Titanfall 2: il non plus ultra del multiplayer

Respawn ha messo a frutto la maggior dimestichezza con l’universo di Titanfall ed i suoi equilibri, confezionando un secondo capitolo della saga assolutamente ampliato e vincente. I fiori all’occhiello dello sparatutto risultano essere le sue iconiche peculiarità (i Piloti con la loro mobilità e i Titan con le loro dimensioni e forza d’urto) e una Campagna divertente, ben studiata e (a livello Hard) sufficientemente probante. Miglioramenti e ampliamenti hanno investito anche il comparto multiplayer: tutto funziona molto bene, ma certamente le differenze rispetto a TF1 si notano meno.

Proprio online si verifica una delle poche scelte non particolarmente ispirate operate da Respawn: l’indebolimento dei Titan che, da forza iconica e davvero devastante, si sono tramutati in macchine da guerra un po’ meno convincenti. In certe fasi si ha quasi la sensazione che, da cacciatori, siano diventati preda.

I fiori all’occhiello dello sparatutto risultano essere le sue iconiche peculiarità:i Piloti con la loro mobilità e i Titan con le loro dimensioni e forza d’urto

Dal punto di vista tecnico, la realizzazione di del team di sviluppo statunitense è certamente notevole e ispirata. Certo non si raggiungono i picchi qualitativi e di vastità che, attualmente, altre produzioni hanno toccato, ma il tutto funziona bene ed è certamente godibile.

Forse la vera sfortuna di TF2 è rappresentata dalla data di uscita: a ridosso, quasi in concomitanza, di Gears of War 4 e, soprattutto Battlefield 1: titoli differenti, certo, che però fanno degli scontri a fuoco il proprio ‘core business’, in tutti i casi concentrandosi soprattutto sul multiplayer, e che, per tutta una serie di motivi, possono certamente togliere visibilità al gioco di Respawn.