Survival horror alla luce del sole: Resident Evil 5
L’invasione degli zombie non è finita. Non sono bastati Dead Rising e il più recente pezzo da novanta Left 4 Dead a far passare la voglia di riempire di piombo orde senza fine di cadaveri ambulanti: e chi se non il re dei survival horror poteva farsi avanti per accontentare i giocatori della console di casa Microsoft?
di Jonathan Russo pubblicato il 12 Febbraio 2009 nel canale VideogamesMicrosoftResident Evil
Conclusioni
Resident Evil 5 non è un gioco di cui si può parlare con facilità. Troppe aspettative, troppi fan pieni di speranza e in generale troppa storia dietro questo titolo. Una cosa è certa: questo capitolo non deluderà gli appassionati della serie, almeno da quello che la demo lascia prevedere. Una grafica eccellente, un gameplay collaudato e ovviamente il ritorno di vecchi personaggi faranno di certo la felicità degli aficionados.
La domanda è però se Resident Evil 5 riuscirà a conquistare anche nuovi giocatori, dai più giovani che magari non hanno anagraficamente avuto modo di provare i precedenti capitoli, a chi magari finora ha snobbato la serie. E’ qui che si gioca la vera battaglia di Resident Evil 5, ed è qui che sorgono i dubbi. Nel mirino c’è principalmente il gameplay. Come già detto, la scelta di riproporre elementi di fatto limitanti lascia molto perplessi, soprattutto quando giochi che sembrano cloni proprio del brand Capcom li hanno ormai superati.
Dark Sector, ad esempio, non brilla per essere un capolavoro degli ultimi anni, ma di certo è un buon mix di tensione e di gameplay: si può sparare in movimento, mettersi sotto copertura e così via. E’ evidente l’intenzione di Capcom di non trasformare Resident Evil in un Gears of War con gli zombie, e certamente è un’intenzione del tutto apprezzabile: a nessuno piacerebbe vedere la saga completamente snaturata.
Forse però Capcom dovrebbe tenere conto anche del trend preso da questo genere di giochi, e cercare di svecchiare o perlomeno rendere un po’ meno legnoso il gameplay di un titolo che comunque sia ha svoltato ampiamente verso l’azione pura già qualche anno fa. Anche l’impostazione dei livelli risente un po’ dei “binari” preimpostati, con una possibilità praticamente nulla di esplorare il mondo: la via è chiaramente tracciata e a parte seguirla e sparare c’è poco altro.
Da plaudire è l’introduzione della modalità coop, che davvero in questi ultimi anni ha iniziato a spopolare specialmente per gli amanti dei giochi su console: Resident Evil 5 non è un gioco facile, e attraversare i suoi livelli sapendo di avere un amico che ti guarda le spalle è tutt’altra esperienza rispetto al single player. Ovviamente è un peccato che il coop sia limitato a due sole persone, ma anche qui del resto non stupisce che la Capcom voglia mantenere il suo titolo e non trasformarlo nel nuovo Left 4 Dead.
Insomma di certo l’esperienza di Resident Evil è come sempre da consigliare. Per i neofiti, il suggerimento migliore è quello di valutare la demo per capire quanto sono disposti ad accettare dal sistema di controllo, piuttosto che lanciarsi alla cieca comprando il gioco a scatola chiusa.
67 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoComunque il 4 su PS2 era favoloso!
Comunque il 4 su PS2 era favoloso!
E' previsto un porting su PC? Non lo sapevo.
Ben venga, comunque.
Usiamo l'italiano quando c'è un termine chiaro e comprensibile per favoreee!!! Posso ancora ancora capire hotkeys (anche se "combinazioni" o "scorciatoie" sarebbe ugualmente comprensibile, secondo me)...ma: BINDARE?!? E' un articolo non un commento su un blog!!!
Ma che demo era? quella scaricabile comunque ha lasciato tutti i veri appassionati con un'amara delusione.
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