Sony PlayStation 3: la next-gen è adesso - part 1
La console di nuova generazione di Sony sbarca in Italia. Arriva con cinque mesi di ritardo rispetto alle edizioni NTSC, ma è dotata di un bagaglio tecnologico comunque importante, in grado di far evolvere in maniera sensibile il gioco su console. Cell, RSX, SixAxis, PS Network, Blu-ray sono alcuni degli aspetti che rendono possibile questa evoluzione.
di Rosario Grasso pubblicato il 23 Marzo 2007 nel canale VideogamesSonyPlaystation
RSX, HD e Blu-ray
RSX è dotata di 256 MB di memoria GDDR3 con velocità di clock di 700 Mhz. Il bus di memoria è da 128 bit. Inoltre, il chip grafico di PlayStation 3 è in grado di eseguire 136 operazioni sugli shader per ciclo di clock ed è dotato di 8 Render Output Unit (ROP), dunque la metà rispetto alla dotazione tradizionale delle schede della famiglia nVidia G70. RSX offre una precisione a 128 bit nel rendering delle scene con high dynamic range. Vengono supportati anche gli algoritmi di compressione dell'immagine sviluppati originariamente da S3 Graphics e conosciuti con la sigla S3TC.
Si è molto parlato della ridotta larghezza di banda della memoria video di RSX. PlayStation 3, di fatto, ha una larghezza di banda di 22,4 GB/s per le memorie GDDR3 (256 MB) e 25,6 GB per le memorie RDRAM (256 MB). Tanto per fare un confronto, riportiamo i numeri del chip ATi R500 (Xenos) compreso in XBox 360: la lunghezza di banda rimane di 22,4 GB/s per le memorie GDDR3 (512 MB), ma aumenta fino a 256 GB/s per la memoria EDRAM (10 MB). Nel caso di PlayStation 3, gran parte della larghezza di banda è saturata dal solo frame buffer, il quale richiede 52.8 Gb/s in 8 pixel per clock.
La console di Sony utilizza delle API specializzate, simili alle Open GL. Il nome delle nuove API è Open GL/ES. I programmatori, inoltre, hanno accesso alle funzionalità di Cell e di RSX per mezzo dei linguaggi C e C++. Ciò costituisce un significativo progresso rispetto a quanto accadeva con PlayStation 2 perché la console di vecchia generazione richiedeva la programmazione a livello assembly.
PlayStation 3, a detta di Sony, è l'unica console in grado di visualizzare nativamente i giochi alla risoluzione 1080p, dunque alla risoluzione full HD. In realtà, sappiamo che questa caratteristica è di competenza anche di XBox 360 per effetto di un aggiornamento del software della console. PlayStation 3, comunque, supporta le seguenti risoluzioni: 480i, 480p, 720i, 720p, 1080i e 1080p, con la differenza che "i" indica che l'immagine viene interlacciata in modo da limitare il consumo di banda, e "p" indica lo scan progressivo attraverso il quale vengono visualizzate tutte le linee di ogni frame. In modalità interlacciata l'aggiornamento avviene riga per riga, mentre in modalità progressiva l'intera immagine viene aggiornata simultaneamente.
Il supporto dell'alta definizione è una delle caratteristiche maggiormente significative di PlayStation 3. Sostanzialmente, si tratta di una delle principali introduzioni della cosiddetta next-gen. E' ovvio, d'altra parte, che risoluzioni avanzate come la full HD richiedono un'elevata capacità computazionale sia per ciò che concerne la GPU sia sul piano della CPU. Ciò impedirà a diverse software house di abilitare la risoluzione full HD nei progetti graficamente più avanzati. Ne farà certamente a meno Metal Gear Solid 4, così come tutti gli altri prodotti di punta del catalogo 2007 di PlayStation 3.
L'alta definizione nativa è, invece, una realtà in giochi come Virtua Tennis 3 e Gran Turismo HD Concept, ovvero di titoli dotati di una consistenza poligonale sensibilmente inferiore rispetto ai prodotti più avanzati da questo punto di vista. Si è, comunque, parlato di un possibile God of War III in 1080p per PlayStation 3, ma non vi è ancora un annuncio ufficiale in merito.
L'alta definizione è possibile anche grazie al supporto ottico che Sony ha scelto per la sua console di nuova generazione. Blu-ray è un marchio che il colosso nipponico ha forzatamente voluto per PlayStation 3, al punto da posticipare più volte l'uscita della console pur di fornire tutti gli esemplari con un lettore Blu-ray. Insomma, questo tipo di supporto ha un senso anche commerciale oltre che funzionale. Non tutti i giochi sfrutteranno lo spazio messo a disposizione dai capienti supporti Blu-ray. Sony insiste con il dire che l'impiego di supporti più datati obbliga gli sviluppatori a ridurre forme e risoluzione dei contenuti: insomma, solo con Blu-ray si dispone dell'alta definizione nei videogiochi.
Il nome della tecnologia deriva dal laser blu che legge e scrive i supporti. Grazie all'inferiore lunghezza d'onda (405 nanometri) del laser blu, possono essere immagazzinate molte più informazioni su un disco Blu-ray rispetto a quanto è possibile fare con i tradizionali DVD. Un disco Blu-ray può contenere fino ad un massimo di 54 GB di dati. E' previsto l'impiego di codec avanzati per la memorizzazione dei filmati, tra questi: MPEG 4 AVC e VC-1.
Il lettore di PlayStation 3, perlomeno nella specifica iniziale, legge i supporti Blu-ray ad una velocità di 2x. Per ovvie ragioni, non è capace di scrivere. Al di là dei dischi Blu-ray, legge anche DVD (8x), CD (24x) e SACD (2x).