Il più grande ban nella storia dei videogiochi: 500.000 dollari di multa e l'esclusione da tutti i giochi Bungie per un cheater di Destiny 2
Un cheater di Destiny 2, che aveva pesantemente minacciato il community manager di Bungie in seguito ai numerosi ban, è stato condannato a 500.000 dollari di risarcimento e all'allontanamento da qualsiasi gioco della software house.
di Vittorio Rienzo pubblicata il 11 Settembre 2023, alle 19:01 nel canale VideogamesBungiePlaystationXboxDestiny
Il ban più pesante nella storia dei videogiochi è stato inflitto da Richard Jones, giudice del tribunale distrettuale che si è espresso in merito alla causa avviata un anno fa da Bungie contro un cheater di Destiny 2. Il baro è stato condannato a un risarcimento di 500.000 dollari e non potrà più accedere a nessun gioco di Bungie, attuale e futuro.
A subire la condanna è stato Luca Leone dopo una serie di comportamenti esasperatamente scorretti. L'utente, infatti, giocava esclusivamente con l'ausilio di software esterno non consentito. Leone era stato bannato più volte, ma creava account multipli per continuare ad accedere al gioco, senza mai rinunciare ai cheat.
All'ennesimo ban, non contento, aveva iniziato a minacciare alcuni dipendenti di Bungie, tra i quali Dylan Gaffner, community manager di Bungie. All'ennesimo messaggio minatorio, Bungie ha così deciso di portare il giocatore in tribunale che di certo non avrà modo di dimenticare l'errore che ha fatto.
Innanzitutto, gli è stato imposto un risarcimento di 500.000 dollari. Di questi, 150.000 dollari sono dovuti per ciascuno dei due prodotti dei quali è stato violato il copyright (Destiny 2 e relative espansioni). Secondo il giudice "la sovrapposizione grafica del software cheat e il codice iniettato rappresentano lavori derivati non autorizzati". In più, Leone è stato condannato al pagamento di 2.000 dollari per ogni accesso non autorizzato, ottenuto attraverso la creazione di nuovi account, talvolta violando l'accordo di licenza per i minorenni. Si stima che gli accessi siano stati "almeno 100".
In più al giocatore è stato vietato di "ottenere, scaricare, copiare, giocare, trasmettere in streaming o interagire in alcun modo con i giochi di Bungie, attuali e futuri". Allo stesso modo, non potrà più condividere immagini o altro materiale relativo all'uso di software pirata e atto alle violazioni per cui è stato condannato. Dovrà rimuovere qualsiasi contenuto relativo a queste violazioni dai suoi account social o sospendere direttamente tali account. Naturalmente potrà continuare ad utilizzare i suoi account personali, purché non venga condiviso alcun materiale relativo ai software di cheat.
E non è ancora tutto: in merito alle minacce avanzate nei confronti dei dipendenti Bungie, a Leone è stato imposto di tenersi almeno a 1.000 piedi (300 metri) dagli uffici Bungie e indirizzi noti di qualsiasi dipendente dell'azienda. D'altro canto, le molestie nei confronti di Gaffner sono state a dir poco inquietanti.
Si tratta dell'ennesima vittoria per Bungie che negli ultimi anni ha fatto una questione personale della battaglia nei confronti dei produttori di cheat. Fino ad ora l'azienda è riuscita ad ottenere oltre 50 milioni di risarcimento da quattro sentenze separate emesse contro alcuni di questi sviluppatori.
18 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoTornando all'articolo, non questo in particolare, ma i cheaters sono la piaga di ogni cosa sia elettronico in questo Mondo.
Mettiamoci poi un MMO che ormai sono tutti uguali mescolato con una specie di FPS che sembra la ricetta per creare il gioco più tossico possibile immaginabile e in tutto questo pure i cheaters?
Giocare online aveva il suo perché ai tempi... quando si giocava per divertirsi, si facevano amicizie e a volte ci si incontrava dopo anni di serate passate insieme. C'era un clima di divertimento e di giusta sfida senza scadere nel tossico.
Oggi un gioco online è quasi sempre immondizia con pure aspetti che rasentano il cyber-bullismo e comunque senza più il divertimento di giocare per giocare e non per forza per vincere a tutti i costi arrivando a insultare i compagni di squadra o gli avversari.
Mettiamoci poi laddove presenti gli abbonamenti e il fatto che comunque non ti rimane niente offline e il gioco è fatto.
Uno che addirittura arriva a minacciare gli sviluppatori.
Ci voleva anche qualche anno di galera a parer mio.
Mettiamoci poi un MMO che ormai sono tutti uguali mescolato con una specie di FPS che sembra la ricetta per creare il gioco più tossico possibile immaginabile e in tutto questo pure i cheaters?
Giocare online aveva il suo perché ai tempi... quando si giocava per divertirsi, si facevano amicizie e a volte ci si incontrava dopo anni di serate passate insieme. C'era un clima di divertimento e di giusta sfida senza scadere nel tossico.
Oggi un gioco online è quasi sempre immondizia con pure aspetti che rasentano il cyber-bullismo e comunque senza più il divertimento di giocare per giocare e non per forza per vincere a tutti i costi arrivando a insultare i compagni di squadra o gli avversari.
Mettiamoci poi laddove presenti gli abbonamenti e il fatto che comunque non ti rimane niente offline e il gioco è fatto.
NI.
In realtà il problema è il tempo che passa e noi che diventiamo vecchi.
Io vedo i miei figli giocare online e in alcuni casi fanno anche amicizie, come io feci quando giocavo a ultima online, oppure a cod4 anni fa.
Ora io non ho più nemmeno l'approccio mentale adatto per una interazione di quel tipo. Continuo a giocare online, ma il coinvolgimento non è più lo stesso.
Cmq non so quanti anni abbia tu, quindi magari il mio punto di vista non è applicabile con te.
In realtà il problema è il tempo che passa e noi che diventiamo vecchi.
Io vedo i miei figli giocare online e in alcuni casi fanno anche amicizie, come io feci quando giocavo a ultima online, oppure a cod4 anni fa.
Ora io non ho più nemmeno l'approccio mentale adatto per una interazione di quel tipo. Continuo a giocare online, ma il coinvolgimento non è più lo stesso.
Cmq non so quanti anni abbia tu, quindi magari il mio punto di vista non è applicabile con te.
A occhio e croce avrei detto di essere molto più vecchio di te ma se hai giocato a ultima online mi viene il dubbio che siamo più vicini di quanto avrei detto.
Comunque sono del 1982.
Comunque sono del 1982.
Ok, sei più ggiovine, ma non abbastanza da non ricadere nella casistica da me descritta
L'articolo ci dice pochissimo sul tale in questione, ma a me viene da pensare che sia il classico leone da tastiera tutto fumo e niente arrosto che passa tutto il suo (troppo) tempo libero in giochi online e sui social network, non credo sia realmente pericoloso, almeno spero.
Comunque non posso fare a meno di pensare che 500.000$ di risarcimento siano quanto meno esagerati, ovviamente ignoriamo le sue condizioni economiche, ma al suo posto sarei condannato ad essere nulla tenente per tutta la vita... e per quanto sia oggettivamente un coglione e che con questa sentenza si voglia fare un esempio, a me sembra una condanna sproporzionata.
Poi a costo di andare ot c'è questa parte che mi lascia perplesso:
la sovrapposizione grafica del software cheat e il codice iniettato rappresentano lavori derivati non autorizzati"
Mi sembra molto tirata per i capelli e di fatto qualunque mod potrebbe essere condannata come "opera derivata non autorizzata"?
Che poi quindi in realtà anche le varie rom hack, pur non contenendo traccia del gioco originale, potrebbero essere considerate in tribunale "opere derivate non autorizzate?"
Uno che addirittura arriva a minacciare gli sviluppatori.
Ci voleva anche qualche anno di galera a parer mio.
... se è malato di mente si prescrivono le cure, se è disagiato servono insegnamento e sostegno, la galera dovrebbe essere punitiva per gente normale o alienante per individui pericolosi, non vedo cosa potrebbe servire nei confronti di questa premessa. Se gli levano internet e lo mettono a coltivare patate per dieci anni in un villaggio di mormoni fanno il suo (e l'altrui) bene, no?
Che poi quindi in realtà anche le varie rom hack, pur non contenendo traccia del gioco originale, potrebbero essere considerate in tribunale "opere derivate non autorizzate?"
Credo che in base "al contratto" che fanno sottoscrivere sia proprio così - per le mod idem, nei mega contratti ci sono mille clausole proprio per tutti questi casi. Come sempre nel software compri qualcosa che non ti appartiene, spesso manco la copia comprata o la chiave...
Un giochino aveva fatto un ban per chi aveva installato applicazioni ritenute possibili hack anche se non aperte ed usate (COC), questo perché Google gli aveva passato la lista delle app installate utente per utente (o a sentir loro gli avevano confermato l'installazione di alcune app selezionate), per loro era violazione del contratto ma per me era che chi aveva speso in acquisti in App si era trovato col sedere a terra senza un motivo apparente. Una app la avevo installata io nel Cell di un mio familiare, mi odia ancora
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