Si scrive Armed Assault, si legge Operation Flashpoint
E' principalmente il nome che distingue l'ormai imminente Armed Assault dal simulatore di guerra per eccellenza. Piccole migliorie al gameplay, un forte restyling grafico e un consistente potenziamento del supporto multiplayer sono gli aspetti su cui si è lavorato maggiormente.
di Rosario Grasso pubblicato il 18 Gennaio 2007 nel canale VideogamesLa gestione del team
Chi conosce Operation Flashpoint è già pratico con questa impostazione, per cui la descriviamo velocemente per chi non ha avuto modo di giocarlo in profondità. Innanzitutto, diciamo che tutti i soldati della nostra squadra sono raccolti in una barra posta nella parte sottostante della schermata di gioco. Possiamo richiamare ciascuno di essi tramite i tasti funzionali che vanno da F1 a F12 e impartire gli ordini per mezzo di un menu posto nella parte superiore destra della schermata. Così possiamo ordinare loro di assumere la posizione prona piuttosto che stare in piedi, di prendere copertura presso una struttura che è loro vicina, di ingaggiare un determinato nemico, di raccogliere delle armi lasciate a terra da un soldato morto, di salire a bordo di un veicolo e molto altro ancora.
Per spostare i soldati, invece, basterà semplicemente individuare la zona in cui vogliamo che si rechino e schiacciare il tasto sinistro del mouse. Ognuno di essi risponderà all'ordine in maniera secca e con un tono di voce differente tra un soldato e l'altro. Se viene individuata una minaccia questa è immediatamente segnalata al team leader e, in maniera analoga, viene comunicato lo status e l'eventuale perdita di membri del team. Insomma, questo sistema di comunicazioni fornisce al giocatore un ulteriore livello di adrenalina, lasciando trasparire la concitazione di momenti delicati come quelli che si stanno vivendo.
Tornando alla selezione delle unità, bisogna puntualizzare che, a differenza di Operation Flashpoint, è possibile selezionare più delle 12 unità consentite dai tasti funzione. Ciò è possibile tramite un ulteriore pressione del tasto F12, il che consente di accedere ad un sotto menu, mentre per tornare al precedente basterà agire su F11. Se da una parte è piacevole poter intervenire su un numero superiore di unità, dall'altra bisogna comunque dire che ciò rende leggermente più ostica questa fase, obbligando il giocatore ad intervenire sulle unità con numero superiore al 12 solamente nelle situazioni più tranquille.
E' ovvio che le strategie vanno impostate in relazione al tipo di armi possedute dai vari soldati. Se ad esempio occorre far fuori un carro nemico bisogna posizionare accuratamente il soldato fornito di anti-carro e proteggerlo con una squadra schierata per l'occorrenza. Con i medici possiamo porre rimedio a parte delle ferite accumulate durante i combattimenti, mentre ordinando ad un soldato di salire a bordo di un veicolo questi ne prenderà il controllo. Quest'ultima cosa consente di pianificare strategie ad ampio raggio che coinvolgono diversi mezzi, tanto che in Armed Assault è possibile trovarsi al comando di enormi battaglioni in combattimenti che coinvolgono carriarmati, elicotteri o aerei sia da una parte che dall'altra.
Risultano, inoltre, fondamentali le formazioni. Selezionando tutte le unità e ordinando loro di disporsi secondo una precisa formazione, infatti, vedremo i membri del team impegnarsi per occupare una determinata posizione in relazione a quella dei compagni. Le formazioni disponibili sono column, straggered column, wedge, echelon L., echelon R., vee, line, column (compact), delta. Alcune di queste sono funzionali per spostarsi in maniera veloce, altre per le incursioni in città o all'aperto.
I giocatori più esperti di Operation Flashpoint hanno notato una novità rispetto al predecessore di Armed Assault: si tratta della formazione delta. Ordinando ai nostri uomini di disporsi secondo questa formazione vedremo una parte di essi schierarsi davanti e l'altra di dietro. Se attacchiamo una squadra nemica in una città i primi tenteranno così di attaccare frontalmente, mentre chi sta dietro si occuperà della copertura, aspettando che i soldati davanti completino il loro compito. La formazione delta si è rivelata estremamente proficua in questo tipo di situazioni, facendosi generalmente preferire in caso di incursioni.