John Romero: 'vi spiego cosa non funziona negli sparatutto moderni'
Troppa quantità e poca qualità: si può riassumere così il pensiero del creatore di DooM espresso in un'intervista al Guardian
di Rosario Grasso pubblicata il 18 Novembre 2019, alle 18:01 nel canale VideogamesDooM
24 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoe d'altronde non è un caso che il modello free to play stia prendendo il sopravvento, i soldi si fanno dopo con nuovi personaggi, skin, ecc. talvolta ciò che si vende è solo cosmetico ma altre volte no (è il caso dei fighting games tipo Street Fighter in cui ormai ti vendono pure l'aria, oltre a farti pagare il gioco base con tipo 10 personaggi e gli altri 30 li paghi cash anno per anno).
sono tutti modelli studiati a tavolino per ciucciare più soldi possibili ed essere il più coinvolgenti possibili nel senso di catturare i giocatori e non farli più uscire (per quello vengono create storyline e interesse generale tramite esports che fanno da vetrina).
per quanto mi riguarda ormai esistono solo giochi single player, magari indie, ma mi rattrista un pò pensare allo scenario dei multiplayer AAA (un pò come il cinema fanservice di Marvel e Guerre Stellari in un certo senso).
Concordo completamente. Ho appena dismesso il pc fisso e il portatile inizia a fare storie. Tra 2 settimane entro finalmente nel nuovo appartamento e l'occasione sarebbe propizia per rifarsi il pc.
A me piacerebbe farmi un nuovo pc da gioco, ma visti gli AAA che ci sono in giro, spendere 1500 euro per fargli prendere polvere non é proprio nei miei programmi...
E nel MP la massa non predilige questa tipologia di giochi impegnativi e skill based, ma categorie poco impegnative giocabili in relax su un divano.
Eh infatti basta vedere i 3 Stalker...
Per il resto hai anche ragione, Stalker è un caso raro ormai, oggi chi ci giocherebbe?Pochi appassionati.
Per il resto hai anche ragione, Stalker è un caso raro ormai, oggi chi ci giocherebbe?Pochi appassionati.
Per sparatutto non si intendono tutti i titoli in prima persona.
Per il resto hai anche ragione, Stalker è un caso raro ormai, oggi chi ci giocherebbe?Pochi appassionati.
cazz il primo stalker altro che HL2 quello era un gioco da paura
E bhe ma se per sparatutto intendi solo giochi alla Quake che storia pretendi avere?
Troppa quantità e poca qualità: si può riassumere così il pensiero del creatore di DooM espresso in un'intervista al Guardian
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A differenza di Carmack, le cui opinioni sono sempre conosciute per la profondità, quelle di Romero sono conosciute unicamente per il nome
Un giudizio classicamete superficiale e generalizzato. Probabilmente ha giocato a Borderlands e ha esteso la sua impressione a tutto il panorama ludico. Tra l'altro, il parco esteso/infinito di armi è proprio uno dei pilastri del genere (A)RPG.
Romero, di nuovo a differenza di Carmack, ha avuto la fama negli anni 90, ed è rimasto imprigionato in quell'era.
I giochi prodotti dalla Romero Games sono due: Dangerous Dave in the Deserted Pirate's Hideout, che è un reskinning, e l'imbarazzante Gunman Taco Truck.
Non avendo capacità di fare qualcosa di significativo, ha poi prodotto un... Megawad per Doom .
Quake, Doom, Duke Nukem, Wolfenstein, Unreal ( sia il classico che il tournament ), CS, Overwatch, fino ad arrivare anche a COD o BF.
Io pretendo di avere quanto offerto, mi piacevano e continua a piacermi il genere. Non ho mica espresso una critica al genere, ma a chi cerca modi per innovarla ( dove innovare in questo caso è un sinonimo di "adattarli ai casual noobs" ) ho solo detto che questo genere di giochi non può essere innovata più di tanto e deve piacere così comè.
Da quel momento in poi a parte i suoi consigli da "guru dei videogiochi decaduto", non ricordo niente di rilevante da parte sua, ne che valga la pena di essere preso in considerazione. Qui siamo oltre lo stadio di bollito.
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