Hanno creato l'IA che li ha sostituiti: il dramma degli ex dipendenti King

Hanno creato l'IA che li ha sostituiti: il dramma degli ex dipendenti King

King, la casa sviluppatrice di Candy Crush, ha licenziato circa 200 dipendenti, rimpiazzandoli con strumenti di intelligenza artificiale sviluppati internamente. La decisione, parte del più ampio piano di ridimensionamento di Microsoft, ha scatenato immediatamente la reazione degli ex dipendenti

di pubblicata il , alle 18:01 nel canale Videogames
MicrosoftXbox
 

L'industria videoludica è al centro di una nuova polemica, dopo che circa 200 dipendenti di King sono stati licenziati e sostituiti da strumenti di intelligenza artificiale. La notizia, emersa da una dettagliata inchiesta di MobileGamer.biz, si inserisce in una più ampia ondata di tagli annunciata da Microsoft che ha coinvolto complessivamente circa 9000 lavoratori, interessando anche altre realtà come ZeniMax Online Studios.

Secondo fonti interne, i team più colpiti sarebbero quelli di level design, user experience e copywriting, che negli ultimi anni avevano contribuito direttamente alla costruzione e addestramento degli stessi strumenti di IA ora impiegati in loro sostituzione.

Per chi non lo sapesse, King è stata acquisita da Microsoft nell'ambito dell'operazione Activision Blizzard, essendo parte dell'ex società americana. Si tratta inoltre dello sviluppatore di Candy Crush Saga e la principale ragione, secondo le parole di Microsoft, dell'acquisizione. Il colosso di Redmond, infatti, manifestò l'intenzione di investire soprattutto nel mobile gaming, in cui King è specializzata.

"È assurdo. Abbiamo passato mesi a sviluppare questi tool per velocizzare la produzione, e ora quegli stessi strumenti ci stanno sostituendo", ha dichiarato in forma anonima un ex dipendente, aggiungendo che si tratta di una scelta "assolutamente disgustosa", motivata più dall'efficienza e dai profitti che da reali necessità economiche, dato che l'azienda "sta andando bene".

Un altro lavoratore ha lamentato l'apparente arbitrarietà dei criteri di selezione per i licenziamenti. Secondo l'ex dipendente, chi ha espresso insoddisfazione verso l'azienda o i suoi processi interni sia stato penalizzato. Particolari critiche sono state rivolte anche al dipartimento delle risorse umane, descritto come disfunzionale e concentrato esclusivamente sulla tutela dell'azienda.

Il tema dell'intelligenza artificiale è tutt'altro che nuovo per King. Già nel 2023, durante la Game Developer Conference, il chief technology officer Steve Collins aveva annunciato la volontà di trasformare la società in una "AI-first company", anche grazie all'acquisizione della svedese Peltarion nel 2022.

In quell'occasione, Collins aveva parlato dell'IA come di uno strumento capace di "potenziare" i creatori di contenuti e che la tecnologia avrebbe permesso ai lavoratori di concentrarsi su aspetti più creativi. Tuttavia, la realtà dei fatti sembra oggi prendere una direzione ben diversa.

L'episodio ha riacceso il dibattito sul ruolo dell'IA nel lavoro creativo, sollevando interrogativi sul destino delle professioni legate alla progettazione e alla scrittura, nonché sull'etica delle aziende tecnologiche che adottano l'automazione a scapito della forza lavoro. In assenza di regolamentazioni chiare e vincolanti, cresce la preoccupazione per un futuro in cui strumenti progettati per supportare i lavoratori finiscano per rimpiazzarli del tutto. Microsoft, intanto, non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito.

10 Commenti
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euscar16 Luglio 2025, 18:14 #1
CVD
TorettoMilano16 Luglio 2025, 18:20 #2
non mi risulta sia una novitá la perdita del lavoro a causa IA, l’importante é la politica internazionale adotti una strategia adeguata per tutelare chi perde lavoro
axxex16 Luglio 2025, 18:35 #3
si ...la politica internazionale...quella delle guerre ed armamenti ad ogni costo e del green deal ...forse su un altra galassia...
demon7716 Luglio 2025, 19:02 #4
Originariamente inviato da: TorettoMilano
non mi risulta sia una novitá la perdita del lavoro a causa IA, l’importante é la politica internazionale adotti una strategia adeguata per tutelare chi perde lavoro


come no.
FIDATY.
Amigomerlo16 Luglio 2025, 19:22 #5
Magari si venga tutelati [U]prima[/U] di perdere il lavoro
Incentivi, corsi, concorsi
Così da formare ed eventualmente facilitare la transizione, ove proprio necessario
Hiei360016 Luglio 2025, 19:42 #6
Originariamente inviato da: Amigomerlo
Magari si venga tutelati [U]prima[/U] di perdere il lavoro
Incentivi, corsi, concorsi
Così da formare ed eventualmente facilitare la transizione, ove proprio necessario


Impossibile tutelare i lavoratori da un azienda che sta cercando di licenziarli.

Anche se per assurdo mettessi per legge che un azienda non può assolutamente licenziare i suoi lavoratori, la suddetta azienda aprirebbe una nuova filiale fittizia, trasferirebbe lì tutti i lavoratori, e poi la suddetta filiale dichiara bancarotta e tutti i lavoratori finiscono comunque a casa.

Oppure semplicemente l'azienda cambia sede legale e si trasferisce da qualche altre parte dove gli permettono di fare quello che vuole.

Non puoi tutelare la gente dal non perdere il lavoro, semmai puoi creare le condizioni perché ne trovi di nuovo
LORENZ016 Luglio 2025, 20:38 #7
Poi sono gli stessi che davano del complottista a chi prevedeva, molto tempo fa, he saremmo arrivati a questo.
LORENZ016 Luglio 2025, 20:40 #8
Originariamente inviato da: demon77
come no.
FIDATY.


Hanno appena abbassato anche il valore dei punti Fidaty dell'Esselunga: non ci si può fidare proprio più di niente e di nessuno oggi come oggi.
gnappoman16 Luglio 2025, 21:55 #9

Mah

Durante la prima rivoluzione industriale, in inghilterra, gli operai sabotavano e distruggevano le macchine che li avrebbero sostituiti..
agonauta7816 Luglio 2025, 21:56 #10
Non doveva essere un gran lavoro se sono stati sostituiti . Prossimo passo redattori , giornalisti , assistenti remoti , traduttori e centralinisti, receptionist . Tutto il terziario con bassa professionalità insomma . Resteranno i lavori manuali e di fatica ,ancora per qualche decennio

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