The Elder Scrolls Online: Tamriel adesso in un MMORPG

The Elder Scrolls Online: Tamriel adesso in un MMORPG

In occasione del Bethesda for Gamers svoltosi a Londra qualche giorno fa, abbiamo avuto modo di provare una beta di The Elder Scrolls Online, il nuovo atteso MMORPG che permetterà ai fan della storica serie ambientata a Tamriel di godere di scenari, storie e personaggi in un modo completamente diverso rispetto alla tradizione. All'interno trovate anche l'intervista a Matt Firor, game designer di The Elder Scrolls Online.

di pubblicato il nel canale Videogames
 

Daggerfall

Ma prima di visitare Daggerfall, ovviamente, dobbiamo personalizzare il nostro alter ego virtuale. Le razze disponibili in Teso sono Bretoni, Elfi Alti, Elfi Scuri, Redguard, Elfi dei Boschi, Nord, Orchi, Khajit e Argonian. Le classi a disposizione sono Dragonknight, Sorcerer e Templar. La creazione del personaggio assomiglia a quella dei giochi single player di Elder Scrolls, offrendo al giocatore la possibilità di personalizzare nel dettaglio il suo personaggio. Si possono configurare nei minimi particolari viso e corpo, e stabilire l'età.

Una volta completata questa fase iniziamo a prendere confidenza con il sistema di combattimento. Bisogna cliccare sul tasto sinistro del mouse per l'attacco rapido, e tenere premuto per l'attacco pesante. Con il tasto destro, invece, si para. Siamo al livello 6 di esperienza, come dicevamo, ma gli Attribuite points e gli Skill points non sono stati ancora assegnati. Con i primi miglioriamo le statistiche nelle classiche voci di Elder Scrolls, Salute, Stamina e Magicka. Bisogna, invece, usare gli Skill points per comprare abilità, da trascinare poi nella barra di richiamo rapido. Notiamo la presenza di cinque posti per le abilità, più un ulteriore slot per il cosiddetto quick item e un altro per la Ultimate. In quest'ultimo caso si tratta di un'abilità sbloccabile ai livelli di esperienza avanzati.

Il Dragonknight che abbiamo così creato è dotato di abilità potenti come Puncturing strikes, Piercing javelin, Sun fire, Solar flare e Rushed ceremony. Può lanciare delle magie in grado di sottrarre tanti punti vitali ai nemici, ma è armato anche di un giavellotto scagliabile dalla distanza e che si conficca con un interessante effetto fisico nel corpo dei nemici. Questa beta non era ancora rifinita a sufficienza per quanto riguarda il blending delle animazioni e la gestione dei piccoli passi del personaggio, ma si spera che siano punti critici superabili con la release definitiva.

Arrivati a Daggerfall, iniziamo a seguire il cane fino a ritrovare un cadavere e, a fianco a questo, una nota. A quel punto ci viene richiesto di tornare nel cuore della città e di consultare il fioraio, il fruttivendolo e il sarto. Notiamo come Daggerfall sia accuratamente ricostruita, quasi a ricordare le città che troviamo nei single player di Elder Scrolls. Si respira la stessa atmosfera, i personaggi hanno lo stesso carisma e le storie richiamano alla memoria avvenimenti che già abbiamo, in qualche modo, vissuto. La profondità del mondo di gioco è la cosa più importante in assoluto per Teso, e si vede che Bethesda ha prestato molta attenzione a questo aspetto.

Ci accorgiamo come la quest sia in realtà un intrigo che coinvolge il network di intelligence del re. Dopo qualche indagine, siamo chiamati a riferire al Captain Aresin, e questo ci porta a scoprire che è stato ordito un complotto contro il re.

In queste battute, Teso si conferma un gioco molto curato e ben ripulito che segue la scia degli ultimi MMORPG, forse in maniera fin troppo pedissequa. L'interfaccia utente è minimale, il che da una parte può essere gradito dai giocatori che preferiscono la pulizia agli inutili orpelli grafici, ma in certi aspetti è fin troppo semplice e scarna. Il party system sembra inoltre solamente accennato, senza le possibilità di condivisione che invece abbiamo in altri MMORPG come Warhammer.

A Daggerfall ci sono tantissime quest da fare, contrassegnate da un pallino vuoto di colore giallo. Quando il pallino si riempie, invece, vorrà dire che l'obiettivo della quest è stato raggiunto e che bisogna semplicemente consegnarla. Tutto ciò restituisce ancora una volta il feeling classico degli Elder Scrolls, in cui sei sempre sommerso di cose da fare, perdendo di vista la quest principale.

La parte sociale, invece, è gestita tramite un menu circolare, che si attiva per ogni personaggio gestito da un giocatore incontrato nel mondo di gioco. Bethesda parla di complesso sistema di interazioni sociali, le quali risiedono tutte su uno stesso enorme server, che dovrebbe evitare il problema dell'eccessiva distribuzione dei giocatori su più server. I giocatori potranno così chattare con chiunque, chiedere a qualsiasi altro giocatore di unirsi in gruppo e partecipare alle medesime sessioni PvP.

 
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