Sette volte Call of Duty: ecco Black Ops
Abbiamo provato le versioni XBox 360 e PC di Call of Duty Black Ops. Articolo e videoarticolo sono stati curati da redattori differenti, per cui le conclusioni divergono in alcuni punti.
di Stefano Carnevali, Rosario Grasso pubblicato il 23 Novembre 2010 nel canale VideogamesXboxCall of DutyMicrosoft
Introduzione
Treyarch non fallisce la grande occasione di raccogliere definitivamente l’eredità lasciata da Infinity Ward e confeziona un capitolo di Call of Duty davvero completo. Black Ops, quindi, è un acquisto da consigliare a ogni soldato virtuale, anche se non si devono cercare, nelle sue battaglie, un realismo sfrenato o un tatticismo accurato.
Con Modern Warfare II, la serie di Call of Duty ha raggiunto un livello di vendite mai toccato prima da nessun videogioco, arrivando a incassare poche migliaia di dollari in meno rispetto ad Avatar, il film-fenomeno dell’ultima stagione cinematografica. Black ops, il nuovo captolo della serie, è quindi chiamato a raccogliere questa pesante eredità, ma deve anche rappresentare una svolta forzata nella storia di Call of Duty.
Per prima cosa, dopo una serie di querelle insolubili, Infinity Ward – il team creatore di Call of Duty – è stato liquidato da Activision. Lo sviluppo della serie di videogiochi più redditizia della storia è pertanto passato definitivamente nelle mani di Treyarch. Per i programmatori statunitensi si tratta della grande occasione, visto che per anni avevano vissuto ‘all’ombra’ di Infinity Wards, realizzando solo – con alterni successi - i capitoli ‘minori’ della saga.
Un’altra risposta che Black Ops è chiamato a dare, riguarda la sua capacità di reggere i colpi di una concorrenza sempre più agguerrita, con la serie di Battlefield in grado di offrire un multiplayer profondissimo e con il ritorno di Medal of Honor, dopo tre anni di silenzio.
Infine, Call of Duty è sempre più fenomeno di massa, per cui deve essere in grado di soddisfare tanto i giocatori occasionali, quanto quelli più smaliziati.