Watch Dogs 2: recensione e confronti grafici

Dal punto di vista ludico Watch Dogs 2 migliora sotto molti punti di vista l’esperienza offerta dal precedente capitolo. Le attività a disposizione del giocatore sono più numerose, la mappa open world risulta molto diversa dal punto di vista estetico, ma anche considerevolmente più ampia, viva e pulsante rispetto a quella di Chicago. Purtroppo questi passi in avanti non sono stati sostenuti da un’altrettanto soddisfacente qualità del contesto narrativo e dei personaggi principali con i quali si interagisce.
di Rosario Grasso , Davide Spotti pubblicato il 11 Gennaio 2017 nel canale VideogamesUbisoft
Conclusioni
Dal punto di vista ludico Watch Dogs 2 migliora sotto molti punti di vista l’esperienza offerta dal precedente capitolo. Le attività a disposizione del giocatore sono più numerose, la mappa open world risulta molto diversa dal punto di vista estetico, ma anche considerevolmente più ampia, viva e pulsante rispetto a quella di Chicago. L’affinamento delle logiche del multiplayer dinamico, già accennate nel predecessore, sono un ulteriore punto favorevole, soprattutto grazie alla scelta di introdurre gli incarichi cooperativi.
Watch Dogs 2 migliora sotto molti punti di vista l’esperienza offerta dal precedente capitoloOttime impressioni sono derivate anche dal sistema di gioco nel suo complesso, grazie all’aggiunta di nuove opportunità di hacking e al sostegno di meccaniche stealth che ci sono sembrate particolarmente efficienti. Le missioni prediligono infatti l’approccio furtivo rispetto al semplice impiego delle armi da fuoco e l’intelligenza artificiale è risultata sufficientemente reattiva da rendere credibile e divertente il suddetto approccio. Ma le impressioni positive derivano anche da altri fattori, tra i quali il miglioramento del modello di guida e l’ottima longevità complessiva che viene garantita tanto dalle missioni secondarie quanto dalla attività supplementari, come le gare o le frenetiche sessioni multigiocatore.
Purtroppo questi passi in avanti non sono stati sostenuti da un’altrettanto soddisfacente qualità del contesto narrativo e dei personaggi principali con i quali si interagisce. Sebbene in modo diverso dal primo capitolo, Watch Dogs 2 pecca ancora di una propria identità ben definita. Ubisoft sembra procedere per tentativi, variando il proprio approccio alla ricerca di una quadratura che per il momento non è ancora stata trovata, nemmeno nella caratterizzazione del personaggio principale: sebbene per motivi diversi da Aidan, Marcus è un protagonista fin troppo anonimo, stereotipato ed incapace di apparire credibile agli occhi del pubblico cui si dovrebbe rivolgere il gioco. Il nostro auspicio è che il terzo capitolo della serie possa ulteriormente migliorare anche questi fattori di debolezza, mettendoci finalmente di fronte a un titolo imperdibile sotto ogni punto di vista.
8 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infogià... adesso c'è la "moda" di fare le ombre ultrasuperdefinite... quando nella realtà poi non lo sono praticamente mai (se non vieni illuminato da fari militari)
A me sembra perfino meglio le "ombre basse" dove risultano soft mentre tutte le altre sembrano più solide di una mattonella di porfido.
Hermes
Hardware sprecato.
Detto questo spero di giocarlo prima o poi.
Grissini???
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