Recensione Mass Effect Andromeda: delusione o capolavoro?
Mass Effect Andromeda è finalmente arrivato e ha scatenato una serie di polemiche e di accesi dibattiti fra gli strenui difensori del lavoro di BioWare e i critici che già non avevano apprezzato alcuni elementi di Dragon Age Inquisition.
di Rosario Grasso pubblicato il 03 Aprile 2017 nel canale VideogamesElectronic ArtsNVIDIAGeForce
Trattamento Dragon Age Inquisition
In estrema sintesi, ma nel corso dell'articolo espanderemo ogni singolo aspetto, Mass Effect Andromeda è un tipico Mass Effect a cui viene applicato il "trattamento Dragon Age Inquisition". Con la possibilità di poter attingere al Frostbite Engine di concezione DICE, BioWare infatti è stata in grado di portare a un nuovo livello le ambizioni e la scala dei suoi giochi di ruolo. Cosa significa questo per i fan di Mass Effect? Che con Andromeda si ritroveranno a esplorare un universo di gioco decisamente più ampio, che le loro scelte avranno un impatto maggiore sulla storia e sui rapporti tra personaggi e tra fazioni e che l'avventura durerà molto di più, coinvolgendoli in maniera differente rispetto al passato di Mass Effect.
Che prima aveva un ritmo cinematografico più serrato, mentre adesso tutto diventa diluito e si concentra soprattutto sull' "esserci", sul poter prendere delle decisioni. Chi ha un minimo di dimestichezza con il videoludo sa che aumentando la portata di un gioco si perde qualcosa in precisione e in qualità dei singoli elementi. Avrete seguito la polemica delle animazioni di Mass Effect Andromeda, ed è proprio in questo ragionamento che ricade.
La quantità di contenuti e di sequenze di narrazione è così grande che BioWare ha dovuto propendere per un approccio sistemico, inserendo delle componenti automatizzate che potessero "allungare" la parte narrata rispetto alla componente di gameplay, ben più preponderante rispetto ai precedenti Mass Effect. Questo si traduce in animazioni non sufficientemente realistiche per i volti dei personaggi, e lo stesso vale per certi movimenti laterali e per le camminate dei personaggi stessi. Per queste ragioni non è possibile paragonare la qualità delle animazioni di Mass Effect Andromeda a quelle di un Uncharted o di un Assassin's Creed.
Mass Effect Andromeda è un tipico Mass Effect a cui è stato applicato il "trattamento Dragon Age Inquisition"
Sapete bene che la confusione di opinioni della internet moderna spesso può distogliere dal concreto e reale merito delle questioni, e anche in questo caso è successo qualcosa del genere. Era successo anche con il finale di Mass Effect 3, ingiustamente e inopportunamente criticato secondo me, ed è successo con queste animazioni. Ribadiamo, il problema c'è, nessuno vuole nasconderlo, ma limitarsi a giudicare Mass Effect Andromeda solo su questo, senza andare a capire che tipo di profondità si nasconde dietro il lavoro di BioWare è ugualmente sbagliato.
Proprio perché il nuovo gioco di ruolo d'azione è sostanzialmente sterminato, con un ampliamento della portata dell'esplorazione paragonabile a ciò che avvenne tra Dragon Age II e Dragon Age Inquisition. Qui diventa possibile addirittura esplorare interi pianeti con un veicolo dotato di sei grossi pneumatici come il Nomad e raccogliere vari tipi di risorse, utilizzabili nella creazione di oggetti, oppure nel potenziamento di basi oltre che di veicoli, un po' come succede nei simulatori spaziali come No Man's Sky ed Elite Dangerous.
Ora, se dovessi essere per forza un detrattore di Mass Effect Andromeda, mi concentrerei più su questo aspetto che sulla questione delle animazioni. L'intensità di Mass Effect in certi aspetti qui si perde, e il gioco è semplicemente differente. Le missioni facoltative non sono sempre convincenti, e non sembrano differire di molto rispetto a mille altri giochi di ruolo come questo. L'esplorazione del mondo è simile a quella di Dragon Age Inquisition: hai sempre la sensazione di dover "rushare" indiscriminatamente tutto per poter raccogliere quanta più esperienza possibile, senza goderti ambientazioni specifiche e ammirare paesaggi ben circostanziati.
L'incremento alla portata di gioco ha costretto BioWare a rendere eccessivamente spoglie alcune location di gioco: rimani colpito appunto dalla distanza visiva a cui il tuo sguardo riesce a spingersi, ma anche dalla pochezza poligonale di certi ambienti, con texture distribuite e allungate su superfici fin troppo grandi. Insomma, qualche problema tecnico Mass Effect Andromeda ce l'ha, pur rimanendo doveroso tarare il tutto rispetto alla vastità dell'universo di gioco messo qui a disposizione da tecnici e artisti di BioWare.
Mass Effect Andromeda è un progetto mastodontico, che ha richiesto ai suoi autori più di 5 anni di lavoro, un qualcosa che non esiste più in un'industria dei videogiochi che lavora su ritmi sempre più serrati e che si concentra ormai su progetti molto più svelti e semplicistici. Ma cosa sono i videogiochi se non questa capacità di attrarre e mantenere coinvolti i giocatori su universi paralleli, da esplorare, godere e manipolare con le proprie scelte etiche? Cosa resterebbe se privassimo il settore di questi mastodontici progetti, creati con quel pizzico di follia che porta gli autori a riempire il mondo con una pletora di contenuti con cui poter interagire? Mass Effect Andromeda, così come The Legend of Zelda Breath of the Wild e Horizon Zero Dawn, tanto per citare qualcosa di molto recente, sono l'essenza stessa dell'intrattenimento elettronico.