Xbox, la console che conoscete non esisterà più: l'amara constatazione di chi l'ha creata

Laura Fryer, storica figura del team Xbox, ritiene che Microsoft stia abbandonando la produzione di console per concentrarsi sul servizio Game Pass. Secondo l'ex dirigente, la recente collaborazione con OEM è un forte segnale di una graduale uscita dal settore hardware
di Vittorio Rienzo pubblicata il 30 Giugno 2025, alle 15:48 nel canale VideogamesMicrosoftXbox
Laura Fryer, veterana dell'industria videoludica e una delle fondatrici della piattaforma Xbox, ha recentemente espresso forti perplessità sulla direzione intrapresa da Microsoft nel settore gaming. In un video pubblicato sul suo canale YouTube, Fryer ha affermato che, a suo giudizio, l'hardware Xbox è da considerarsi "morto", lasciando intendere che l'azienda stia pianificando un graduale ritiro dalla produzione di console.
Fryer, che ha contribuito alla fondazione dei Microsoft Game Studios nel 1995 e ha ricoperto ruoli di rilievo nello sviluppo dei primi titoli e tecnologie legate a Xbox, ha evidenziato una mancanza di chiarezza nella strategia aziendale. Ha lavorato a titoli iconici come Gears of War e Zoo Tycoon, oltre a guidare l'Xbox Advanced Technology Group, esperienza che le consente oggi di analizzare criticamente l'evoluzione del marchio.
Secondo Fryer, la recente collaborazione di Microsoft con produttori terzi rappresenta uno dei primi segnali di un disimpegno diretto nella produzione hardware. Nei giorni scorsi, infatti, abbiamo visto la nuova "portatile di Xbox", ovvero una già nota ROG Ally riportante il marchio della piattaforma Microsoft e una variante ad hoc di Windows 11, oltre che Meta Quest 3S Xbox Edition, un'edizione del visore che rispetto a quella standard non presenta alcuna differenza se non nella colorazione.
Insomma, Microsoft sembra sempre più orientata a lasciare la produzione hardware alle aziende partner già affermate nel settore. Il focus pare invece orientarsi verso il potenziamento del servizio Game Pass, elemento considerato centrale nella strategia futura dell'azienda.
"La partnership con produttori terzi indica un lento abbandono dell'hardware" ha dichiarato Fryer, aggiungendo: "Non mi piace vedere tutto il valore che ho contribuito a creare venire lentamente eroso. Sembra che Xbox non voglia più – o non sia più in grado – di produrre console".
La critica si estende anche alla percezione di una mancanza di visione a lungo termine. Pur riconoscendo il valore storico del catalogo Xbox – citando successi come il remake di Oblivion e l'interesse per titoli in arrivo come Clockwork Revolution – Fryer si interroga sul futuro del brand: "Qual è il piano per i prossimi 25 anni? Dove sono i nuovi successi?".
Tough to see @Xbox confused about who it is and what it should be.
— Mike Ybarra 🎮 (@Qwik) June 29, 2025
Some great people there still. They have to figure out what needs to change .... and fast. I'm a big fan and will always bleed green. 💪Cheering the team on from the sidelines.
Pick your lane and stick to it.
In realtà, Freyer, non è l'unica a criticare la strategia di Microsoft. Parole di sconforto sono arrivate anche da Mike Ybarra, ex presidente di Blizzard Entertainment. L'ex responsabile ritiene che Xbox abbia perso la sua identità e non abbia idea di dove collocarsi in un panorama che vede una concorrenza solida e ben definita.
"È dura vedere Xbox confusa su chi sia e cosa dovrebbe rappresentare. Ci sono ancora delle persone fantastiche. Devono capire cosa deve cambiare…e in fretta. Sono un grande tifoso e sarò sempre green. Continuerò a tifare per la squadra da bordo campo".
Il 2026 segnerà il 25° anniversario del marchio Xbox e Microsoft ha già lasciato intendere che saranno rivelati nuovi progetti per l'occasione. Fryer, pur mantenendo un tono critico, lascia aperto uno spiraglio: "Forse sarà l'anno giusto. Forse sarà l'anno in cui la nebbia si diraderà".
29 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoIn questo modo in tutti i giochi per "Xbox" saranno normali giochi per PC ma con un preset specifico presente su tutti e che fornisce un certo livello di fruizione GARANTITO su tutte le configurazioni dotate di tale certificazione.
La differenza rispetto al PC games classico di oggi è che così esisterebbe una specifica hardware PC definita e attorno cui gli sviluppatori potranno realizzare e ottimizzare i loro titoli ed engine grafici.
L'unica piattaforma seria che valuto è il PC Gaming e a prescindere dai gusti personali, la Switch/2 per la diversità che offrono i titoli Nintendo non riscontrabile altrove.
Ho paura farebbe la fine della certificazione delle steam machine, un flop unico.
Che poi se tendono ad abbandonare l'hw per puntare sull'abbonamento del gamepass, il passo logico successivo sarebbe direttamente lo streaming stile nvidia
Pensare che per giocare sulla tv mi serva una scatola di plastica è assurdo.
Un PC lo hanno tutti, se è prestante giochi in locale altrimenti diventa un thin client per accedere a servizi cloud. Al massimo ti compri una chiavetta da attaccare alla tv.
Mah
Che poi se tendono ad abbandonare l'hw per puntare sull'abbonamento del gamepass, il passo logico successivo sarebbe direttamente lo streaming stile nvidia
La certificazione Steam Machine era insignificante, significava solo che potevi installarci Steam OS.
Io sto parlando di definire una specifica hardware.
Pensare che per giocare sulla tv mi serva una scatola di plastica è assurdo.
Un PC lo hanno tutti, se è prestante giochi in locale altrimenti diventa un thin client per accedere a servizi cloud. Al massimo ti compri una chiavetta da attaccare alla tv.
Mah
Quindi chi non ha una connessione decente o non vuole spendere 20 euro sl mese (aumentabili all’infinito) si attacca. E saranno anche più di 20 euro per il gioco in cloud come avevo previsto anni fa quando tutti inneggiavano a microsoft onlus quando si potevano convertire i 3 anni di live comprati dai cinesi 1 a 1: giochetto che, con i dovuti distinguo, avevamo già visto per windows ed office…
servizi e software, questa è Microsoft !
Faranno quello che hanno sempre saputo fare, vendere servizi e software, con l'hardware hanno sempre dato il peggio di loro.. solo Xbox è riuscita a sopravvivere, ma soprattutto grazie a giochi in esclusiva e al GamePass (che potrebbe venderlo su qualsiasi hardware, anche non x86).Qua si sta ripresentando la stessa identica situazione degli anni 80, con la nascita del PC, inventato e prodotto da IBM (con l'uso di cpu Intel) e software MS, sono andati avanti a mo di triunvirato per un decennio, poi sono arrivati i PC compatibili ed IBM che non possedeva ne OS ne software ne servizi, ha dovuto cedere tutto il mercato PC (notebook, pc, ed altri componenti, vedi gli hard disk ecc. ecc.).. perchè tanto i processori Intel (ed AMD), ed il software MS e non , potevi comunque installarlo su qualsiasi PC.
Ora con i "padelloni" (ROG Ally, Legion Go ecc. ecc.) e con l'ingresso in campo del peso massimo, nVidia con N1 in diretta concorrenza con i Zx di AMD (e ci sarebbe anche Intel con gli ARC)... le piattaforme hardware si sprecano, e sono tutte superiori a qualsiasi console "propriamente detta", aggiungi il supporto desktop (Linux o Windows che sia), la mobilità tipica dei padelloni (Nintendo docet, guarda caso una ditta in ambito gaming)... io non vedo molto spazio in futuro per le console, meglio vendere giochi sulle piattaforme degli altri.
Ciliegina sulla tora... c'è anche il gaming via streaming (by nVidia.. ed eccone un'altra che ha diretta affinità col mondo video ludico).
Piuttosto .. Sony che farà... continuerà a produrre o far produrre giochi tripla A "in esclusiva" per la sua console.. anche perché non ha altre alternative se non la morte (della PS).
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