Sette volte Call of Duty: ecco Black Ops

Sette volte Call of Duty: ecco Black Ops

Abbiamo provato le versioni XBox 360 e PC di Call of Duty Black Ops. Articolo e videoarticolo sono stati curati da redattori differenti, per cui le conclusioni divergono in alcuni punti.

di , Rosario Grasso pubblicato il nel canale Videogames
XboxCall of DutyMicrosoft
 

Introduzione

Treyarch non fallisce la grande occasione di raccogliere definitivamente l’eredità lasciata da Infinity Ward e confeziona un capitolo di Call of Duty davvero completo. Black Ops, quindi, è un acquisto da consigliare a ogni soldato virtuale, anche se non si devono cercare, nelle sue battaglie, un realismo sfrenato o un tatticismo accurato.

Con Modern Warfare II, la serie di Call of Duty ha raggiunto un livello di vendite mai toccato prima da nessun videogioco, arrivando a incassare poche migliaia di dollari in meno rispetto ad Avatar, il film-fenomeno dell’ultima stagione cinematografica. Black ops, il nuovo captolo della serie, è quindi chiamato a raccogliere questa pesante eredità, ma deve anche rappresentare una svolta forzata nella storia di Call of Duty.

[HWUVIDEO="795"]Call of Duty Black Ops: videoarticolo[/HWUVIDEO]

Per prima cosa, dopo una serie di querelle insolubili, Infinity Ward – il team creatore di Call of Duty – è stato liquidato da Activision. Lo sviluppo della serie di videogiochi più redditizia della storia è pertanto passato definitivamente nelle mani di Treyarch. Per i programmatori statunitensi si tratta della grande occasione, visto che per anni avevano vissuto ‘all’ombra’ di Infinity Wards, realizzando solo – con alterni successi - i capitoli ‘minori’ della saga.

Un’altra risposta che Black Ops è chiamato a dare, riguarda la sua capacità di reggere i colpi di una concorrenza sempre più agguerrita, con la serie di Battlefield in grado di offrire un multiplayer profondissimo e con il ritorno di Medal of Honor, dopo tre anni di silenzio.

Infine, Call of Duty è sempre più fenomeno di massa, per cui deve essere in grado di soddisfare tanto i giocatori occasionali, quanto quelli più smaliziati.

 
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