Square Enix: perso il codice sorgente di molti classici del passato

Square Enix è uno dei produttori di videogiochi ad aver accumulato più titoli nel corso degli anni. Oggi sarebbe bello poterne disporre nel formato digitale, ma c'è un problema...
di Rosario Grasso pubblicata il 18 Giugno 2019, alle 17:21 nel canale VideogamesSquare Enix
Il presidente e CEO di Square Enix Yosuke Matsuda ha detto in un'intervista a Game Informer che obiettivo della sua azienda è rendere disponibili nel formato digitale alcuni dei suoi classici del passato. "Stiamo lavorando su questo aspetto: i nostri giochi principali si possono già rigiocare perché ne abbiamo creato delle versioni moderne, mentre altri titoli classici, come alcuni giochi per NES, non sono ancora disponibili. Abbiamo già avviato un progetto allo scopo di renderli disponibili su una varietà di piattaforme. Ci piacerebbe inserirli all'interno di una sorta di servizio ad abbonamento, quindi stiamo esplorando la possibilità di creare un canale dedicato".
Il tema della conservazione dei grandi videogiochi del passato è sempre d'attualità nel dibattito videoludico, visto che il poter perdere delle perle che in un modo o nell'altro hanno fatto la storia è un rischio concreto. Allo stesso tempo quasi tutti i produttori di videogiochi si stanno dotando di tecnologie di cloud gaming: ad esempio, all'E3 anche Bethesda ha annunciato il suo nuovo servizio Orion sviluppato da id Software.
Per un produttore di videogiochi è molto importante allestire un business di questo tipo: innanzitutto, per veicolare in maniera efficiente il proprio catalogo di titoli tramite i canali online e poi nell'ottica di mantenere le sue proprietà all'interno di server che può costantemente monitorare. Inoltre, servizi di questo tipo aiutano a combattere la pirateria, oltre che trattenere i giocatori con le strutture di tipo "games as a service" con cui si possono veicolare abbonamenti e altri tipi di acquisti in-app.
"Penso che tutti stiano andando in quella direzione, quindi vogliamo essere proattivi nel prendere in considerazione tali opzioni" dice ancora Matsuda. "Non sappiamo ancora in quali modalità proporremo il nostro servizio, ma vogliamo sfruttare al meglio il nostro catalogo". Del resto, già da diversi anni Square Enix lavora su tecnologie del genere sotto il nome di Project Flare.
Tuttavia, pare esserci un problema che impedisce a Square Enix di portare a compimento il suo piano. "È imbarazzante da ammettere, ma non troviamo più il codice sorgente di alcuni classici del passato" ha confessato il CEO di Square Enix. "A volte è molto difficile ritrovare i codici perché a quei tempi, dopo averli rilasciati, non avresti immaginato che in futuro avresti potuto vendere quei giochi in questo modo. A volte i giocatori ci chiedono perché non abbiamo ancora riproposto quel dato gioco. La verità è semplice: non sappiamo dove sia finito".
Matsuda non rivela di quali titoli si parli, ma ammette che il problema è serio. In un caso, ad esempio, uno sviluppatore aveva portato con sé il codice sorgente del suo gioco e, quando ha lasciato Square Enix, quel codice è stato dato per perso. Fortunatamente in un secondo momento è stato ritrovato sul suo PC personale e messo in salvo. Il tempo ci dirà se Square Enix riuscirà a preservare il proprio catalogo di giochi: è bene sapere, però, che fin da adesso sta lavorando attivamente per risolvere il problema.
14 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoI veri final fantasy erano comunque squaresoft, anche secondo me square enix deve sparire, sta solo raschiando il barile di una grande eredità. è anche giusto però ricordare che in illo tempore ha creato delle chicche come actraiser.
Si, ma da una ROM puoi ricavare una copia sprotetta, non il codice sorgente... è un po' diverso... come cercare di ricavare una maiale partendo dal salame
Ah non ho detto questo, ho detto che quei tizi possono ficcare qualsiasi rom i qualsiasi sistema con o senza codice sorgente
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Tu ci scherzi ma queste cose ultimamente sono più che plausibili
anche a me mancano i vecchi FF, però effettivamente il mercato mi sembra dare ragione a square, i nuovi FF vendono abbastanza e il rischio che i vecchi FF vendano molto mento, dato i gusti delle nuove generazioni è alto
Certo potrebbe fare un FF old style a basso budget, visto che molti di noi fan preferiamo giocare ai vecchi giochi, fregandoci della grafica, piuttosto che i nuovi super pompati graficamente
Detto questo, il codice sorgente gli serve per fare un porting almeno semi decente e venderlo, usare emulatori e simili non invoglierebbe un acquirente e gli hack possibili sono comunque limitati, fare grandi modifiche (ricordo vecchie versioni modificate di Pokemon che erano praticamente altri giochi) senza avere il sorgente è un grosso rischio di avere un eseguibile instabile, cosa che non lo renderebbe molto fruibile
Buona questa, mi è piaciuta !
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