Ghost of Tsushima: Director's Cut, le meraviglie di Iki su PS5 - Recensione
Dopo il clamoroso successo riscontrato su PS4, Ghost of Tsushima approda su PlayStation 5 con la Director's Cut, riedizione che introduce diverse migliorie - non solo tecniche - e un'espansione nuova di zecca. Un pacchetto che farà gola a molti utenti che non hanno ancora vestito i panni di Jin Sakai, ma anche a chi ha già sviscerato, e amato, l'avventura dello Spettro.
di Pasquale Fusco pubblicato il 16 Settembre 2021 nel canale VideogamesSonyPlaystation
Una delle più grandi sorprese del 2020 videoludico si è rivelata essere Ghost of Tsushima, esclusiva PS4 ideata e sviluppata dal team di Sucker Punch. Gli autori delle serie Sly Raccoon e inFAMOUS hanno confezionato un prodotto eccellente da ogni punto di vista, dal gameplay al level design, passando per un comparto sonoro ineccepibile. Complice un supporto post-lancio molto generoso, in meno di un anno Ghost of Tsushima ha conquistato più di 6,5 milioni di utenti e, con la Director's Cut, è pronto a ingraziarsi anche i fortunati possessori di PlayStation 5.
La riedizione pubblicata sotto l'etichetta dei PlayStation Studios ha il duplice obiettivo di espandere la storia di Jin Sakai, con un'ambientazione del tutto inedita, e di portare l'opera di Sucker Punch sulla potente console next-gen, introducendo diverse novità sul fronte tecnico e il supporto al mai troppo lodato DualSense. Dopo aver apprezzato l'avventura originale, abbiamo nuovamente impersonato il valoroso eroe di Tsushima per un altro emozionante viaggio, quello che condurrà lo Spettro sull'isola di Iki. I mongoli tremeranno ancora una volta.
Leggi la nostra recensione di Ghost of Tsuhsima per PlayStation 4
Viaggio sull'isola di Iki
L'avventura ambientata sull'isola di Tsushima ci aveva regalato grandi emozioni e possiamo dire che il merito va in gran parte al protagonista. Come scrivevamo nella nostra recensione, Jin Sakai "è un eroe in continua evoluzione, un protagonista umano nella gestione delle proprie emozioni, ma che è costretto ad assumere i connotati di un demone inarrestabile quando scenderà in battaglia per respingere l'invasore della sua terra". Purtroppo, la storia originale di Ghost of Tsushima non ha mai del tutto approfondito il passato di Jin, segnato tuttavia dal traumatico assassinio del padre. Con l'espansione Isola di Iki, la portata principale della Director's Cut, Sucker Punch rimedia e ci torna a parlare di Lord Kazumasa Sakai, il 'Macellaio di Iki'.
Come si può intuire, gli abitanti di Iki non nutrono grande simpatia per il Clan Sakai, ma quando l'isola verrà invasa dall'esercito mongolo, l'aiuto dello Spettro di Tsushima si rivelerà salvifico. La nuova campagna narrativa vede l'introduzione di un altro antagonista, Ankhsar Khatun, meglio nota come l'Aquila, comandante dei mongoli che si diletta nella creazione di potenti veleni capaci di provocare allucinazioni e, infine, indurre alla pazzia. Dopo essere naufragato sull'isola di Iki, Jin verrà accolto dagli invasori e cadrà presto vittima del veleno della sciamana.
È l'inizio del tormentato viaggio di Jin: le allucinazioni innescate dal veleno invadono la scena in qualsiasi momento, senza alcun preavviso, facendo riaffiorare i ricordi peggiori del samurai e aggiungendo ulteriore spessore alla storia che concerne l'Aquila, un personaggio più complesso di quanto avremmo previsto. La campagna del DLC ci porterà a un'inaspettata alleanza con i predoni di Iki e a una serie di coinvolgenti battaglie campali, peccato solo per la seconda parte della storia, sbrigativa nel voler concludere gli eventi che ruotano intorno alla figura del comandante.
Per accedere agli eventi dell'espansione è necessario raggiungere l'Atto 2 della campagna originale. A quel punto, aprendo la scheda Diario nel menù di pausa si troverà un nuovo messaggio che conferma che l'Isola di Iki è disponibile: basterà selezionare la questline de I Racconti di Iki e raggiungere l'obiettivo indicato dal vento guida.
La quest principale di Isola di Iki può essere portata a termine in poco più di 5 ore, ma dedicandosi all'esplorazione e al completamento di tutte le attività si possono persino sfiorare le 15 ore di gioco; e ne abbiamo perso di tempo nell'esplorazione di Iki. L'isola che dà il nome all'espansione offre un setting estremamente variegato: si passa da spiagge desolate, popolate unicamente dalle carcasse di balene, a rigogliose distese d'erba; il fiore all'occhiello di Iki è però la sua foresta di glicine, un luogo a tratti ipnotico, perfetto per sfogare la propria creatività con la Photo Mode di Ghost of Tsushima - a nostro parere, la migliore che abbiamo mai sperimentato.
Pur trattandosi di una "semplice" aggiunta, la piccola isola giapponese offre scorci meravigliosi e cela altrettanti luoghi intrisi di mistero, invitando il giocatore a un'esplorazione più attenta rispetto al passato. Gli avventurieri più scrupolosi potranno imbattersi in alcune statue ritraenti degli oni, le creature mitologiche del folklore giapponese: risolvendo gli enigmi associati a ogni statua si otterranno degli speciali decori per le armature già ottenute - decori che, vi anticipiamo, sono ispirati ad alcuni dei giochi più popolari targati PlayStation (eviteremo spoiler).
In merito alle attività secondarie, troviamo alcune quest dedicate ai racconti dell'isola e diversi minigiochi con cui mettersi alla prova. Le missioni, sorprendentemente divertenti, ci permettono di ottenere nuovi equipaggiamenti, come una formidabile armatura appartenuta a un leggendario predone e una barda corazzata per il nostro cavallo, che, come vedremo, si rivelerà preziosa in fase di combattimento. Dopo gli spezza-bambù dell'avventura originale sono state aggiunte le sfide di tiro con l'arco, piuttosto impegnative dal momento che richiedono una precisione e un tempismo impeccabili, ma che ricompenseranno gli arcieri più abili con un nuovo amuleto. Troviamo poi i santuari degli animali, luoghi di meditazione dove Jin può suonare il suo flauto per attirare l'attenzione della fauna locale; in questo frangente avrà inizio un originale rhythm game dalla difficoltà crescente, al termine del quale otterremo un altro amuleto.
Chi ha amato gli adrenalinici combattimenti di Ghost of Tsushima amerà anche le "piccole" nuove aggiunte della Director's Cut, ma non tutte, probabilmente.
Il nostro fido destriero parteciperà attivamente alle battaglie con i mongoli grazie a una nuova tecnica evolutiva, la Carica a cavallo, che si potrà potenziare per incrementare il quantitativo di danni inflitti; è una meccanica interessante che si inserisce alla perfezione nell'add-on dedicato a Iki, dove, spesso e volentieri, capiterà di imbattersi in folti gruppi di soldati. A tal proposito, l'esercito mongolo accoglie tra le sue file lo Sciamano, una nuova tipologia di nemico che ha la capacità di potenziare gli alleati nelle vicinanze, rendendoli sensibilmente più pericolosi.
Meno convincente è l'introduzione dell'agganciamento del bersaglio (lock on), premendo il tasto direzionale si potrà "bloccare" la telecamera sull'avversario più vicino. Questa feature era stata richiesta a gran voce dalla community, ma alla fine si è rivelata meno efficiente del previsto, complice l'infelice scelta di associare l'azione a un tasto un po' ostico da raggiungere durante i concitati scontri all'arma bianca; il lock on dinamico, dunque, resta la scelta consigliata.
Ghost of Tsushima in salsa next-gen: le novità per PS5
Sul fronte tecnico ritroviamo alcuni dei problemi che affliggevano il gioco originale, primo fra tutti quello dell'IA, poco reattiva ai suoni prodotti da Jin nelle fasi furtive. Ciononostante, Ghost of Tsushima: Director's Cut brilla su PlayStation 5 grazie ai miglioramenti apportati dal team di sviluppo, operazione resa possibile dalla potenza dell'hardware next-gen.
I meravigliosi scenari di Tsushima e Iki offrono un colpo d'occhio ancora più godibile con la risoluzione 4K dinamica. Quest'ultima, unita al frame rate ancorato a 60 fps, garantisce la migliore esperienza di gioco di Ghost of Tsushima, a patto che si possieda uno schermo UHD, naturalmente. Sia chiaro, l'opera di Sucker Punch continua a essere uno dei titoli visivamente più spettacolari su PlayStation 4, ma su PS5 guadagna una marcia in più, mettendo in evidenza le bellezze delle due isole con un dettaglio elevato e colori più intensi. Segnaliamo, in ogni caso, che la Director's Cut porta i suoi contenuti extra anche sulla console 'old-gen'.
L'aumento di frame rate, già introdotto su PS5 tramite retrocompatibilità, cambia sensibilmente l'approccio ai combattimenti, rendendoli più dinamici e coinvolgenti. Le animazioni più fluide, inoltre, ravvivano la vegetazione e la fauna di Tsushima, elevando ulteriormente l'esperienza visiva. A fare davvero la differenza ci pensano però i tempi di caricamento, ridotti all'osso grazie al supporto all'SSD NVMe: il gioco viene avviato in una manciata di secondi, mentre i viaggi rapidi, essenziali in un open world di queste dimensioni, diventano quasi istantanei.
Altra novità che balza all'occhio - o meglio, al tatto - è il feedback aptico del DualSense. Il fendente, l'affondo, lo scocco della freccia: pad alla mano, si potrà percepire ogni azione eseguita da Jin, sia durante la battaglia che nelle battute esplorative. Con una leggera vibrazione del controller potremo distinguere il tipo di terreno che stiamo calpestando, mentre un rumble più deciso accompagnerà una parata perfetta o un colpo critico. Entrano in gioco anche i grilletti adattivi, che applicano una resistenza maggiore quando si utilizza il rampino per tirare a sé un oggetto pesante o nel momento in cui si imbraccerà l'arco pesante.
Il tutto viene completato da nuove opzioni dedicate all'accessibilità, come il già menzionato lock on dei nemici e uno schema di comandi alternativo dedicato ai giocatori mancini. Sul fronte sonoro accogliamo l'agognato lip sync per il doppiaggio giapponese, che, a nostro parere, non rende ancora giustizia all'eccezionale lavoro svolto dal cast nipponico. Quella della lingua giapponese resta però la scelta consigliata, sia per quanto concerne l'ottima qualità che per una questione di mero coinvolgimento, vista l'ambientazione trattata.
Upgrade o non upgrade: questo è il dilemma
In conclusione, la Director's Cut di Ghost of Tsushima si è dimostrata una riedizione più ghiotta di quanto avevamo pronosticato. Questo perché l'espansione Isola di Iki, inclusa nel pacchetto, si rivela un'aggiunta essenziale per la storia di Jin Sakai: il samurai non affronterà solo un nuovo potente nemico, ma anche il suo stesso passato, quando viene riesumata la figura del padre a cui sono legati i ricordi più dolorosi del protagonista. Anche in termini prettamente contenutistici, la nuova ambientazione offre molto più di quello che si poteva intravedere nel primo trailer d'annuncio, regalando ai fan dell'action/adventure tante gradite sorprese.
La conversione next-gen centra il bersaglio, catapultando Ghost of Tsushima tra i grandi titoli realizzati per PlayStation 5, al fianco di Ratchet & Clank: Rift Apart e Returnal. La risoluzione 4K e l'aumento di frame rate fanno davvero la differenza, per non parlare dei tempi di caricamento praticamente inesistenti. Deludono, invece, aggiunte come il lock on dei nemici e il lip sync giapponese, feature che passano rapidamente in secondo piano dinanzi alla valanga di contenuti introdotti dalla Director's Cut, comprese le poche meccaniche che rinnovano il gameplay.
Vale la pena acquistare Ghost of Tsushima: Director's Cut? Assolutamente sì, se non avete ancora avuto la fortuna di impugnare la katana del Clan Sakai. L'upgrade è consigliato ai fortunati possessori di PlayStation 5 che hanno già sviscerato il gioco originale su PS4 e che accederanno così alle feature next-gen incluse nella riedizione. Feature da cui sono esclusi gli utenti della console old-gen, che tuttavia potrebbero considerare il passaggio alla Director's Cut - per €19,99 - anche solo per poter esplorare l'isola di Iki e approfondire la conoscenza di Jin Sakai.
PRO
- L'isola di Iki è un setting strepitoso e ospita una storia imperdibile
- Tanti nuovi contenuti e aggiunte per il gameplay
- Pieno supporto a PlayStation 5 e al DualSense
CONTRO
- La storia corre troppo veloce, almeno nella seconda parte
- Il lock on dei nemici non funziona come dovrebbe
- Lip sync giapponese a tratti deludente
20 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoOppure potrei aspettare quello con Horizon ZD2 dato che alla fine sono gli unici due titoli che mi interessano. (anche se vedere che le ""esclusive" cominciano prima o poi ad arrivare anche su PC mi ha fatto passare un po la voglia di comprare una PS5, sopratutto se bisogna sbattersi cosí tanto per trovarla)
La PS4 pro l'ho venduta ormai da mesi.
https://gaming.hwupgrade.it/news/vi...ion_100854.html
Oggi 21 settembre ore 15.
Cosa intendi per accettabile?
Su amazon la retail ps5 director's cut sta già a 65 euro, il gioco è fantastico e li vale tutti.
A 80 di listino in effetti sarebbe caruccio.
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