanto abbiamo detto sulla differenziazione dei veicoli, non sussiste una regola generale ma bisogna adattarsi alle caratteristiche peculiari del mezzo prescelto.
Ancora una volta viene esaltata la fisicità del veicolo che si sta controllando, tanto nella sensazione di degrado del pneumatico quanto nei feedback realisticiA partire da Forza Motorsport 5 abbiamo imparato a familiarizzare con i Drivatar, l’intelligenza artificiale che modella tutta una serie di comportamenti e abilità per i piloti controllati dalla CPU, prendendo spunto dallo stile di guida degli utenti in carne e ossa. Sulla base dei dati raccolti tra i giocatori della propria lista amici che hanno provato il gioco (o uno dei precedenti capitoli) o della community in senso lato, il sistema gestito da Xbox Live Cloud assegna una serie di pattern specifici, rendendo sensibilmente più credibili gli avversari artificiali rispetto all’IA tradizionale. Forza Motorsport 7 non fa eccezione: anche in questo caso è possibile decidere a piacimento come impostare il livello di abilità del computer, attivando o disattivando anche quei comportamenti strategici o apertamente aggressivi come la chiusura delle traiettorie in curva o gli spostamenti mentre si cerca di imbastire un sorpasso. Nelle competizioni tradizionali si arriva sempre ad avere in pista fino a un massimo di ventiquattro vetture tra le quali districarsi, tenendo conto del fatto che la partenza in griglia avviene sempre a metà dello schieramento e sovente si hanno a disposizione solo una manciata di giri per portarsi a ridosso dei primi posti.
Come da tradizione, l’approccio al gioco è legato a doppio filo alla quantità di aiuti di guida che si intende mantenere attivati. Più si innalza il livello di sfida e il grado di realismo, tanto più diventa cruciale la corretta messa a punto della vettura nelle fasi che precedono la partenza. Curiosamente, per quanto sia possibile effettuare dei test su strada per decidere l’assetto più idoneo da mantenere, anche in Forza Motorsport 7 non è possibile dedicarsi alle qualifiche che precedono la gara. Una scelta che a nostro avviso rimane discutibile, poiché l’opportunità di guadagnarsi le prime posizioni dello schieramento darebbe maggior completezza e credibilità a ciascun campionato.
Durante le sessioni sul bagnato e in notturna le condizioni di gara possono arrivare a cambiare anche radicalmenteUna novità introdotta in questo nuovo capitolo riguarda le omologazioni delle vetture, che instaura limiti alla personalizzazione e progressione delle auto in proprio possesso. Per un verso viene favorita la sperimentazione e la copertura omogenea dello sterminato parco macchine messo a disposizione, per l’altro questa caratteristica potrebbe deludere chi era solito migliorare senza troppi vincoli un determinato modello e portarlo nelle categorie superiori.
Durante la modalità Carriera si mantiene intatto lo stile narrativo che aveva già preso piede nei precedenti capitoli di Forza, associato alla descrizione delle competizioni e dei prestigiosi marchi con cui si entra in contatto esplorando i menù. Ad affiancare le descrizioni e i racconti degli editor di magazine molto conosciuti come Top Gear e Motor Trend ci sono gli estratti delle interviste rivolte ad alcuni piloti professionisti – nonché ambasciatori di Forza – come Ken Block, Josef Newgarden e Tanner Foust. Come detto, incrementando il proprio livello pilota si incamerano premi di entità variabile, che spaziano tra la scelta di un determinato quantitativo di crediti, una nuova auto da aggiungere al proprio garage senza alcun costo o con uno sconto importante rispetto al prezzo base, o ancora una nuova tuta da aggiungere all’equipaggiamento messo a disposizione del pilota. Anche quest’ultima caratteristica rappresenta una novità e permette di variare l’aspetto del personaggio associato al proprio profilo, ricevendo alcuni vantaggi specifici come le probabilità di migliorare un giro veloce o di ottenere migliori prestazioni in determinate condizioni di guida.
Micro-transazioni
Ma con Forza Motorsport 7 i ragazzi di Turn 10 hanno deciso pure di rinnovare la presenza delle carte modifica, introducendo al contempo una serie di casse premio acquistabili investendo dei crediti. Più nello specifico è stato messo a punto un sistema di loot che consente di incamerare ricompense di entità variabile. Le carte possono essere equipaggiate per un numero limitato di volte e garantiscono l’incremento dei premi ricevuti al termine di ogni gara, a patto di rispettare determinate condizioni indicate dalla carta stessa. Alla luce di questa scelta non sono mancate alcune polemiche da parte degli appassionati, non tanto per la scelta in sé quanto per il fatto che Turn 10 abbia in programma di introdurre l’acquisto di questi materiali anche mediante denaro reale. La questione delle microtransazioni aveva già generato polemiche ai tempi di Forza Motorsport 5, ma nella fattispecie troviamo che rappresenti un falso problema. Dopotutto si sta parlando di oggetti opzionali, che possono essere incamerati senza grandi sforzi anche durante la normale progressione di gioco.
Multiplayer
Accedendo alle sfide multiplayer si ha modo di scegliere tra dodici categorie di gara in base al tipo di veicolo che si desidera selezionare. Ciascuna voce indica il numero di auto adatte alla competizione tra quelle già disponibili nel proprio garage e la quantità di vetture a noleggio idonee a scendere in pista nella sezione di riferimento. Ovviamente chi aprirà una lobby dovrà scegliere quali aiuti alla guida mantenere e quali disattivare, rendendo le condizioni identiche per tutti i partecipanti. Anche qui permane l’assenza delle qualificazioni pre-gara, pertanto si verrà assegnati a una posizione casuale sullo schieramento. Durante i nostri test abbiamo riscontrato sporadici problemi di latenza, ma nel complesso l’esperienza online di Forza Motorsport 7 si è dimostrata godibile, divertente e fluida.
Ciò nondimeno bisogna riconoscere anche che, almeno per il momento, l’online non coinvolga più di tanto il giocatore e non lo invogli a rimanere a lungo. In altre parole, manca una sovrastruttura in grado di stimolare ed accrescere la partecipazione del singolo. Un problema al quale Turn 10 ha intenzione di porre rimedio con l’introduzione della modalità Leghe, già visualizzabile nel menù di gioco ma ancora inaccessibile (esattamente come per la Casa d’Aste e la modalità Forzathon). Il team ha già fatto presente che in questa nuova categoria sarà possibile gareggiare contro avversari del proprio stesso livello in una moltitudine di eventi dedicati. All’interno della sezione verrà tenuta traccia del punteggio raggiunto da ciascun utente, al quale andrà ad affiancarsi quello degli altri partecipanti riuniti in gruppi.
Grafica
Il motore grafico ForzaTech è stato spinto ai suoi limiti e dà il meglio di sé permettendo di fruire il gioco a 4K con HDR su Windows 10. Ovviamente Forza Motorsport 7 è già predisposto per sfruttare a dovere anche le potenzialità di Xbox One X, la nuova ammiraglia della famiglia Xbox in arrivo tra pochi giorni sugli scaffali. Come avveniva in passato, le fasi di gioco vengono scandite da una fluidità di 60 frame al secondo stabili. Altre funzionalità personalizzate, presenti su PC, prevedono la presenza di una modalità benchmark, la possibilità di sbloccare il frame rate, il supporto del formato 21:9 e l’impiego dei filtri 8x MSAA e anisotropico 16x. Ampia anche la compatibilità delle periferiche, con oltre trenta dispositivi ripartiti tra gamepad e volanti.
Il motore grafico ForzaTech è stato spinto ai suoi limiti e dà il meglio di sé permettendo di fruire il gioco a 4K con HDR su Windows 10Se sul piano tecnico e grafico le nostre impressioni si sono rivelate positive, ci sentiamo di muovere qualche appunto alla colonna sonora, che si dimostra fin troppo limitata e non rende giustizia all’eccellente lavoro di campionatura dei suoni che accompagna ogni veicolo. Confermiamo inoltre l’assenza del doppiaggio in lingua italiana, come del resto era già avvenuto dodici mesi fa con Forza Horizon 3.
Conclusioni
Tirando le somme, Forza Motorsport 7 si mantiene fedele alle caratteristiche vincenti che hanno decretato il successo della serie e la sua più recente evoluzione. Su queste basi il gioco di Turn 10 continua a dimostrarsi appetibile per un pubblico abbastanza variegato. L’ampia gamma di configurazioni e settaggi di cui dispone lo rende idoneo ad essere apprezzato con una certa soddisfazione sia dall’utente occasionale che dal giocatore più esperto e smaliziato, da chi si accontenta del semplice utilizzo del pad e da chi al contrario preferisce non rinunciare ad un buon volante. Prevedibilmente ci troviamo al cospetto di un altro ottimo titolo, che non introduce molte variazioni rispetto a quanto si era già visto e sviscerato nel recente passato, ma che rimane un approdo sicuro per tutti i giocatori interessati a vivere l’appassionante mondo dei motori in modo un po’ più strutturato.
PRO
- Una quantità sterminata di vetture
- Di nuovo ottimi feedback alla guida
- L’intelligenza artificiale si conferma su buoni livelli grazie ai Drivatar
- Si colgono perfettamente le caratteristiche di ciascun veicolo
- Molto convincenti le fasi in notturna e sotto la pioggia
- Massimo splendore grafico grazie al supporto del 4K e dell’HDR
CONTRO
- Esperienza molto simile a quella proposta da Forza Motorsport 6
- Modalità multiplayer da approfondire
47 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSulla one X è uno spettacolo sotto tutti i punti di vista, sulla one s a livello grafico ha dei limiti (aliasing e in alcuni momenti scende sotto i 60 fps)
Cmq a me dovete spiegarmi a cosa serve modificare le auto se tanto poi non puoi sforare i rigidi settaggi di ogni gara/campionato... Il tutto si risolve con tutto pre impostato e gare di una linearità paurosa. Rimpiango ancora il vecchio "farming" dei primi GT (e pure di Forza) per guadagnare i soldi per upgradare o acquistare una macchina nuova... in questo te le regalano come se piovesse! troppo troppo semplificato... peccato perché graficamente è valido, ma perde tutto per strada.
Gran Turismo è un altro arcade
Secondo me questo tipo di giochi piace molto a chi si approccia per la prima volta ai giochi di guida, poi una volta capito che c'è molto di meglio (Assetto Corsa in primis) lo si abbandona.
è uscito pure PCARS2 !
Clmslmslddòlmd
La campagna poi... fatta veramente bene!!
Secondo me questo tipo di giochi piace molto a chi si approccia per la prima volta ai giochi di guida, poi una volta capito che c'è molto di meglio (Assetto Corsa in primis) lo si abbandona.
è uscito pure PCARS2 !
Sono giochi diversi, non paragonabili.
Provato in demo questo FM7... le auto hanno reazioni che non stanno nè in cielo nè in terra. E concordo sulla facilità disarmante della carriera degli altri titoli... dopo poche ore di gioco si ha già accesso ad esotiche supercar da centinaia di cavalli. Noioso.
Saranno ottime simulazioni, ma se non sei un PRO di gare online e non detichi la tua vita a quello (ma per questo il top pare sia iRaicing), non avendo una modalità carriera progressiva o appagante annoiano dopo pochi minuti.
GT ed FM li ho sempre preferiti grazie al loro perfetto compromesso tra simulazione e arcade, ed una modalità carriera progressiva che stimola a giocare e progredire.
E questo tipo di giochi era proprio quello che mi mancava su PC, e sono veramente contento che con F7 finalmente siano arrivati!
I titolii "veramente" arcade sono altri, ad esempio NFS, Trackmania, The Crew, Ridge Racer, ecc.
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