Anteprima DOOM: The Dark Ages, il ritorno negli inferi è stupefacente

Attraverso una presentazione in anteprima riservata alla stampa, id Software ha condiviso con noi le intriganti novità di DOOM: The Dark Ages, un capitolo che stravolge coraggiosamente la classica ambientazione della serie, ma anche il gameplay. Ecco cos'abbiamo scoperto.
di Pasquale Fusco pubblicata il 23 Gennaio 2025, alle 20:06 nel canale VideogamesDooMBethesdaXbox
A cinque anni dal lancio del mai troppo lodato Eternal, la serie DOOM si appresta a tornare sul mercato con un nuovo capitolo, ancora più brutale e sanguinolento. The Dark Ages era stato annunciato la scorsa estate, in occasione dell'Xbox Games Showcase, ma solo di recente abbiamo potuto dare uno sguardo approfondito all'ambizioso prequel dalle tinte dark fantasy, ambientato durante una guerra medievale per raccontarci le origini del DOOM Slayer.
Un approccio inaspettato quello di id Software, che in una presentazione riservata alla stampa ci ha rivelato le principali novità di DOOM: The Dark Ages rispondendo alle nostre domande circa le sfide che si sono presentate durante la realizzazione di questo first-person shooter. A pochi istanti dalla conclusione del Developer Direct di Xbox - che ha svelato la data di lancio ufficiale - vogliamo condividere con voi le nostre impressioni a caldo su questo coraggioso titolo.
DOOM: The Dark Ages, dal 15 maggio su PC e console
DOOM: The Dark Ages debutterà il prossimo 15 maggio su PC (Windows, Steam), Xbox Series X, Series S e anche su PlayStation 5. Come altri titoli prodotti da Microsoft, al lancio verrà incluso nel catalogo di Xbox Game Pass e, pertanto, potrà essere riscattato senza costi aggiuntivi.
Il reveal della data di uscita ci ha lasciati piacevolmente sorpresi. Il nuovo capitolo della serie sparatutto non ha visto un'ampia copertura promozionale nel periodo successivo al suo annuncio - in confronto, Eternal vantava una campagna marketing più massiccia. Questo ci aveva spinto a pensare che il rilascio di The Dark Ages fosse ancora piuttosto lontano, salvo poi ricrederci nel momento esatto in cui abbiamo visto il gioco in azione.
Durante lo showcase mostrato in anteprima alla stampa abbiamo visto un DOOM in forma smagliante, soprattutto dal punto di vista tecnico. In tale occasione gli sviluppatori di id Software hanno inoltre sviscerato l'intero comparto gameplay, mettendo a nudo il nuovo loop di gioco brevettato appositamente per The Dark Ages; un episodio che, sul fronte ludico, sembra fortemente condizionato dall'inedito setting 'fantasy'.
Lo hanno sottolineato Hugo Martin e Marty Stratton, rispettivamente direttore creativo e produttore esecutivo di The Dark Ages. Martin e Stratton sono anche i principali responsabili del rilancio del franchise di DOOM con l'omonimo reboot del 2016: quest'ultimo era riuscito nella duplice impresa di conquistare nuovi numerosi fan e di ingraziarsi, al tempo stesso, i veterani dello storico shooter ideato dal leggendario duo Carmack-Romero.
In maniera simile alle due rockstar della 'Golden Age' degli FPS, Martin e Stratton sembrano sfoggiare due personalità quasi antitetiche, almeno nelle presentazioni dei loro progetti. Eppure, parlandoci del nuovo DOOM entrambi concordavano su una cosa: "The Dark Ages è il gioco più ambizioso mai realizzato da id Software". Una dichiarazione senz'altro ardita che troverà eventuali conferme solo dopo il rilascio del gioco, ma che oggi lascia trasparire la grande fiducia che il team di sviluppo ha nei confronti di questo singolare prequel.
La Super Arma che farà tremare l'Inferno
DOOM: The Dark Ages si è mostrato in tutto il suo splendore attraverso nuovi filmati, alcuni dedicati interamente alla storia e altri incentrati sul variegato arsenale del protagonista.
Chiariamo sin da subito che il prequel offrirà esclusivamente un'esperienza single player. Come confermato dagli stessi Martin e Stratton durante una sessione Q&A con i giornalisti, id Software ha escluso eventuali componenti online per potersi concentrare sulla nuova avventura, in modo da poter includere elementi di gioco mai visti nella storia più recente della saga. Dal nostro punto di vista, non può che essere una notizia entusiasmante.
I nuovi trailer evidenziano una grande attenzione rivolta alla componente narrativa. La storia delle origini del DOOM Slayer sarà raccontata attraverso spettacolari sequenze in-game e coinvolgenti cutscene, nelle quali compaiono nuove e vecchie conoscenze sia alleate che nemiche.
Ad essere sinceri, la narrazione non è mai stato il punto forte del franchise e solo con l'espansione The Ancient Gods di DOOM Eternal (2020) abbiamo avuto modo di approfondire la conoscenza dello spietato cacciatore di demoni. Siamo quindi estremamente curiosi di scoprire in che modo id Software abbia lavorato su questo fronte, al fine di rendere ancora più affascinante la figura del DOOM Slayer e anche di arricchire il suo galvanizzante FPS.
In ogni caso, assisteremo a un importante ampliamento della lore, il che farà felici sia i fan di vecchia data che i giocatori che si avvicineranno per la prima volta a questa serie. Gli sviluppatori hanno infatti definito The Dark Ages "la perfetta introduzione al franchise", trattandosi di un prequel diretto del capitolo del 2006. Come vedremo più avanti, tuttavia, questa definizione può essere applicata anche ad altri aspetti della nuova produzione.
Mentre è ancora presto per potersi esprimere sul comparto narrativo, sul gameplay abbiamo decisamente più certezze. Con nostra somma gioia, id Software non si è limitata a fare un banale 'reskin' di DOOM Eternal: il sistema di combattimento cambia, quasi radicalmente, per adattarsi al rinnovato arsenale del protagonista. Certo, ritroveremo l'azione esplosiva e adrenalinica dei due precedenti capitoli, ma in una forma nuova e inaspettata.
"Se in Eternal eravate un aereo da caccia, in The Dark Ages sarete un carro armato. Pesante, forte, ma sempre veloce", così Martin ha descritto il nuovo DOOM. In sostanza, il gioco abbandona le acrobazie aeree dei due precedenti capitoli costringendo i giocatori a combattere con i piedi ben piantati al suolo, impugnando un formidabile scudo in una mano e una bocca da fuoco nell'altra. Il risultato, a prima vista, è un gameplay solido e soprattutto 'fisico', ma ben bilanciato tra l'azione all'arma bianca e i classici scontri a fuoco che hanno reso famosa questa saga.
L'intero gameplay loop ruota attorno a tre elementi-chiave: l'arma da fuoco, lo scudo e l'arma bianca - o "gun, shield and melee", citando le parole di Hugo Martin. Questi elementi faranno parte di un unico sistema di input contestuale, progettato per risultare il più intuitivo possibile (soprattutto su controller). Sarà quindi possibile passare da un'arma all'altra in maniera estremamente fluida e naturale, senza mai interrompere l'azione.
Partiamo quindi dalle armi, cuore pulsante dello storico franchise. The Dark Ages introdurrà le bocche da fuoco più assurde mai concepite da id Software. L'esempio più eclatante è senza dubbio lo Skull Crusher, o lo Schiaccia-teschi: come suggerisce il nome, quest'arma richiama alcuni strumenti di tortura medievale e viene ricaricata con autentici teschi che verranno sparati contro i malcapitati demoni. Interessante anche la Rail Spike, una sorta di balestra ultra-potenziata che sparerà enormi dardi metallici che si conficcheranno nei corpi dei soldati infernali.
Lo scudo gioca un ruolo fondamentale, anzi, essenziale. Non a caso sarà il primo strumento di distruzione che lo Slayer equipaggerà all'inizio di quest'avventura - insieme alla sua fidata (e immancabile) doppietta. Questo possente scudo integra una motosega e, come già visto nel primo trailer d'annuncio, potrà essere impiegato sia per difendersi che per attaccare, nei modi più fantasiosi immaginabili. Utilizzato come semplice scudo, consentirà di eseguire parate perfette - il classico parry, quindi - e di respingere i proiettili in arrivo; come arma, potrà essere lanciato dalla distanza per fare a fette un demone o usato nelle violente esecuzioni.
Di armi bianche troveremo tre diverse varianti, tra cui una reinterpretazione della tradizionale mazza chiodata e un colossale randello. Premendo l'apposito pulsante, potremo impugnare una di queste armi e sferrare potenti attacchi immediati, con tanto di combo.
Mettendo a segno un potente attacco corpo-a-corpo, stordiremo il nemico di turno e attiveremo un timer per la Glory Kill. Parliamo delle spettacolari esecuzioni introdotte da DOOM nel 2016 e che in The Dark Ages sono state revisionate per funzionare in maniera più naturale rispetto al passato: ora le finisher possono essere eseguite da qualsiasi angolazione e non innescheranno più un'animazione sincronizzata con gli attacchi del giocatore.
Grande attenzione è stata rivolta anche all'accessibilità. I giochi della serie DOOM si sono sempre contraddistinti per l'elevato livello di sfida, ma solo con The Dark Ages sarà possibile personalizzare il sistema di difficoltà attraverso un intero elenco di opzioni: sarà possibile regolare la quantità di danno subito dal giocatore o dai demoni, così come la velocità dei proiettili e, più in generale, il ritmo di gioco; c'è anche un'opzione che consente di estendere la finestra temporale entro la quale è possibile eseguire una parata perfetta.
Un sandbox di DOOM: prima prova di forza per id Tech 8
Rispondendo alle domande dei giornalisti, i produttori di id Software hanno confermato che DOOM: The Dark Ages girerà su una nuova versione del loro motore proprietario.
Giunto alla sua ottava iterazione, l'id Tech si è sempre dimostrato un engine affidabile ed estremamente versatile, in grado di restituire un eccellente colpo d'occhio e di regalare ottime performance anche sui sistemi meno aggiornati. Durante lo showcase, id Software non ha rivelato molti dettagli sull'id Tech 8, ma ci è bastato osservare il gioco in azione per renderci conto degli enormi progressi effettuati dal team di sviluppo sul fronte tecnico.
Inoltre, recentemente la software house texana è stata ospite di NVIDIA al CES di Las Vegas. In tale occasione è stata annunciata l'inclusione (al lancio) di DOOM: The Dark Ages nel catalogo di GeForce NOW, piattaforma che verrà potenziata dalle nuove schede RTX della generazione Blackwell. A questo punto sembra ormai scontata la presenza, nella versione PC, del supporto alle tecnologie grafiche di ultima generazione, prima fra tutte il Multi Frame Generation.
Tornando al gioco, The Dark Ages metterà sul piatto il più vasto ambiente virtuale mai realizzato per un gioco appartenente a questo franchise. Avanzando nella campagna sbloccheremo alcune aree particolarmente ampie che potranno essere esplorate in lungo e largo: queste celeranno segreti e soprattutto potenziamenti per il DOOM Slayer, che avrà così accesso a nuove abilità e ulteriori boost per il suo nuovo, sfaccettato arsenale medievale.
Il team di sviluppo assicura grande varietà anche sul fronte delle ambientazioni. Nei panni del cacciatore di demoni esploreremo foreste oscure, antiche fortezze sulle quali si ergono anacronistici sistema di difesa super-tecnologici e, ancora, inesplorati mondi alieni. Tutto questo viene esaltato sullo schermo attraverso colori sgargianti e un'elevata resa dei dettagli. Sorprende anche il comparto delle animazioni, in particolare quelle che caratterizzano le mostruose aberrazioni infernali che proveranno a ostacolare il protagonista.
A proposito di spettacolarità, non possiamo non soffermarci sulle due chicche realizzate da id Software esclusivamente per questo capitolo.
Uno degli inaspettati alleati dello Slayer sarà un gigantesco drago cibernetico, che comparirà in alcune specifiche sequenze del gioco permettendoci di ingaggiare combattimenti aerei e, a quanto pare, di esplorare determinate sezioni, il tutto attraverso una visuale in terza persona.
Oltre alla bestia alata ci sarà anche un autentico mecha, l'Atlan, una macchina da guerra bipede - alta all'incirca 30 piani - impiegata dalle Sentinelle della Notte nella guerra contro i demoni. Anche questo potente strumento potrà essere impiegato solo in una manciata di missioni, ma, a differenza del drago menzionato poco fa, in questo caso conserveremo la telecamera in soggettiva per scontrarci con degli spaventosi titani sguinzagliati dall'Inferno.
Tutta questa gioia per gli occhi sarà accompagnata da una colonna sonora di grande impatto. Vi anticipiamo che, senza troppe sorprese, neanche stavolta assisteremo al ritorno di Mick Gordon, pluriacclamato compositore della soundtrack di DOOM (2016). La produzione dell'OST di The Dark Ages è stata affidata a Finishing Move Inc., rinomato team di compositori che vanta un notevole curriculum nell'ambito videoludico. Non c'è da temere: nei trailer possiamo già ascoltare i potenti riff di chitarra ispirati alle soundtrack metal dei precedenti capitoli.
Tirando le somme, DOOM: The Dark Ages ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per affermarsi, effettivamente, come l'opera più grande di id Software. Un capitolo senz'altro più originale e innovativo di quanto avessimo pronosticato ai tempi del suo annuncio, quando avevamo pensato a una semplice rielaborazione estetica dei due precedenti episodi.
Al contrario, quest'avventura medievale rappresenta un esperimento audace, un prequel che reinterpreta il galvanizzante sparatutto affidando al giocatore uno scudo, una mazza chiodata e una doppietta (tra le altre cose). Addio jetpack, doppi salti e altre improbabili acrobazie: si combatte con i piedi per terra, studiando attentamente le mosse dell'avversario e sfruttando appieno il proprio arsenale, formidabile tanto in attacco quanto in difesa.
Saremmo molto curiosi di approfondire la conoscenza del comparto esplorativo, ora che i livelli di DOOM hanno abbandonato la loro famigerata linearità a favore di spazi ampi e stratificati: quanto peserà sul ritmo di gioco? Riuscirà ad impreziosire il senso di progressione? Tra qualche mese potremo rispondere a queste e altre domande, quando DOOM: The Dark Ages debutterà ufficialmente il 15 maggio su PC, Xbox Series X/S e PS5.
12 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoAmen fratello!!
Beh si oddio, alcune sezioni erano davvero troppo..
Cmq ragazzi, non so voi ma senza Mick Gordon la colonna sonora mi lascia qualche dubbio, secondo me TAG1 a 2 non erano all'altezza di eternal come musiche, Mick non si batte..
Day one assolutamente!
Direi piuttosto platform...
Roba da bestemmia eterna
Roba da bestemmia eterna
A tal proposito.
Ditemi che avete giocato tutti (all'epoca) al mitico BLOOD !
Che capolavoro...al pari del Duca !
Cmnq, per questo nuovo DooM, al di là dello spara lame rotanti, c'è la motosega di sciuarzenegggggher? Perché se non c'è, non lo compro
Ditemi che avete giocato tutti (all'epoca) al mitico BLOOD !
Che capolavoro...al pari del Duca !
TUTTI
Blood, Hexen, Heretic, Duke Nukem 3D, tutti i Doom, tutti i Quake, Shadow Warrior…
E che io ricordo li ho iniziati tutti Shareware e poi me li ha passati qualcuno in versione completa
Poi ci sono stati i Redneck Rampage
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