No Man's Sky: promesse mantenute o fallimento?
Recensire un titolo come No Man’s Sky non è facile. Lo avrete letto/sentito da più parti, ed è assolutamente vero. I motivi di questa difficoltà sono numerosi. In primis, però, c’è la grande ampiezza (in tutti i sensi) del titolo in questione che, potenzialmente, potrebbe far conoscere all’utente delle brusche variazioni nell’esperienza di gioco, all’interno della propria sconfinata Galassia.
di Stefano Carnevali pubblicato il 22 Agosto 2016 nel canale VideogamesSonyPlaystation
Commento finale
No Man’s Sky è un titolo ambizioso e realmente enorme. Ma è anche un titolo dalla curva di apprendimento molto elevata per via delle tantissime nozioni da assimilare - senza una vera e propria guida in game - anche solo per sopravvivere.
L’impianto ludico è quello di un ‘crafting game’ molto severo: si devono raccogliere risorse per compiere ogni azione e la principale preoccupazione- oltre ad avere sufficiente spazio per trasportare materie prime e accessori - sarà avere a disposizione il materiale adeguato quando necessario. La narrazione, che pure si presenta come intrigante, è condotta in modo troppo piatto. Soprattutto perché affidata praticamente solo a testi scritti: ci vuole altro per emozionare.
Il sistema di combattimento non soddisfa: troppo assistito e semplicistico, non si giova certo nemmeno di un’IA nemica decisamente rivedibile. Di poco si discosta anche l’esplorazione storiografica che ci porterà a interagire con i monoliti dell’Atlas e con le antiche steli delle varie civiltà aliene.
La maggior pecca dell’enorme universo di No Man's Sky è nella totale assenza di poesiaL’esplorazione è massiccia e rilevante e sa regalare numerose soddisfazioni: le sensazioni di essere pionieri in un universo ostile sono ben trasmesse, così come la possibilità di dare nomi definitivi a quanto scoperto è galvanizzante. Purtroppo anche questa parte di gioco non riesce a scrollarsi di dosso il peso del crafting (vero motore e fine di ogni velleità esplorativa), anche perché non ci sono mai gratifiche sorprendenti in essa. I tanti pianeti, infatti, per quanto possano avere ecosistemi e apparenze molto diverse, stringendo, funzionano tutti allo stesso modo. Stesso discorso per flora e fauna che non hanno un vero impatto sulla nostra visita, né sul mondo che abitano.
Nemmeno le installazioni ‘civili’ aiutano: non ci sono città o villaggi, ma solo avamposti, depositi, basi ed empori isolati. Queste strutture si somigliano tutte davvero troppo, così come la loro distribuzione, sui vari pianeti, è pressoché sempre la stessa.
La maggior pecca dell’enorme universo di NMS, però, è nella totale assenza di poesia: i pianeti, per quanto ricchi ed articolati, sono freddi, immoti, vuoti. Non ci sono momenti di meraviglia e stupore: questi mondi sono lì a nostra disposizione, come un vuoto ‘sfondo’ per le nostre azioni.
Ma ci si può appassionare - eccome! - a NMS: detto della sensazione galvanizzante di esplorare soli contro tutti, con un po’ di immaginazione e una buona dose di forza di volontà, si può ‘aggredire’ l’ostile universo di gioco per ‘fargliela vedere’ e lavorare per essere sempre più performante, potente e in controllo.
Bisogna vedere, però, quanto queste motivazioni autoprodotte e quanto il brivido del viaggio galattico sapranno respingere il tedio prodotto da un impianto ludico fin troppo ripetitivo e severo in termini di ricompense.
36 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoLo giocai per settimane intere come un invasato.
Dopo anni esce questo popò di giocone, filosoficamente molto simile, e si becca giudizi cosi contrastanti ...
Allora io la metto così. Se avete un po di fantasia, avete letto libri di Asimov, Bradbury, Dick, Herbert & so on, compratelo a scatola chiusa. Amen.
In caso contrario, se per voi il meglio sono le cutscene di COD, lasciatelo stare dove sta.
Il titolo non è per tutti, certamente.
Centrato - come scritto anche nell'articolo - uno dei punti principali della questione: ci si deve 'caricare' e motivare da soli.
La passione per un certo tipo di letteratura fantascientifica aiuterà parecchio.
Title fixed: Promesse mantenute o truffa?
No ragazzi, non è questione di essere appassionati ad un determinato tipo di letteratura o di "caricarsi" in maniera corretta per giocare.Il dato di fatto è che il gioco è vuoto, senza scopo, noioso, ma pompato come un tripla A e fatto pagare come un tripla A.
Per di più c'è una sottile differenza tra quelle che sono promesse non mantenute ed una vera e propria truffa (come in questo caso).
Basta guardare qui la lista di cose che sono state dette e confermate (con tanto di quote) durante le varie interviste e l'effettivo riscontro in-game:
https://www.reddit.com/r/Games/comm...amp;sh=e2183c29
Mi aspetto a breve una bella class action ai danni di questo ciarlatano (Sean Murray), se venisse qui in italia avrebbe una poltrona assicurata in parlamento!
Era chiaro sin da subito cosa avesse da offrire il gioco e se avessi ancora tempo, lo avrei preso e amato alla follia, perdendomi letteralmente nell'universo.
Se poi chi ha comprato sperava che fosse pieno di cose mai viste, bè allora sono problemi di chi compra a speranza...
Per adesso è questo, se un domani ci sarà il supporto alle mod e l'apertura alla comunity, potrebbe diventare il gioco definitivo per decenni.
Ma essendo così minimale l'interazione con altri giocatori, il gioco funziona solo on line o è giocabile offline?
per chi ha dei dubbi consiglio di stare alla larga: risparmierete 60€. piuttosto aspettate che scenda di prezzo.
E' forse una buona piattaforma per costruire un gioco decente entro un altro paio d'anni... ma se teniamo conto anche della mole immensa di promesse fatte e non mantenute, trovo che il termine "truffa" sia invero il più appropriato.
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