Formula 1 di nuovo ad alti livelli nei videogiochi
Codemasters ha rilasciato l'atteso simulatore di Formula 1 dopo un vuoto nel settore che perdurava ormai da diversi anni. Ecco il parere della redazione di Hardware Upgrade sul modello di guida.
di Rosario Grasso pubblicato il 01 Ottobre 2010 nel canale VideogamesEgo
Ego è la tecnologia proprietaria di Codemasters impiegata nei precedenti titoli di guida della software house britannica, oltre che in Operation Flashpoint Dragon Rising. La sfida principale rispetto al passato riguarda la maggiore densità poligonale richiesta da un gioco di simulazione di Formula 1, in cui occorre riprodurre un numero di vetture più elevato, 24; mentre la pista deve rappresentare fedelmente la controparte reale. Il motore poi è incaricato di gestire anche i meccanici ai box e gli altri elementi di contorno.
Se bisogna dare un giudizio alla grafica bisogna differire tra la grafica dal cockpit della vettura e la grafica nei replay. La prima è molto ben fatta: la visuale dall'interno della vettura è godibile e viene suggerito correttamente il senso di velocità che si ha a bordo di una monoposto con queste prestazioni. È più critico il discorso che riguarda i replay, visto che in queste condizioni il motore gestisce con più difficoltà l'elevato numero di macchine presenti sul tracciato.
Il dettaglio poligonale diminuisce sensibilmente quando ci sono tante macchine nella stessa schermata, e le stesse forme della vettura non vengono riprodotte fedelmente. Inoltre, la sensazione è che lo sviluppatore abbia dovuto rinunciare a qualcosa sul piano dell'illuminazione globale e per quanto riguarda la gestione delle ombre, con il risultato che le vetture sembrano scivolare (parliamo della modalità replay) sull'asfalto senza dare la corretta sensazione di contatto con la pista.
Che il replay sia uno dei talloni d'Achille di questa produzione è confermato da altri elementi. Lo si può vedere solo a sessione terminata, mentre durante la sessione c'è solo il replay istantaneo e si può risalire solamente di pochi secondi. Inoltre, né durante la sessione né dopo la sua fine si può cambiare la telecamera dalla vettura guidata a un'altra vettura: insomma, si può inquadrare solamente la propria vettura con la telecamera esterna.
Codemasters Birmingham ha pensato innanzitutto a creare un'esperienza di guida credibile dalla prima persona. Anche se ha inserito tanti elementi di contorno nella modalità carriera, questa va vissuta soprattutto all'interno dell'abitacolo. Seguire le proprie gesta dall'esterno, infatti, comporta un ridimensionamento notevole della qualità della grafica.
Tornando a parlare di grafica quando si è all'interno della monoposto, l'impatto grafico è ancora più notevole in condizioni di bagnato. Il sistema gestisce le condizioni della pista per ogni sezione di 30 centimetri quadrati. Non è al corrente solamente del fatto che la pista è bagnata o meno, ma gestisce informazioni anche sulla quantità d'acqua presente al momento in quei 30 centimetri quadrati. Inoltre, gestisce anche i dati sulla quantità d'acqua spostata in base ai pneumatici installati: quindi, con i pneumatici full-wet, ad esempio, sarà più facile spostare una quantità superiore di acqua.
In queste condizioni, F1 2010 è una goduria per gli occhi. Si distinguono le singole gocce d'acqua, che spostano anche l'acqua delle pozzanghere quando vi cadono dentro. Molto godibile, anche per la presenza del motion blur, l'effetto che producono le vetture quando sollevano l'acqua depositata dalla pista. Insomma, ci si trova a gareggiare all'interno di una massa d'acqua, che ovviamente ha ripercussioni sulla guida e sulla visibilità. Stare dietro un'altra vettura che solleva acqua, di fatto, è impossibile, perché non si percepiscono più le distanze. Lo stesso ingegnere di pista consiglia di spostarsi, in modo da vedere distintamente cosa succede davanti e intorno a noi.
L'audio è su ottimi livelli, in virtù del fatto che lo sviluppatore ha usato tanti suoni campionati dalla realtà. È ben riprodotto il suono del motore ai differenti regimi e c'è l'effetto riverbero quando si entra dentro un tunnel o un passaggio stretto. Insomma, la riproduzione dell'esperienza della Formula 1 passa anche attraverso l'audio, e Codemasters Birmingham si fa trovare preparata anche in questo.
Sul piano della fisica, ovviamente, si riparte dagli ottimi risultati raggiunti con Grid e Dirt 2, sviluppati con questa tecnologia. È molto interessante l'effetto di micro-distruzione, con piccoli pezzi che si staccano dalla vettura. Distruggere l'alettone anteriore o posteriore è molto facile, basta un piccolo contatto. È più difficile invece compromettere il resto della vettura, che dà la sensazione di rimanere troppo facilmente incollato al corpo portante della macchina, non staccandosi alle volte neanche per incidenti di una certa consistenza. Si bucano, invece, le gomme, e presentano bolle quando si surriscaldano.
Poco convincente è la gestione delle collisioni quando vengono a contatto un pneumatico e la pancia laterale di un'altra vettura. I due corpi non collimano in maniera realistica, si tratta di un respingersi a vicenda senza effettivo contatto dinamico.
Venendo alle prestazioni, capita di assistere a un blocco di qualche istante dell'immagine quando si abbandona la corsia dei box per scendere in pista. Probabilmente il simulatore sincronizza alcuni dati in preparazione dell'uscita in pista. Il frame rate per il resto è molto stabile, rallentando in maniera impercettibile solo sul rettilineo, in cui solitamente si trovano le tribune e altri edifici a margine del circuito. Su PC, invece, possono capitare rallentamenti con alcune configurazioni hardware, con frame rate spesso instabile in tante situazioni. Riteniamo che per questo gioco, visto che il modello di guida è uguale per tutte le piattaforme, la migliore soluzione hardware per giocare senza grattacapi siano le console.
In multiplayer è possibile giocare fino in 12 contemporaneamente, mentre le altre vetture vengono gestite dall'intelligenza artificiale. In pista ci sono, così, comunque 24 vetture contemporaneamente. Viene dato grande spazio alla personalizzazione, ed è possibile correre anche con 12 vetture uguali per garantire la parità delle condizioni. È possibile collezionare dati e risultati in multiplayer che poi si ritrovano anche nel single player. Purtroppo, non ci sono server dedicati per nessuna delle versioni in cui F1 2010 è previsto.
Il multiplayer via internet è quindi abbastanza critico per via delle latenze, soprattutto se si considera che F1 2010 è un simulatore estremo. La migliore esperienza possibile in multiplayer è attraverso rete locale, possibile su PC, ma anche con PlayStation 3 e XBox 360. Non è invece possibile giocare in split-screen sullo stesso sistema.
Su PC, F1 2010 è un gioco Games for Windows Live. Questo vuol dire che bisogna accedere al gioco tramite il servizio di Microsoft, con la classica attivazione online per la prima esecuzione. Il multiplayer è interamente gestito da GfW, così come il sistema anti-cheat. Se si acquista il gioco da Steam, quest'ultimo si comporta come un normale rivenditore online: si occupa solamente della gestione del DRM, mentre tutte le altre componenti vengono demandate a GfW.