Recensione Destiny: i motivi del fallimento
Destiny ha battuto ogni record di incassi possibile e immaginabile per una nuova proprietà intellettuale, ma non è definitivamente entrato nei cuori dei giocatori. Principalmente perché presenta delle lacune importanti e per certi versi inattese dagli appassionati di gaming che si erano fidati delle promesse di Bungie.
di Stefano Carnevali, Rosario Grasso pubblicato il 07 Ottobre 2014 nel canale VideogamesIl parere di Stefano Carnevali
Che delusione! Mi ero preparato: vivere un'avventura organizzata come uno shooter, ma con pesanti intrusioni di elementi da gioco di ruolo (su tutti il sistema dei punti ferita), non era certo un'opzione che mi esaltava (Borderlands, per quanto carismaticissimo nel proprio immaginario e nel character design, non é mai riuscito a convincermi del tutto: l'ho sempre trovato troppo lineare e monocorde), ma ero pronto a 'correre il rischio'.
In cambio, infatti, mi erano stati promessi mondi enormi ed inesplorati, da vivere intensamente; un'epica 'cavalcata' interstellare, con l'obiettivo finale di salvare l'umanità; La possibilità (quando non l'obbligo) di agire tatticamente e dinamicamente in squadra, sia con i miei amici, sia con vogliosi sconosciuti. Il tutto 'graziato' da una componente tecnica in grado, finalmente, di mostrare i muscoli di questa nuova generazione di console che, purtroppo, fatica a ingranare. Intimorito ma speranzoso, quindi, mi sono calato nel mondo di Destiny.
Sarò un Titano, mi sono detto. Un essere votato alla battaglia: impatto di fuoco e competenze strategiche di prim'ordine, 'installate' su un colosso in grado di soverchiare fisicamente ogni genere di nemico incontrato sul campo di battaglia. Cos'altro chiedere a un Guardiano dell'umanità? Ed ecco, allora, uno Spettro meccanico risvegliarmi in una Russia semi-desertica, nei pressi di un cadente impianto industriale. Raccolto un vecchio fucile, sono stato guidato in cerca di un mezzo con cui lasciare la terra, per raggiungere l'ultima roccaforte dei Guardiani e iniziare a rendermi utile alla galassia.
Pochissimo. L'iter conoscitivo dell'intera esperienza iniziale di Destiny è tanto confuso quanto scarno e insoddisfacente. Ora, potrei anche aspettarmelo - e quasi accettarlo - da uno shooter classico, tutto concentrato sul multiplayer competitivo o sulla creazione di IA davvero credibili e/o ostiche. Ma come posso tollerarlo in una sorta di RPG che non mette certo al primo posto delle proprie priorità sistema di mira e IA tattica dei nemici? Semplicemente non posso.
E le cose non migliorano nemmeno una volta giunto alla cittadella dei Guardiani. Nessuno dei PNG mostrerà qualche reazione significativa a seguito dell'arrivo di un nuovo Guardiano, né, tanto meno, Farà qualcosa in grado di coinvolgere il giocatore a livello di emozioni o motivazioni. I PNG, infatti, si occuperanno solo di effettuare Una stringata presentazione delle proprie funzioni (tra l'altro in modo più che sommario, con un evidente sapore di già visto). Dopo questo rapido 'tour', il giocatore, più o meno confuso, verrà caldamente 'invitato' a tornare a bordo della propria scassata navicella, per proseguire nella vicenda principale.
Amarezza. Gettato nella mischia, pur essendo di livello piuttosto basso, ho cercato di affrontare le missioni al livello massimo di difficoltà. Un po' per saggiare la sfida offerta da Destiny, un po' per la voglia di fare crescere il mio Titano con rapidità (l'esperienza della torre dei Guardiani era stata così coinvolgente e chiarificante, da non avermi fatto neppure prendere in considerazione l’attivazione delle taglie - sorta di micro-missioni/condizioni di condotta, da soddisfare durante la partita - che invece rappresenta un clamoroso boost per la crescita dei personaggi). Effettivamente, l'approccio alle missioni di Destiny può risultare una sfida significativa. Ma, purtroppo, non per i motivi giusti.
D'accordo: é prevista una componente ruolistica, per cui, anche se la mia capacità pad alla mano é rilevante, avrò comunque bisogno di tanti colpi per abbattere nemici di livello superiore (la loro resistenza elevata e la poca potenza del mio Titano - e delle sue armi - saranno un mix pesante). Acquisito e accettato ciò con relativa disponibilità, ho cominciato a 'ripulire' i primi livelli di gioco.
Verso la conclusione di una delle ultime missioni del primo ciclo ambientato in Russia, giunto nelle 'zone d'ombra' (le fasi finali dei livelli: con nemici maggiormente coriacei e respawn limitato), avevo come compito la protezione del mio Spettro (intento a riattivare un'antenna) durante una serie di attacchi delle forze dell'Alveare.
Dopo qualche morte dovuta all'imprudenza e all'effettiva disparità di forze (statistiche) in campo, ho cambiato approccio. Per prima cosa, ho notato che, retrocedendo di qualche stanza nel livello, la maggior parte dei nemici desisteva dall'inseguirmi. In più, nessuno di essi si dedicava alla distruzione dello Spettro Né a quella dell'antenna. Quindi, per affrontare efficacemente la sfida, era sufficiente effettuare degli attacchi 'mordi e fuggi', avendo cura, se colpito, di scappare per attendere il rigenerarsi dell'energia vitale. La vera sfida era solo costituita dall'enorme resistenza degli scudi protettivi In possesso dei leader nemici. Per imperizia, disattenzione e stanchezza (era tarda notte), mi sono trovato a cadere due volte nel corso dell'ultima ondata di nemici. Dopo la seconda morte, la prospettiva di ripetere Il lungo combattimento da capo mi aveva costretto a spegnere la console. Frustrato e discretamente deluso.
Let's go social. In tutto questo, l'attrattiva principale per cui mi ero approcciato a Destiny, era sicuramente rappresentata dalla sua sbandierata componente social. L'idea di potermi alleare con amici della vita reale e con giocatori incontrati in modo randomico era assolutamente accattivante. Soprattutto, per via dello stile di gioco simil-RPG che doveva essere il fiore all’occhiello di Destiny. Come non essere affascinati dalla possibilità di girare per mondi enormi, in compagnia di amici e sconosciuti, per poter ingaggiare furibonde battaglie di destrezza e strategia?
In realtà basta molto poco per comprendere come qualcosa, anche da questo punto di vista sia andato storto. Tanto per cominciare le missioni della campagna sono giocabili solo in squadre composte da tre giocatori: quest tutt’altro che epiche quindi. In secondo luogo, poi, la cooperazione tra compagni è davvero ridotta all’osso, visto che la profondità tattica di Destiny è davvero minima: il vero ausilio garantito dai vostri compagni si rivelerà essere la rianimazione… e non si percepiscono neppure clamorose e sostanziali differenziazioni di classe o armamento (cioè: ci sono, ma non si può dire che siano davvero d’impatto, visto l’andamento tipico delle battaglie).
Scordatevi poi di giocare con qualcuno dotato di un personaggio anche solo leggermente (3-4 livelli) più forte del vostro: sarà come impersonare un pivello, accompagnato da un carro armato. Ancora più sconfortante l’interazione con giocatori che non conosciamo: non esiste praticamente nulla, nel gioco, che favorisca (o imponga) la cooperazione. Non c’è un vero sistema di comunicazione, visto che, in-game, potremo solo effettuare delle mosse inutili davanti agli altri giocatori (un saluto, un’indicata, un balletto), per cui coordinarsi per giocare assieme è tutt’altro che facile. Ed ecco allora che, sostanzialmente, tutti i giocatori viaggeranno come cani sciolti attraverso il mondo di gioco. Al massimo cercando di rubarsi un’uccisione in più. Frustrante.
Che dire, infine, del mondo di gioco? Mi aspettavo epici scenari, dotati di profondità e ampiezza, popolati di nemici e PNG, in cui scorrazzare con amici e compagni appena conosciuti. In realtà, la maggior parte delle ambientazioni è decisamente limitata e… vuota. Aldilà di qualche gruppo di nemici tutt’altro che evocativo, non ci sarà nulla di interattivo, pochissimi incentivi all’esplorazione, poche curiosità. Anzi: molte missioni chiederanno addirittura di attraversare le stesse locazioni visitate in precedenza. Come non essere delusi dalle poche cose da fare, dalle poche cose da scoprire, dalle poche occasioni di personalizzazione e sviluppo? Al confronto, l’immaginario di Borderlands regalava molte più emozioni e molte più variabili, oltre ad avere un look decisamente più cool.
Insomma: Destiny è per me stata una cocente delusione. Annunciato come prodotto ambizioso, innovativo e social-oriented, si rivela essere un mediocre shooter-RPG, lacunoso nelle componenti principali di entrambe i generi. Poche anche le emozioni generate da narrazione e interazione con i PNG. Amara la componente social, in cui si ha la possibilità di giocare la campagna con un numero ridotto di amici, senza nessuna cooperazione profonda o strategica davvero effettuabile e con la totale assenza di efficaci strumenti di comunicazione con i giocatori incontrati per la prima volta in-game. Colpevolmente, poi, Destiny fa davvero moto poco per favorire (o imporre) la necessità di giocare in alleanza con altri utenti.
Purtroppo, non è la prima volta che, in questi primi mesi della nuova generazione di console, un gioco circondato da molto hype si riveli molto deludente. Sembra proprio che si sia entrati in un momento di difficoltà per tutta l’industria. Un tempo difficilmente le produzioni ‘tripla A’ risultavano davvero deludenti e, di certo, questo non capitava con l’inquietante regolarità che stiamo sperimentando in questi mesi.
35 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoDopo aver amato i capitoli Halo 3 e Reach, ed aver apprezzato anche lo spinoff ODST, questo Destiny è molto lontano dal livello qualitativo che mi sarei atteso da Bungie.
Purtroppo non riesco a condividere nemmeno il divertimento delle sezioni pvp, e quindi le analogie con il multyplayer di Halo. Giocando a Reach dal dayone, ho cominciato a divertirmi da subito. Con Destiny no, e non riesco a farlo nemmeno ora, con qualche ora di più sulle spalle. Tutto sembra confuso ed impreciso. Non c'è più il tecnicismo di Halo, e non c'è nemmeno la libertà da mmorpg. Non è tanto la mancaza di uno skill tree come si deve a far perdere di valore la componente ruolistica di Destiny, perché personalmente apprezzo molto la libertà data dal sistema a rune di Diablo, e l'abbandono della scelta definitiva, in favore della possibilità di cambiamento perenne. E' proprio la personalizzazione a mancare, delle abilità, o delle armi. Degli upgrade. Così come del personaggio. Sinceramente sembra che tutto sia ridotto all'osso, a partire dalle interfacce, misere.
Ok il nuovo motore grafico, ed il sistema di illuminazione... ma, in Reach, in modalità Cinema, si poteva rivedere qualsiasi partita giocata, dal single player, alle custom. E si poteva scattare foto, e tagliare intermezzi video. E condividerli con la community. Come è possibile togliere tutto questo in un gioco social oriented, o nel quale questa componente si sarebbe dovuta evolvere? Senza parlare del sistema di statistiche... sì, presente sul sito, ma inferiore o al massimo equivalente (ma proprio ad essere buoni) a quanto realizzato nel vecchio portale Bungie dedicato a Reach/Halo 3/ODST.
Anche se ormai più casual player che altro (i 33 anni si sentono!), ho apprezzato World Of Warcraft, Halo, Borderlands, Diablo 3, e tanti altri giochi. Di questo Destiny purtropo mi rimane solo tanta amarezza.
PS: dell'articolo non capisco questo pezzo:
Però se avremo armi e armature sbloccate nella parte co-op, in PvP perderemo i benefici che scaturiscono dal livello di esperienza del personaggio.
Quindi? Non capisco cosa rimane attivo nel Crogiolo...
Tral'altro continuo a considerare i Bungie estremamente sopravalutati, visto che continuano a fare lo stesso gioco e visto che tutte le semplificazioni al genere che hanno introdotto hanno rovinato il genere degli fps.
Vogliono portarlo su pc? Io dico no grazie, che della spazzatura non ho che farmene.
Il bello è che hanno sempre fatto i gradassi quando sfottevano gli fps su pc e quando azzardavano paragoni con Borderlands e su quanto il loro titolo fosse più bello (quando è dal primo video che si vedeva tutta la scialbezza del gioco).
Il gioco, con un amico, si lascia giocare.
Non è niente su cui gridare al miracolo, ma le sue 20 ore di gioco ci sono tutte. E' un action-fps scifi (non parliamo di rpg per cortesia, quello è solo un contorno, davvero finto), il background è onesto, interessante ma poco sviluppato.
Secondo me questo è un gioco da 65-70 / 100 , a seconda che lo si giochi in single senza amici o con qualche amico (la situazione migliora in multi).
Non sarà il gioco che rivoluziona le vostre vite, ma sinceramente non ci vedo tutto questo odio da parte di chi si aspettava "il nuovo WOW" o un nuovo "Mass effect". Sono prodotti diversi, per utenze diverse.
E' un gioco, basta con l'odio. Peace & love
Quindi? Non capisco cosa rimane attivo nel Crogiolo...
rimangono attive le armi che preferisci, con la loro cadenza, rinculo etc. Anche se sono livellate per proporre lo stesso danno. Inoltre rimangono attive le specializzazioni di classe, ad esempio i salti più in alto o i pugni dei titani
Il gioco, con un amico, si lascia giocare.
Non è niente su cui gridare al miracolo, ma le sue 20 ore di gioco ci sono tutte. E' un action-fps scifi (non parliamo di rpg per cortesia, quello è solo un contorno, davvero finto), il background è onesto, interessante ma poco sviluppato.
Secondo me questo è un gioco da 65-70 / 100 , a seconda che lo si giochi in single senza amici o con qualche amico (la situazione migliora in multi).
Non sarà il gioco che rivoluziona le vostre vite, ma sinceramente non ci vedo tutto questo odio da parte di chi si aspettava "il nuovo WOW" o un nuovo "Mass effect". Sono prodotti diversi, per utenze diverse.
E' un gioco, basta con l'odio. Peace & love
Il punto è che con il budget speso e le sboronate sparate dal loro reparto marketing, hanno generato un hype che non si è rivelato proporzionato al risultato.
Ultimamente le sw house AAA danno troppa importanza al marketing e non ai contenuti. Poi con i dlc al day one o poco dopo, completano l'opera.
Ci sto giocando, ho due personaggi a livello 27 (un titano e un warlock), e sinceramente passarci 1-2 orette durante la serata con gli amici si sta rivelando divertente visto gli eventi e le missioni settimanali introdotte continuamente..
per me è un gioco da 8..sicuramente non da 6 come tanti lo stanno definendo..
poi leggere nella recensione che nel gioco si possono usare fucili a fissione quando sono a fusione mi lascia molto dubbioso su come il gioco sia stato provato..
vabbè dai
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