I 10 migliori videogiochi del 2016 scelti dai lettori
Anche quest'anno Hardware Upgrade offre la classica dei migliori giochi dell'anno precedente, scelti dai lettori. Si parte dalla decima posizione e si risale fino al gioco vincitore.
di Rosario Grasso pubblicato il 16 Gennaio 2017 nel canale Videogames4a posizione
Produttore: Sony
Sviluppatore: Naughty Dog
Piattaforme: PlayStation 4
Uscita: maggio
Percentuale di voti conseguita: 11,30%
La posizione di Uncharted 4 Fine di un Ladro, un titolo che molti giocatori sicuramente si sarebbero aspettati come GOTY assoluto, è molto importante perché, come diciamo sempre, la nostra classifica, per sua natura, sfavorisce i titoli mono-formato. Inoltre, la performance di Uncharted 4 acquisisce una connotazione ancora più significativa se si considera che Uncharted 3 L'Inganno di Drake si piazzò in sesta posizione nella classifica del 2011 (3,40% dei voti), Uncharted 2 Il Covo dei Ladri in quinta nel 2009 (7,41%), mentre Uncharted: Drake's Fortune non riusciva a entrare nella classifica del 2007.
Per quanto riguarda l'altro titolo di Naughty Dog, The Last of Us, nel 2013 si trattò del terzo posto dietro a BioShock Infinite e Grand Theft Auto V. E Uncharted 4 si prefigge proprio di rifinire ulteriormente lo stile narrativo di The Last of Us, andando alla ricerca dell'equilibrio perfetto tra gameplay e narrazione, come da prassi della software house americana. Una storia spettacolare e adrenalinica, quanto delicata nella parte finale, fa da cornice a meccaniche di gioco più ragionate e tattiche rispetto ai precedenti capitoli di Uncharted: un mix che rende irrinunciabile il quarto capitolo della famosa serie di avventura.
Un Uncharted più maturo rispetto ai precedenti e più introspettivo, che alterna riflessioni sul rapporto di coppia tra Nate e la moglie Elena, ma anche sull'amicizia e sul rapporto tra due fratelli, ora alleati ora avversari, ma sempre pronti a mettere a repentaglio la propria vita per salvare quella di chi condivide con te un indissolubile legame di sangue. Il vero cuore della questione è l'ancestrale dicotomia tra impegno e sentimento da una parte e libertà, nuovi stimoli e avventura dall'altra.
Uncharted 4 trasmette in maniera dirompente il cambio di regia che si è verificato dopo il terzo capitolo, dopo che la serie è passata da Amy Hennig e da Justin Richmond alle più profonde visioni di Bruce Straley e Neil Druckmann, gli autori di The Last of Us.
Rispetto alla tradizione Uncharted, il cambio alla regia ha portato anche a una maggiore credibilità psicologia dei personaggi. Qui è il personaggio di Samuel il vero cardine della storia: un'impostazione troppo altisonante forse lo avrebbe consegnato alla storia dei videogiochi, ma Naughty Dog si è preoccupata soprattutto di trovare la misura giusta. Per questo Sam è realistico e funzionale rispetto a ciò che i giocatori fremono di conoscere, ovvero l'evoluzione e il definitivo compimento della figura di Nathan Drake.
Come al solito Uncharted si suddivide in due parti per ogni livello: si inizia a giocare da soli, o accompagnati da un alleato gestito dall'intelligenza artificiale, con il quale risolvere enigmi e "collaborare" in qualche modo all'interno della struttura da platformer. In questa fase si esplorano scenari quanto più suggestivi, e in questo quarto capitolo, ve lo possiamo assicurare, Naughty Dog tocca i vertici da questo punto di vista. Poi, l'inferno, visto che quasi inevitabilmente i livelli si riempiono di soldati e si apre la componente da sparatutto tipica degli Uncharted.