Fifa 12: quattro occhi sono meglio di due
La recensione di Fifa 12 è stata curata da due redattori di Gamemag. Nell'articolo trovate ogni dettaglio tecnico e di gameplay sull'ultima simulazione calcistica di EA Sports.
di Stefano Carnevali, Davide Spotti pubblicato il 28 Ottobre 2011 nel canale VideogamesLe novità tecniche e il miglioramento dell'IA
Tradizionalmente l’approssimarsi della nuova generazione coincide con una progressiva diminuzione di quelle che sono le novità prettamente tecniche introdotte all’interno di un titolo calcistico. Nella migliore delle ipotesi si trattava infatti di un “more of the same”, di un mero aggiornamento delle rose e dei campionati, con un impianto di fondo pressoché immutato.
FIFA 12 stupisce anche da questo punto di vista, riuscendo ad offrire ai suoi fan una serie di soluzioni completamente nuove e in parte anche rivoluzionarie, che investono soprattutto la qualità dell’Intelligenza Artificiale e le caratteristiche del motore fisico.
Rispetto al passato si evidenzia un chiaro miglioramento nel comportamento degli avversari controllati dalla CPU, che non si limiteranno a far circolare il pallone in maniera fine a sé stessa, ma si preoccuperanno di imbastire una vera e propria manovra e di risultare imprevedibili dal punto di vista tattico. Questo nuovo tipo di approccio contribuisce a rendere i match offline ugualmente avvincenti e conferisce anche un discreto allenamento per quelle che saranno poi le sfide contro altri giocatori in carne ed ossa, contrariamente a quanto avveniva nelle precedenti edizioni, dove le meccaniche e il modo di giocare variava in modo piuttosto radicale a seconda che si disputasse la partita contro il computer o in compagnia di un amico.
La principale miglioria è suggerita dalla cosiddetta Pro Player Intelligence, ovvero l’evoluzione di quella che in passato veniva definita “Personality Plus”. Grazie a tale feature i giocatori guidati dalla CPU vengono dotati di una maggiore capacità di lettura della partita e di quello che concretamente sta avvenendo sul campo da gioco. La scelta dei movimenti da compiere avverrà in base alle situazioni concrete e alle caratteristiche dei giocatori, il che si traduce in un approccio più corretto alla partita, variando anche gli atteggiamenti in funzione di quelli che sono gli “interpreti” scesi in campo, i loro punti di forza e le inevitabili debolezze.
Se il lavoro sull’IA può definirsi più che buono, decisamente ottimo risulta l’apporto del rinnovato motore fisico di cui gode FIFA 12, che prende il nome di “Impact Engine”. Come è stato sottolineato a più riprese dall’executive producer David Rutter, gli sviluppatori volevano fare in modo che gli utenti percepissero un nuovo tipo di fisicità nel corso delle partite; meccanismi rinnovati nei contrasti e nel sistema delle collisioni, che dessero un feedback del tutto nuovo, avvicinando la concitazione delle fasi di gioco alla vita reale. Dopo un’approfondita analisi possiamo tranquillamente confermare che il lavoro svolto in questo senso è senza precedenti. Le caratteristiche fisiche dei giocatori vengono esaltate come mai prima d’ora, le animazioni durante i contrasti corpo a corpo o dopo aver commesso un fallo sono davvero di pregevole fattura.
Anche il comparto prettamente grafico ha subito alcuni potenziamenti, soprattutto nella resa dei colori, nella qualità delle texture dei campi da gioco e nell’illuminazione. L’apporto delle condizioni meteo è sempre il medesimo, pertanto capiterà di giocare sotto la pioggia battente o con il campo parzialmente ricoperto di neve. Ad oggi non è ancora stata sperimentata la possibilità di assistere a modifiche dinamiche delle condizioni meteorologiche nel corso della partita. Chissà che EA Sports non possa stupirci nuovamente in futuro, magari già nella prossima edizione o, più ragionevolmente, con l’avvento della next-gen.
Meritano infine alcuni accenni i nuovi dettagli facciali dei calciatori, una peculiarità che in passato era considerata uno degli anelli deboli della produzione. Mentre in FIFA 10 e FIFA 11 la fedeltà in relazione alle controparti reali era in svariati casi più ipotetica che concreta (contrariamente al rivale PES), in quest’ultima versione EA Sports ha svolto un ottimo lavoro di ricampionatura dei volti, facendo in modo che la maggior parte dei personaggi più rappresentativi risulti fedele, sia quando li si vede muoversi sul campo dalla visuale televisiva, sia nel momento in cui vengano effettuati i primi piani. Tra i più impressionanti quanto a rispondenza visiva sono da rimarcare sicuramente Zlatan Ibrahimovic (in versione “Samurai”), Kevin Prince Boateng, ma anche Giovinco. Peraltro in alcuni casi non mancano margini di miglioramento e, per fare un paio di esempi, potremmo citare Cavani o il “Nino Maravilla” Alexis Sanchez.