Sparatutto da Kuju con Unreal Engine 3

Kuju Entertainment e il produttore Ghostlight rivelano di essere al lavoro su uno sparatutto in prima persona ambientato nella prima guerra mondiale.
di Rosario Grasso pubblicata il 06 Luglio 2007, alle 15:22 nel canale Videogames
25 Commenti
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"Ci saranno sempre"? Anche le razzie per rapire ai gruppi rivali le donne con cui accoppiarsi? Anche l'infibulazione esisterà sempre? Anche il cannibalismo? O è lecito pensare che l'umanità evolva lentamente, e certe cose si possano lasciare dietro le spalle? Se non te ne sei accorto, l'idea stessa di "stato-nazione" sta diventando obsoleta. Io non sarei così categorico, parlando del futuro.
Da che mondo e mondo le guerre ci saranno sempre , tutti vogliono il potere, e a chiacchiere non si ottiene un bel nulla.
Ma qui parliamo di un videogame, e dobbimo ringraziare di imgracciare un fucile con il mouse piuttosto che un fucile vero.
... scusa se te lo dico, ma allora dobbiamo smettere di giocare anche a Civilization? o Risiko, perchè no!? ...
E chi pratica Soft-War allora? ...
Il gioco è gioco! La guerra è guerra! Il gioco è divertimento, la guerra è tristezza ...
Dobbiamo far diventare tutto triste!?
E' il fatto che milioni di persone ora invece passino allegre serate mettendo in scena tali tragedie tra birre e schiamazzi e' ancora piu' rivoltante.
Il fatto e' che la maggior parte dei videogiocatori non hanno una lontana idea di cosa possa essere una guerra , e cosa siano state realmente le guerre su scala planetaria.
Forse se si facesse un videogioco sul cancro, nel quale si impersona la parte di un malato terminale non ci sarebbe piu' tanta voglia di giocare. Ho portato l'esmpio della malattia per eccellenza del nostro tempo perche' forse cosi' si riesce a dare il senso, visto che chi piu' chi meno tutti ne siamo toccati.
Tutto questo considerando che sono tutt'altro che un bigotto, che a degli sparatutto ho giocato molto anche io online e a livelli internazionali, ma tra distruggere pupazzetti e alieni e ricostruire ambientazioni e tragedie storiche dettagliate..ne corre onestamente.
E ora linciatemi pure.
Non sono assolutamente d'accordo. Anche il paragone con un film mi sembra povero.
Ho visto il film di Spielberg sul soldato Ryan ed ho giocato a Medal of Honor. Non c'è paragone, l'immersione che ho provato con Medal of Honor e con la missione 3 che riproduce lo sbarco in Normandia è stata molto superiore al film, e senza l'ausilio di musiche tristi e strappalacrime, ma con intorno tuoni ed esplosioni.
Non so se tu ci hai mai giocato, ma ti assicuro che scendere dal mezzo anfibio e guadagnare la spiaggia, camminare carponi con al tuo fianco un compagno che viene colpito, trovare un rifugio e guardare la spiaggia disseminata di cadaveri dalla prospettiva di un cadavere mi ha fatto veramente pensare all'orrore della guerra. Su quella scena sono rimasto per molto tempo a riflettere, ed è lì che ho realizzato com'è facile morire, e quanti giovani soldati sono morti macellati per liberare le passate e le future generazioni. Altro che film e documentari shock. E nel gioco non viene versata una sola goccia di sangue digitale, è un'esperienza pura che se hai un minimo di cervello la fai tua, ma che altrimenti non capirai mai un cazzo.
Purtroppo hai pienamente ragione ed è palese, ma per 1000 motivi quando giochiamo, tutti chi piu' chi meno, con questi giochi non pensiamo molto ne ragioniamo su queste cose per altri 1000 motivi, che sia giusto o sbagliato e' un giudizio che credo sia difficile dare.
Credo che apparte i giochi, la cosa importante sia prenderli nel modo corretto, consapevoli della storia e quello che è successo.
Ovviamente non puoi pretendere che tutti riescano a capire cosa vuoi dire, ancora meno i kinderboy con la carta di identita' fresca
@ hammer
demagogia, pura demagogia indotta dal perbenismo imperante.Il film di spielberg di storico aveva molto poco, quella si chiama catarsi ed è una cosa che nasce come tecnica teatrale nell'antica grecia: consiste nel farti provare un'emozione perchè tu la esorcizzi e la sappia affrontare secondo cliche culturali che apprendi, apputno, grazie alla catarsi; ma ora tale tecnica viena abusata per fini sociali a mio parere dubbi.
passato il mal di pancia dovuto ad un uso magistrale delle scene splatter inserite in un contesto simil storico infatti ti sei sentito assolutamente pulito e la tua coscienza era a posto, ma della storia che ha portato allo sbarco non sai assolutamente niente, la tua rilfessione infatti era sul puro dramma personale di un soldato e della sua storia totalmente inventata...ma della riflessione storica che mi dici? la tralasci? e quando invece quella ti viene proposta per davvero cosa ti torna alla mente? il soldato con la pancia sgozzata...quindi di nuovo emozioni forti che condizionano la riflessione e ti portano a farla tramite gli schemi appresi grazie alla catarsi del film.
quanod invece giochi a battlefield pensi alla migliore strategia per avanzare secondo quelle meccaniche di gioco e mica ti vengono in mente quelle quando invece ti viene proposta una vera riflessione storica sull'accaduto...
la vera cultura la si assorbe da *certi* libri (e magari da qualche buon professore) dove accade invece che il ritmo della nararzione non viene imposto dallo spettacolo ma dalla tua capacità di "assorbimento"
è la stessa cosa che faceva beppe grillo e che per fortuna sta smettendo di fare (forse)
perchè non leggete qualche libro o magari scopate un po di più, il contatto profondo con la realtà è la migliore cura per le seghe mentali
nella vita IMHO ci sono momenti appropriati per tutte le cose, c'è un momento per giocare e c'è un momento per imparare. Ci vogliono tutti senza esclusioni per una vita sana ed equilibrata.
parlando del gioco a me le ambientazioni storiche non piacciono, preferisco fraggare gli alieni ed i mecha.
cheers
Ma si' dai, i 15-16-17 enni, fino a non so dove, sono tutti individui che non ragionano, non hanno proprie idee e che sono sostanzialmente stupidi.
Quand'è che la finiamo ?
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