Dragon's Dogma, ovvero l'incrocio tra Jrpg e Occidente
Ecco la nostra recensione di Dragon's Dogma, il Jrpg che potrebbe essere definito come un incrocio tra Monster Hunter e Dark Souls, ma che, in definitiva, ha un'anima tutta sua.
di Jonathan Russo pubblicato il 11 Giugno 2012 nel canale VideogamesPawn, ovvero: il multiplayer a pedine
Fin qui niente di clamoroso, ma ecco la novità: le pawn, a parte poche eccezioni di “default”, non sono semplici npc generati dal gioco ma sono create dagli altri giocatori di Dragon’s Dogma, uploadate sui server online e poi condivise globalmente. Per la precisione, il sistema funziona così: molto presto nel corso del gioco, ci verrà data la possibilità di creare la nostra pawn personale. Per farlo useremo lo stesso identico sistema di creazione del nostro eroe, quindi con molti margini di customizzazione del nostro alleato. Questa pawn rimarrà sempre al nostro fianco, e anche se dovesse morire basterà utilizzare un certo oggetto per farla rinascere senza penalità. Oltre alla nostra pawn però, avremo la possibilità di arruolarne altre due: queste due pawn aggiuntive non possiamo crearle noi, ma dobbiamo sceglierle (attraverso una sorta di vero e proprio motore di ricerca, che nel gioco ha l’aspetto di un mondo alternativo) tra quelle degli altri giocatori. Così come, al tempo stesso, la nostra pawn sarà a disposizione di chiunque altro vorrà reclutarla.
Il sistema è al tempo stesso semplice ma anche piuttosto complesso, perché per funzionare si basa su una serie di dettagli: ad esempio, la nostra pawn personale livellerà insieme al nostro eroe nel corso del gioco, mentre le due aggiuntive non livelleranno mai. Alla nostra pawn potremo anche cambiare le abilità assegnate come vorremo (e cambiare anche classe interamente), mentre per le altre non è possibile modificare quasi nulla. Sarà quindi necessario premurarsi di cambiare quelle due pawn ogni tanto, sostituendole con alcune più aggiornate rispetto ai nostri progressi. Inoltre tutto il sistema parte dal presupposto che sia necessario scegliere con cura la propria squadra, quindi selezionando per prima cosa la combinazione di classi migliori (se io sono guerriero e la mia pawn è una maga, chi altri porterò con me? Un altro guerriero e un altro mago? Due maghi? Due ladri? Un guerriero e un ladro? E così via), ma anche prestando molta attenzione a come ciascuna pawn ha distribuite le proprie skill (se scelgo di portarmi dietro un mago e un ladro, voglio che il primo abbia incantesimi di cura o di attacco? Il secondo attacchi con l’arco o con i pugnali? Eccetera). Per farla breve, l’idea di andare spesso nel l’altra dimensione a cercare delle pawn nuove è proprio parte integrante del gioco, con buona pace del grado di affezione che potrete sviluppare per certe pedine in particolare (ma è possibile, ad esempio, aggiungerle ad un elenco di ‘preferiti’ e quindi cercarle di nuovo in futuro!).
Il fatto che ci sia questa condivisione online di pedine ovviamente porta a una serie di meccaniche ulteriori: ad esempio c’è chi, come il sottoscritto, ha giocato preferendo scegliere come alleati le pawn più originali esteticamente, insomma che in qualche modo mi dessero l’idea di un vero e proprio personaggio piuttosto che un banale Npc con delle abilità addosso; c’è invece chi preferisce cercare le pawn migliori sul piano “matematico”, che siano insomma delle macchine da guerra e poco importa come sono vestite o che taglio di capelli hanno, o se il loro nome è una citazione da una famosa serie di libri fantasy.
Tutto questo è importante perché ogni giocatore ha un grande interesse a far sì che la sua pawn venga scelta e arruolata dagli altri giocatori. In primis, una volta terminato il servigio, l’altro giocatore potrà inviarci un “regalo” per mostrarci l’apprezzamento verso la pawn che gli abbiamo gentilmente prestato (ve lo dico subito, in circa 100 ore di gioco non m’è maicapitato di ricevere più che una carota o un’erbetta di cura… va be). Ma soprattutto, ogni volta che la nostra pawn verrà arruolata e aiuterà altri giocatori, guadagnerà una serie di bonus in base alle varie avventure vissute, bonus che poi manterrà una volta tornata da noi. Ad esempio, supponiamo che un giocatore arruoli la mia pawn, Liz, e la porti con sé per fare la quest “Esplora le catacombe”. Dentro le catacombe Liz avrà a che fare con molti non morti. Una volta tornata da me, la mia pawn avrà “imparato” diverse cose: sicuramente avrà migliorato il suo modo di combattere contro i non morti; forse avrà anche imparato qualcosa di specifico che riguarda la missione completata, e potrà darmi dei suggerimenti se e quando anche io farò quella medesima missione.
Quest’ultimo aspetto è estremamente importante. Le pawn, nel gioco, non hanno un sistema di dialoghi o di personalità come ce l’hanno gli npc dei classici Rpg (penso a Dragon Age, tanto per fare un esempio, o anche a Mass Effect). Tuttavia Capcom ha fatto un lavoro pazzesco per far sì che questi strani personaggi risultino essere molto di più che dei semplici involucri di pixel da scarrozzare in giro perché servono a uccidere i nemici. Le pawn al nostro fianco saranno sempre molto loquaci, certo con frasi preimpostate, ma anche con una serie di dialoghi che dipendono dal luogo dove ci troviamo, dalla missione che stiamo svolgendo, dai nemici contro cui stiamo combattendo eccetera eccetera… il tutto modificato ancor di più dal grado di “conoscenza” che la singola pawn ha di questi eventi.
Per capirci meglio: incontriamo un gruppo di arpie lungo il sentiero? La pawn Liz, che non le ha mai viste, commenterà qualcosa del tipo “Sembra uno strano tipo di uccello!”, mentre la pawn Robert, che ha accumulato esperienza sulle arpie tramite il già citato sistema multiplayer, ci dirà senza timore che “Ci sono delle arpie in arrivo, sono mostri vulnerabili al fuoco!”. Lo stesso vale, come già detto, anche per le quest: mi è capitato ad esempio più di una volta di ricevere consigli utili da parte di una pawn circa il modo di terminare una missione, magari facendomi strada fino all’obiettivo. Il sistema è davvero estremamente originale e anche se all’inizio sembra un po’ strano, col tempo ci si abitua e diventa molto divertente. Il grande lavoro fatto per dettagliare tutte queste situazioni, ampliando il numero di dialoghi delle pawn, è davvero impressionante.