PlayStation 5 non ci sarà all'E3 2020: Sony rinuncia all'evento
Per il secondo anno consecutivo, Sony non parteciperà alla più importante fiera del settore. "Non è il posto adatto rispetto a ciò su cui siamo focalizzati quest'anno" dice un portavoce dell'azienda giapponese
di Rosario Grasso pubblicata il 14 Gennaio 2020, alle 11:21 nel canale VideogamesSonyPlaystation
Nonostante l'E3 sia l'evento di riferimento per l'industria del gaming, per il secondo anno consecutivo Sony non parteciperà. "Dopo attenta valutazione Sony ha deciso di non partecipare all'E3 2020" ha fatto sapere un portavoce della compagnia giapponese. "Abbiamo un grande rispetto per l'ESA ma non riteniamo che l'E3 2020 sia la sede giusta per ciò su cui ci siamo concentrati quest'anno". L'ESA è la società che organizza l'evento.
Sony ha una strategia più incentrata sui fan di PlayStation, con diversi eventi in giro per il mondo che celebreranno specificamente il lancio della nuova console. L'assenza di Sony all'E3 dello scorso anno ha fatto discutere molto negli ambienti videoludici, ma quella di quest'anno sarà ancora più pesante per via dell'imminente lancio di PlayStation 5, previsto per la prossima stagione natalizia.
L'E3 fino ad adesso è stato considerato un appuntamento imperdibile per tutte le aziende produttrici di hardware e videogiochi. Partecipare all'evento significa far parte del mondo dei videogiochi come protagonista, e proprio l'inserimento di Google nel novero degli espositori ha decretato Mountain View come proprietario di piattaforma a cui gli sviluppatori devono fare riferimento, con Stadia, al pari di Nintendo, Microsoft e la stessa Sony.
ESA ha rilasciato un contro-comunicato rispetto alle intenzioni di Sony in cui si afferma che "L'E3 2020 sarà uno spettacolo emozionante e ad alta energia con nuove esperienze, partner, spazi per gli espositori e programmazione che intratterranno allo stesso modo i partecipanti nuovi ed esperti".
PlayStation 5 verrà lanciata nella prossima stagione natalizia, come già confermato ufficialmente da Sony, insieme a Xbox Series X di Microsoft. Non è chiaro quanto costeranno le due console di nuova generazione e quali saranno i giochi del lancio. Microsoft ha già fatto sapere che non prevede esclusive per Xbox Series X al lancio, segno che supporterà in modo uguale Xbox One e Windows 10. Fra i pochi titoli next-gen certi troviamo Watch Dogs: Legion, per il quale Ubisoft ha già confermato l'approdo su PS5, oltre che su Xbox Series X.
La stessa Ubisoft, come altre software house come Square Enix, Electronic Arts, Activision Blizzard e molte altre, porteranno sicuramente i loro giochi a E3 2020, e molti di questi verranno annunciati anche per PlayStation 5. Quindi, la nuova console di Sony non potrà essere completamente esclusa dall'evento, anche se presumibilmente non sarà presente fisicamente.
Negli ultimi giorni, inoltre, ha fatto discutere molto la presentazione del logo di PS5 al CES di Las Vegas. Stilizzato e molto simile al passato di PlayStation, è apparso come un annuncio inconsistente rispetto alle aspettative dei fan. Qualcuno l'ha letto come una sorta di risposta a quanto finora annunciato da Microsoft a proposito di Xbox Series X, che in effetti non va molto al di là del form factor.
13 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoD'altro canto, in Microsoft l'hanno capito e stanno battendo il ferro finche' e caldo, vedasi ad esempio gli ultimi tweet di Spencer sul processore.
E si', e' vero che non e' la potenza pura a decretare il successo di una console, ma il parco giochi, ma e' anche vero che Microsoft e Sony, rispetto a Nintendo, puntano molto su giochi AAA dalla grafica avanzata, ed il loro target sono principalmente giocatori che guardano questo, piuttosto che solamente la giocabilita' che si trova nei titoli di Nintendo, quindi il discorso sulla potenza secondo me non e' affatto secondario. Basta vedere cosa succede gia' alle generazioni attuali, con entrambi i competitor che hanno fatto uscire versioni potenziate della stessa console, e le guerre sul frame in piu' o in meno o sul filo d'erba che manca in ogni uscita di titolo cross-platform.
Tanto ci penserà Microsoft a presentare i multipiatta all'E3 visto che non hanno altro da presentare oltre le solite 3 ip dal 2005, non ha effettivamente senso andare in due.
A me pare invece che la xbox one al lancio abbia sofferto per l'inferiorità tecnica verso la Play4 proprio perché, invece di puntare sulla potenza avevano deciso di rischiare sul kinect spreando forse di emulare il successo della wii e qusto si fu un vero flop.
Il lancio della one fu pieno di gravi errori di marketing.
Con la one x poi puntarono sulla potenza ma non mi pare abbia avuto successo questo metodo.
Ad oggi credo siano dietro anche a Nintendo.
Con un lancio fatto di prezzo alto, puntando sul teraflop, quando gli altri punteranno su la Switch Pro lato Nintendo e psvr2, joypad e chissa cosa altro lato Sony non so cosa otterranno.
Con la one x poi puntarono sulla potenza ma non mi pare abbia avuto successo questo metodo.
Ad oggi credo siano dietro anche a Nintendo.
Con un lancio fatto di prezzo alto, puntando sul teraflop, quando gli altri punteranno su la Switch Pro lato Nintendo e psvr2, joypad e chissa cosa altro lato Sony non so cosa otterranno.
Che tipo di errori?
A parte la faccenda del kinect
Al momento dell'annuncio, Microsoft, confermò che erano in sviluppo 15 titoli esclusivi per Xbox One, di cui 8 sarebbero state nuove IP.
Tuttavia le scelte adottate, relative al dover tenere una connessione Internet obbligatoria, verificando un accesso con la console ogni 24 ore, e alla registrazione dei giochi in base all'utenza online andando contro così al mercatino dell'usato, suscitarono moltissime polemiche in tutto il mondo da parte dei fan, ma anche non-fan, di Xbox.
Le pesanti critiche relative al marketing, applicato da Microsoft, portarono l'azienda perfino a bloccare i commenti sul suo canale ufficiale di YouTube, a causa dell'elevato numero di responsi negativi da parte degli utenti. Oltre alle critiche estremamente negative, sarebbero circolate su Internet notizie secondo le quali Microsoft avrebbe in un primo momento corrotto alcuni critici in modo da far guadagnare al nuovo prodotto un aspetto "commercialmente" più positivo; e successivamente avrebbe pagato publisher e sviluppatori per non mostrare i loro titoli alla conferenza E3 di PlayStation 4, così da ridurne l'impatto sul pubblico.
A peggiorare la situazione, si aggiunse un commento di Don Mattrick, pubblicato l'11 giugno, che recitava: "Fortunatamente noi abbiamo un prodotto per persone che non sono in grado di avere una connessione ad Internet; si chiama Xbox 360". Questa espressione di Mattrick ha sia ingigantito le polemiche che suscitato grande ilarità, poiché a detta di molti Mattrick avrebbe trascurato il fatto che molte persone preferirebbero giocare con una PlayStation 4 o un PC, piuttosto che con una Xbox 360.
A causa delle pressioni e critiche del web in fermento e dei continui trolling da parte di Sony, il 19 giugno 2013, Microsoft, nella persona di Don Mattrick, ha pubblicato un comunicato dove dichiara che la console non richiede più una connessione obbligatoria ogni 24 ore, ma solo al momento del setup iniziale; confermando inoltre l'assenza del blocco dei giochi usati.
La condotta tenuta da Mattrick e il peso dell'evento in sé (che verrà ricordato da molti come il peggior evento d'annuncio dedicato ad Xbox) avrebbero avuto ripercussioni sulla sua carriera: Mattrick lasciò infatti Microsoft, stranamente, dopo appena un mese dall'evento per entrare in Zynga il 1º luglio. Successivamente sarebbe stato sostituito da Phil Spencer, che avrebbe portato un nuovo tipo di strategia all'interno della divisione Xbox di Microsoft.
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