The Witcher 2 si candida come miglior rpg del 2011
Le caratteristiche principali del gameplay di The Witcher 2 Assassins of Kings, il nuovo rpg di CD Projekt con grandi velleità. L'articolo include l'intervista a Tomasz Gop, senior producer.
di Jonathan Russo pubblicato il 13 Ottobre 2010 nel canale VideogamesThe Witcher
Conclusioni
The Witcher 2 è un titolo ambizioso perché non solo punta a riproporre la storia complessa, matura e molto articolata del primo capitolo, ma al tempo stesso cerca anche di stupire con gli effetti speciali di un motore di gioco totalmente nuovo e perfezionato nel corso degli anni proprio per questo compito specifico.
Il fatto che l’accattivante e avvolgente storia di Geralt sia raccontata non più con lo scomodo e ormai obsoleto Aurora Engine, ma con uno strumento pensato su misura proprio per questo scopo, dotato di una grafica assolutamente all’avanguardia e animazioni perfette non può non far fremere gli appassionati di Rpg. Il panorama, per questo genere di giochi, è del resto ormai piuttosto scarno da tempo. Certo rimane la Bioware, che dei giochi di ruolo fa da anni la sua bandiera, ma è anche vero che le notizie sui pesanti cambiamenti apportati a Dragon Age 2 stanno creando molta perplessità tra i fan; è vero che Mass Effect è più un ibrido action-rpg che un gioco di ruolo a tutti gli effetti; è anche vero che titoli come Fallout 3 e l’incombente New Vegas, pur avendo avuto grande successo, si distaccano di molto dai loro antichi progenitori; e dopo il disastro di Alpha Protocol, che prometteva di riportare in auge le vecchie meccaniche ‘old school’ degli Rpg, di speranze per un gioco di ruolo davvero profondo e articolato, privo delle modernizzazioni attuali che sembrano voler rendere i giochi facili fino alla nausea, ne sono rimaste ben poche.
E’ in questo contesto, non dissimile da quello di tre anni fa, che la Cd Projekt si prepara a calare il suo asso. Nel 2007 la sorpresa fu enorme: The Witcher era una dicomotia vivente, un gioco tecnicamente modernissimo ma con nel cuore una filosofia ormai antica, quella dei giochi di ruolo di una volta. Oggi questa dicotomia è ancora più marcata: le promesse dal punto di vista tecnico sono impressionanti, il nuovo engine sembra pronto a fare miracoli; e la filosofia alla base, quel voler “raccontare una storia” che Gop ha più volte sottolineato, non solo non è stata sacrificata per velocizzare il processo di creazione del gioco, ma è stata anzi approfondita e sviluppata per permettere ai giocatori di immergersi in un mondo ancora più vasto, coerente e dinamico.
Le premesse per bissare il successo del primo gioco, insomma, ci sono tutte. Per vedere cosa la Cd Projekt riuscirà veramente a tirar fuori dal cappello bisognerà attendere il 2011. Siamo in contatto con la software house con sede a Varsavia, che ci ha promesso una versione giocabile di The Witcher 2 tra dicembre e gennaio, sulla quale contiamo di realizzare una nuova anteprima con "hands on".
51 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoun ottimo esempio di come i VG non sono passatempi x bambocci.
il gioco in se ha un po di difettucci qua e la (tutti peccati veniali) ma la cosa che piu mi da fastidio è che i npc sono tutti uguali, ad eccezione di quelli importanti.
e mentre giocavo mi chiedevo: ma è poi così difficile programmare una routine x randomizzare i pupazzi? magari in un sandbox la cosa si nota di meno, però quando ci sono quattrogatti on screen è troppo evidente.
il fatto che il nuovo motore va a colmare tale lacuna nn può che essere positivo. interessante anche il nuovo metodo dei combattimenti.
attendiamo con ansia il nuovo captolo.
Una maggior personalizzazione di Geralt, unito ad una miglior attenzione agli aspetti di GDR rispetto al primo capitolo, porteranno sicuramente un più ampio successo. Spero solo il nuovo motore grafico si dimostri all'altezza...
@Aurora2008: però Abigail ti è piaciuta, eh?
in che senso, frustrante? spero vivamente nn come difficoltà, perchè anche un bambino minorato dai 3 anni in su nn avrebbe dovuto avere difficoltà eccessive a giocare the witcher (e io ovviamente ho giocato difficile dalla prima partita)
"The Witcher non è si “venduto l’anima”, non sarà superficiale come molti titoli moderni ma forse ancora più profondo del primo capitolo"
sarà bene, sennò altro che gdr dell'anno ->
"Niente fughe in avanti, insomma, per cercare di trasformare le avventure di Geralt in una sorta di hack’n’slash"
parleranno i fatti, nn voglio giochini alla devil may cry con tutte velle mosse assurde e nemmeno roba alla god of war
"Tra gli elementi più interessanti c’è la possibilità di importare il salvataggio finale del primo gioco"
ottimo
i presupposti ci sono, mi aspetto tantissimo da questo gioco, la linea che divide un gran gioco da un mediocre titolo come tanti, è sottolissima
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