Microsoft e Ubisoft: eventi digitali al posto delle Conferenze E3

La cancellazione dell'E3 è un fatto molto rilevante per l'industria dei videogiochi, perché ogni anno è il punto di riferimento per gli annunci e le novità dell'intero settore. A maggior ragione lo sarebbe stato quest'anno: E3 2020 sarebbe dovuto essere per il via alla nuova generazione di videogiochi con Xbox Series X e PlayStation 5.

Ma non tutto è perduto, perché gli strumenti digitali verranno in soccorso delle aziende e degli spettatori interessati agli annunci. Phil Spencer, direttore di Xbox, ha scritto su Twitter: "L'E3 è sempre stato un momento importante per il Team Xbox. Data questa decisione, quest'anno celebreremo la prossima generazione di giochi con la community di @Xbox e tutti coloro che amano giocare tramite un evento digitale Xbox".

Ubisoft ha fatto un annuncio molto simile: "Condividiamo la decisione di ESA di cancellare l'E3, ma ci sarà comunque un evento in cui ci riuniamo come community di appassionati in cui potremo condividere il nostro amore per i giochi. Ubisoft sta valutando una serie di opzioni per condividere i dettagli dei suoi prossimi progetti".

E3 2020 si sarebbe dovuto tenere dal 9 all'11 giugno a Los Angeles: è quindi presumibile che questi eventi digitali saranno organizzati per quel periodo. Già prima dell'emergenza Coronavirus Sony aveva fatto sapere che non avrebbe partecipato a questa edizione dell'E3. Storicamente l'E3 è stato il punto di riferimento per i videogiochi, coinvolgendo almeno 50 mila persone per edizione tra esibitori, sviluppatori stampa e appassionati. Solo le edizioni 2007 e 2008 si sono svolte in formato ridotto (circa 5/10 mila partecipanti) per le preoccupazioni circa i crescenti costi di organizzazione, considerati ingiustificati in quella fase. Dal 2009 E3 è tornato nel formato "grande".