Star Wars The Old Republic: BioWare dà la caccia a Warcraft
Tutto quello che c'è da sapere sul MMORPG destinato a cambiare il mercato. Resoconto dalla beta, classi, razze, Flashpoint, Operation del videogioco più costoso di sempre.
di Jonathan Russo pubblicato il 12 Dicembre 2011 nel canale VideogamesStar Wars
Non solo rose...grafica e artwork
Tanto mi ha lasciato stupito l’effetto del voice acting e delle quest, quanto mi ha deluso la componente grafica ed estetica. Francamente non credo ci sia modo di dirlo in modo diplomatico: The Old Republic è brutto da vedere. La grafica è ampiamente obsoleta, tanto che anche la scusa (perfettamente condivisibile e di cui anzi sono un forte sostenitore) di fare un gioco per qualunque fascia di Pc non regge. Sembra di trovarsi di fronte a una versione leggermente più ripulita di Knights of the Old Republic 2, e parliamo di un titolo di quasi sette anni fa. Ma l’aspetto tecnologico in realtà è il meno, anche perché va precisato che la beta del gioco è dichiaratamente priva di opzioni grafiche piuttosto importanti come l’antialiasing che ovviamente rendono fallace qualunque giudizio preventivo.
Il problema vero, sempre stando a quanto si vede dalla beta, è che l’artwork sembra del tutto inadeguato. Non entro nel merito della scelta di voler dare questo aspetto ‘cartoon’ al mondo di Star Wars: non lo condivido per niente, non condivido l’ovvio tentativo di scimmiottare l’estetica di World of Warcraft (la serie Blizzard ha sempre avuto un aspetto ‘morbido’ fin dai suoi esordi; Star Wars no), ma si tratta in parte di gusti e ad altri può anche piacere.
che non appartiene alla sfera dei gusti e del soggettivo è invece la direzione artistica generale, che in questa beta ci consegna mappe, ambientazioni e interni spogli, decisamente troppo grandi rispetto alla loro necessità e anche rispetto alla voglia di creare qualcosa di maestoso. Il tempio Jedi di Tython o il palazzo del Senato su Coruscant sono certamente molto grandi, ma lo sono decisamente troppo; primo perché diventa fin troppo fastidioso percorrere kilometri di corridoi per passare dalla stanza del Maestro Tizio alla stanza del Maestro Caio, secondo perché questi kilometri e kilometri di corridoi, questi giganteschi androni e queste stanze reali sono appunto del tutto prive di dettagli e di caratterizzazione, di un vero e proprio arredamento che non siano due statue (giganti anche loro) messe lì senza troppa cura.
Aggiungiamoci che un discorso simile ma anche più desolante è da fare per tutte le aree in cui si ‘questa’, cioè si vanno a svolgere le missioni. Ripetitive fino alla morte dal punto di vista visivo, tanto da renderle davvero delle fotocopie le une delle altre, e anche in questo caso spazi immensi popolati solo da qualche gruppo di nemici qua e là, senza alcuna direzione artistica chiara e sicuramente con poco o nulla di oggettivamente bello e ispirante da vedere.
Difficile dire se queste mancanze siano circoscritte alla beta e se il mondo di gioco sembrerà più vivo e rigoglioso nella release. L’impressione generale è che ci siano davvero grosse carenze, anche perché è assolutamente evidente il richiamo stilistico ai precedenti Knights of the Old Republic, che brillavano per tante cose, ma non certo per l’originalità, la cura, la maestosità architettonica degli ambienti di gioco. Non particolarmente accattivanti sono del resto anche i personaggi, giocanti o non che siano. Il dettaglio grafico in fase di creazione è piuttosto scarso, l’aspetto gommoso sia del fisico sia delle features (capelli, barba) risulta molto pronunciato e, anche se è sempre questione di gusti, crea una certa difficoltà nel disegnare un personaggio “bello” e in cui sia facile immedesimarsi. Un altro appunto che mi sento di fare riguarda le razze giocabili.
Inutile dire come Star Wars offra una pletora di razze aliene enorme, moltissime delle quali particolarmente note e rappresentative dell’universo di George Lucas: i Wookiee, i Rodiani, i Calamari, solo per citarne alcuni. Purtroppo la varietà visiva delle razze implementate in Swtor lascia molto a desiderare. In sostanza, a un primo sguardo, si tratta esclusivamente di versioni leggermente differenti dei ‘soliti’ umani.
Abbiamo i cyborg che sono umani con qualche gadget tecnologico sul viso; i Rattataki che sono umani pallidi con dei disegni sul volto; i Miraluka che sono umani ciechi; i Miriliana che sono umani verdi; i Chiss che sono umani blu con gli occhi rossi; di un po’ più vario ci sono giusto gli Zabrak (umani con le cornina e i tatuaggi, come Darth Maul), i Twi’Lek (umani con i lekku, ovvero le ‘code’ al posto dei capelli) e i True Sith (gli unici un po’ meno antropomorfi degli altri, anche se non troppo). Capisco che possa sembrare una critica pretestuosa, ma dove sono tutte quelle creature dall’aspetto veramente alieno e assurdo che si vedono nel bar di Mos Eisley? Una spiegazione in parte c’è, ed è che probabilmente, puntando così tanto sul voice acting dei personaggi principali, per Bioware era davvero difficile conciliare il voice acting con alieni (come i Rodiani o i Wookiee, per dire), che si esprimono a versi incomprensibili.
Al tempo stesso sarebbe risultato sacrilego per ogni amante della saga giocare con una di quelle razze e sentire il personaggio esprimersi in un linguaggio normale. Capisco insomma il problema, e del resto tutte le razze canoniche si vedono in gioco come Npc, ma forse uno sforzo maggiore per dare più varietà estetica sarebbe servito, anche solo a supplire alle altre pecche che graficamente il gioco dimostra.