Windows 95 su PlayStation 2: un'impresa nostalgica ma poco funzionale

Windows 95 su PlayStation 2: un'impresa nostalgica ma poco funzionale

Lo YouTuber / programmatore MeraByte è riuscito a installare Windows 95 su una PlayStation 2, usando l’emulatore x86 Bochs. Il risultato è un progetto affascinante per appassionati di retrocomputing, ma l'esperienza lascia alquanto a desiderare.

di pubblicata il , alle 14:51 nel canale Videogames
WindowsPlaystation
 

Windows 95 è stato installato con successo su una PlayStation 2. L'operazione, portata a termine dal programmatore e youtuber MeraByte, è senza dubbio tecnicamente ragguardevole, ma al tempo stesso fine a sé stessa.

La PlayStation 2, console iconica e tuttora la più venduta nella storia del gaming, non è certo il terreno ideale per far girare un sistema operativo pensato per PC, per giunta basati su architettura x86. Il cuore della PS2, il famoso "Emotion Engine", è basato su architettura MIPS, ed è strutturalmente incompatibile con le istruzioni di Windows 95. Per aggirare l'ostacolo, MeraByte ha utilizzato Bosch, un emulatore open source che consente di simulare un ambiente x86 all'interno della console Sony.

Il processo d'installazione, lungo ben 14 ore, è stato tutt'altro che semplice. Oltre a emulare il processore, Bochs ha dovuto simulare anche un hard disk compatibile con Windows 95 (via USB), un BIOS dell'epoca e l'hardware minimo necessario, come una scheda grafica VGA. È probabile che siano stati impiegati strumenti homebrew come FreeMCBoot e Open PS2 Loader per caricare il tutto dalla memory card o da una chiavetta USB.

Una volta completata l'installazione, il sistema operativo si avvia, ma l'usabilità è estremamente limitata. Il mouse non funziona - presumibilmente per mancanza di driver o incompatibilità con le porte USB della console - e anche il celebre Ultimate Doom 95, spesso usato come benchmark nei progetti di retrocomputing, si rifiuta di partire. Il tutto costringe a interagire con il sistema esclusivamente tramite tastiera, rendendo complesse anche operazioni semplici come navigare nei menu.

Il risultato finale è quindi un tributo alle indubbie capacità di MeraByte e alla sua caparbietà, ma certamente qualcosa di ben lontano da un possibile impiego pratico o anche solo un'idea che, seppur per sfizio, ha senso replicare.

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