Esclusivo. Electronic Arts annuncia DarkSpore

Esclusivo. Electronic Arts annuncia DarkSpore

Hardware Upgrade è stata invitata alla presentazione ufficiale di Dark Spore, a Emeryville nella storica sede di Maxis. Dark Spore si configura come un "one button action/rpg". Qualcuno ha pronunciato la parola Diablo? L'articolo include l'intervista a Michael Perry, produttore esecutivo di DarkSpore, e Lucy Bradshaw, general manager.

di pubblicato il nel canale Videogames
Electronic ArtsDiablo
 

PvP, editor

DarkSpore è un'esperienza online persistente. Il sistema, infatti, registra su un cloud persistente i dati sull'esperienza e sulle abilità dei giocatori. È infatti richiesta la connessione a internet permamente. Oltre alla modalità campagna cooperativa, di cui abbiamo parlato fin qui, nel menu iniziale del client di gioco c'era anche la voce "PvP", ovvero player versus player. Maxis non ha voluto dire niente su questa parte del gioco, la rivelerà ufficialmente nei prossimi mesi.

D'altronde, il PvP potrebbe essere un elemento centrale di DarkSpore, e dare al tutto una maggiore attrattiva. Possiamo pensare che le squadre di due giocatori possano affrontarsi tra di loro, evidenziano le differenze in esperienza, parti e abilità raccolte.

Alla fine della missione il sistema notifica sui risultati raggiunti. Ci dice quanti mostri abbiamo ucciso rispetto al totale dei nemici presenti nel pianeta, e ci dà un voto rispetto al tempo impiegato e all'abilità dimostrata in-game. A questo punto si può scegliere se andare su un altro pianeta o premere su "collect your reward", per installare sulla creatura le parti collezionate. Inoltre, si possono consultare le statistiche sul livello di completamento dei vari pianeti.

In "collect your reward" troviamo il classico editor di Spore. Si può decidere se rimuovere vecchie parti con nuove parti che hanno le stesse funzioni, ma una resa migliore. Quando si raccoglie un cristallo blu durante la missione non si hanno informazioni dettagliate sulla parte raccolta. Le avremo solamente nell'editor, in cui sarà evidente la forma estetica della parte, che avrà ripercussioni estetiche, una volta installata, anche sul personaggio.

Come nel gioco originale, inoltre, si possono cambiare le dimensioni delle parte installate e stabilire l'esatto punto del corpo della creatura in cui posizionarle. L'installazione di nuove parti comporta il miglioramento delle statistiche del personaggio, che si dividono in in otto sezioni: health, power, strenght, divinity, mind, critical mass, dodge rating e deflaction rating. Dovrebbero essere tutte intuitive: le ultime identificano la possibilità di schivare i colpi del nemico e la possibilità di infliggere a propria volta danni al nemico quando quest'ultimo tenta di colpire. Come in Spore, inoltre, chiunque può creare delle creature da mandare nel cloud principale che poi vengono usate come mostri nei client degli altri giocatori. Abilitando la specifica opzione, infatti, si avranno nel proprio client le creature create da altri giocatori, favorendo quindi la varietà nel gameplay.

Come dicevamo, DarkSpore ha una grafica molto colorata, creata da un motore grafico rivisto rispetto a quello di Spore. Garantisce un maggiore dettaglio poligonale, e gestisce in maniera differente illuminazioni e ombre, che infatti adesso sono sensibilmente più realistiche. Su schermo, inoltre, c'è un numero maggiore di modelli poligonali. I livelli di gioco sono mediamente complessi: nel demo che abbiamo visto ci sono ponti, alture e avvallamenti. Ci sono postazioni meccaniche che vanno distrutte per conquistare più punti e migliorare il punteggio finale della missione.

L'ambientazione è tetra, ma la grafica rimane cartoon come quella di Spore. Il design delle creature è accattivante e godibile, se lo si è apprezzato nel predecessore. La fluidità ci è parsa subito ottimale: DarkSpore non richiederà, a nostro avviso, un PC particolarmente potente o grandi quantità di memoria. In questa prima build del gioco le texture erano ancora in bassa risoluzione, ma sicuramente si tratta di un aspetto che sarà rivisto dagli sviluppatori di Maxis prima del rilascio.

 
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