Il nuovo Wolfenstein è ciò che Duke Nukem Forever sarebbe dovuto essere?

Il nuovo Wolfenstein è ciò che Duke Nukem Forever sarebbe dovuto essere?

In occasione del Bethesda for Games abbiamo avuto modo di provare il nuovo capitolo di Wolfenstein, recentemente annunciato. The New Order è per certi versi uno shooter old school che non disdegna di strizzare l'occhio ai contenuti ironici e sopra le righe. All'interno trovate anche l'intervista a Jens Matthies, direttore creativo di MachineGames.

di pubblicato il nel canale Videogames
 

Killing nazis

E pensare che l'inizio della presentazione di Wolfenstein The New Order è stato molto più tranquillo rispetto al continuo fracassso di proiettili che rimbalzano su pareti metalliche della seconda parte della demo, quella che abbiamo potuto giocare direttamente. In questa prima demo B.J. Blazkowicz è camuffato da cameriere e deve servire il caffè a un'anziana signora, conosciuta come Frau Engel, che sarà la super-cattiva di The New Order, e il suo giovane compagno, il cui nome, Bubi, è già tutto un programma. Matthies definisce Bubi come una sorta di toy boy per la Engel.

Ci troviamo nel vagone ristorante di un treno lanciato a velocità sostenuta. I due nazisti sono accuratamente scortati da una squadra di soldati e da un mech. Di robot come questo ne affronteremo diversi nel corso di The New Order: si tratta di un ammasso di metallo fortemente protetto da una corazza, la quale nasconde però un centro nevralgico che può essere scoperchiato in modo da individuare un punto debole dell'automa.

L'atmosfera sembra tranquilla, anche perché Blazkowicz non è dotato di armi. Ascolta il dialogo tra la Engel e il suo toy boy, che evidenzia la base ironica della storia di questo nuovo Wolfenstein. La Engel, poi, sottopone il protagonista a un test con le carte e, a seconda delle sue scelte, determina un profilo psicologico per Blazkowicz. Evidentemente si tratta di scelte che non stanno simpatiche, tanto che la donna punta una pistola contro il cameriere, per essere poi calmierata dal suo accompagnatore.

B.J. Blazkowicz

Insomma, una lunga sequenza di narrazione dove non si fa ricorso alle armi, che per certi versi ricorda lo stile narrativo di BioShock Infinite. MachineGames sembra voler alternare momenti di grande concitazione e adrenalina prodotte dalle intense sparatorie, a momenti più ragionati, narrati, dove prevale appunto la componente ironica. Si tratta, poi, di un'ironia che ricorda Bastardi Senza Gloria di Quentin Tarantino, principalmente per il modo in cui sono riprodotti i soldati nazisti, da una parte sicuri di sé ma dall'altra caricaturali.

The New Order è ambientato negli anni '60, quando i nazisti hanno preso ormai il controllo del mondo e lo hanno praticamente ricoperto da uno strato di metallo. Tutto è futuristico e nuove armi sono state preparate e messe all'opera in modo da controllare qualsiasi possibile focolaio di rivolta da parte dei cittadini delle nazioni conquistate. Si tratta di una realtà parallela che Blazkowicz e ciò che resta dell'esercito americano cercano di sovvertire. Anche se il protagonista del nuovo Wolfenstein è un tipo tutto d'un pezzo, un cafone in certi aspetti che non lesina battute ironiche di qualsiasi tipo, non è mai debosciato come Duke Nukem. Insomma, resta pur sempre un eroe americano.

Durante la presentazione hands-off, Matthies ha mostrato ai giornalisti le differenze tra il volto di Blazkowicz originale e quello della versione moderna. Chiramente quest'ultimo è decisamente più dettagliato e per certi versi più realistico. Le sequenze di narrazione evidenziano ottimamente lo stato d'animo dei protagonisti, il che è molto importante soprattutto per indurre il giocatore alla risata in occasione dei momenti comici. Ma MachineGames ha fatto di più, visto che ha utilizzato un metodo definito "blend shapes" con cui ha potuto realizzare dei volti estremamente dettagliati e credibili.

Proprio la sequenza del treno termina con l'incontro tra Blazkowicz e Anya, ovvero la donna che guiderà l'eroe nelle missioni attraverso comandi impartiti tramite auricolare. Lei si trova in un'altra carrozza del treno e, una volta entrato, ecco che si avvia una sequenza di intermezzo dove abbiamo modo di sperimentare "blend shapes".

La sequenza è costruita con il motore grafico, ma viene riprodotta in grafica pre-renderizzata. Più avanti scopriremo come MachineGames abbia pensato a un tipo particolare di narrazione, in cui più sequenze si mischiano tra di loro e si sovrappongono. Ad esempio, avremo nella stessa immagine un riquadro con Anya, un altro con Blazkowicz e un altro ancora con un terzo personaggio. Alla fine della narrazione, si torna ovviamente a seguire le vicende dal punto di vista del protagonista, riprendendo a seguire la storia dalla canonica prospettiva in prima persona.

 
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