Recensione PES 2017: la rincorsa a Fifa è terminata
La versione 2017 di Pro Evolution Soccer (lo abbiamo provato su PS4) si conferma particolarmente brillante. Gameplay più reattivo e fluido, ritmi di gioco che favoriscono le tattiche, maggiore controllo del pallone, il ritorno dei file opzioni e altre ancora sono le caratteristiche che più ameranno i fan dei giochi di calcio.
di Rosario Grasso pubblicato il 22 Settembre 2016 nel canale VideogamesHalifax
Conclusioni
PES 2017 è superiore alla concorrenza in alcuni aspetti cruciali, come varietà delle conclusioni a rete, gestione dei colpi di testa e ritmi di gioco. Si conferma più ragionato rispetto al gioco rivale, il che consente al giocatore di imbastire con maggiore cognizione di causa le manovre di attacco e di organizzare con grande libertà le tattiche. Le nuove opzioni per variare al volo la disposizione degli uomini in campo, così come l'atteggiamento e i loro movimenti, sono ulteriori strumenti per rendere ancora più completa questa parte.
Un altro gradito ritorno è quello rappresentato dai mitici file opzioniIl nuovo PES poi colma il gap storico con FIFA in termini di fluidità di movimento dei calciatori e di reattività rispetto all'input. Real Touch è molto utile in tal senso, così come l'ingente numero di nuove animazioni e le più spiccate abilità da parte di centrocampisti e difensori a coprire tutte le zone di campo. Insomma, PES è sempre più simile a Fifa, al punto che diventa molto difficile scegliere fra l'uno e l'altro, anche per un aficionado di Fifa.
Permane una differenza in termini di ritmi di gioco fra i due titoli. Se in Fifa, insomma, si ha la sensazione che i giocatori siano dotati di una forza quasi sovrumana nel momento dello scatto, e siano per questo fin troppo reattivi, in PES tutto è più compassato, il che dà più tempo al giocatore per trovare la giocata successiva. Questo approccio rende probabilmente Fifa più punitivo rispetto a PES, anche in considerazione delle agevolazioni dovute all'eccessiva precisione dei passaggi filtranti di PES come abbiamo visto prima, ma si ripercuote in minore realismo e in eccessiva concitazione.
Certo, ci sono anche dei problemi. Innanzitutto tutta la questione licenze. Non solo alcuni campionati, come la Premier League, sono molto sacrificati, nel senso che l'appassionato riconoscerà ben poche squadre, ma quest'anno si aggiunge alle assenze eccellenti anche la Juventus. Un'assenza non da poco, se si considera che il nome è storpiato, così come la maglietta e lo scudetto. In PES 2017 la Juventus si chiama PM Black White, mentre il Sassuolo diventa Sansagiulo. Sono le uniche due anomalie per quanto riguarda la Serie A, con il problema delle licenze che in nessun caso va a toccare nomi e fattezze estetiche dei calciatori, anche di Juventus e Sassuolo.
PES continua a mantenere l'esclusiva su Champions ed Europa League. Questo vuol dire che avremo le famose musiche delle due competizioni, la grafica ufficiale e i tabelloni dei tornei reali. Anche per il Barcellona va sottolineata una parternship esclusiva con Konami che consente di avere all'interno del gioco non solo tutti gli elementi ufficiali del Futbol Club Barcelona, come il Camp Nou, quest'ultimo in esclusiva peraltro, ma anche l'atmosfera creata dai tifosi, i loro cori e i loro striscioni sugli spalti. Ma, a nostro modo di vedere, queste licenze esclusive non sopperiscono alla mancanza di nomi e maglie reali di squadre come Manchester United, Manchester City, Real Madrid e la stessa Juventus.
In tal senso, un altro gradito ritorno è quello rappresentato dai mitici file opzioni. Riguarda solo le versioni PS3 e PS4 del gioco, le quali consentono di condividere con altri utenti i dati di squadre e giocatori creati semplicemente trasferendo i file tramite pennetta USB. Una caratteristica che rese in passato famosi alcuni capitoli di PES, ma che prima d'ora non era mai stata contemplata sulle console di ultima generazione. Questa funzionalità può consentire di rimettere a posto qualcuna delle squadre sgangherate dalla mancanza delle licenze ufficiali. Vale inoltre la pena sottolineare che tutte le considerazioni fatte in questo articolo riguardano la versione PS4 di PES 2017, quella da noi provata. Su PC, ad esempio, PES 2017 figura ancora in versione old-gen.
PES rimane poi fin troppo "orientale" nei menù. Anche in questo caso si nota un certo "avvicinamento" a Fifa, ma certe scelte stilistiche, insieme a un po' di approssimazione, lasceranno interdetto l'appassionato di calcio occidentale. Insufficiente anche la telecronaca italiana, affidata a Fabio Caressa e a Luca Marchegiani, principalmente per i lunghi silenzi e per l'incapacità di sottolineare adeguatamente alcuni momenti topici della partita. Tornano, inoltre, le modalità di gioco storiche di PES, come Diventa un Mito, che consente di ripercorrere la carriera di un professionista, o la Master League. Non è profonda come la modalità carriera di un gioco manageriale (ad esempio non si possono fare trattative che prevedano in partenza degli scambi di giocatori), ma garantisce comunque longevità e coinvolgimento nella progressione di una compagine professionistica.
Per PES è poi molto importante la modalità MyClub, che fino a oggi non ha neanche sfiorato i record riscossi da Fifa Ultimate Team. Permette ai giocatori di assemblare la propria squadra dei sogni, sperimentando fra i vari schemi a disposizione e organizzando le tattiche che meglio si adatteranno allo stile di gioco e alle caratteristiche degli atleti presenti in rosa. Si possono migliorare i calciatori a disposizione e individuare le migliori combinazioni di osservatori. Questi ultimi assistono il giocatore suggerendogli i migliori giocatori da ingaggiare. Disputando le partite, sia contro altri giocatori che contro il computer, poi, si fanno crescere e maturare i calciatori, si ottengono nuovi agenti così come i premi partita. Bisogna costruire delle squadre tenendo conto non solo delle caratteristiche dei calciatori sbloccati, ma anche degli allenatori a disposizione, e si possono trasformare calciatori e allenatori e migliorare le abilità di tutti i membri del team all'interno della modalità allenamento. Nella modalità MyClub è poi fondamentale il cosiddetto "Spirito di squadra", ovvero l'affinità che sussiste tra i giocatori della squadra che aumenta se si selezionano calciatori che sono in sintonia con le Istruzioni squadra dell'allenatore. Uno spirito elevato produrrà risultati migliori in termini di gioco di squadra, rendendo più facile la vita del giocatore.
In definitiva, PES 2017 rappresenta uno dei più riusciti passi in avanti rispetto alla generazione precedente per quanto riguarda il franchise PES. È proprio la fluidità di gioco l'elemento vincente di questa nuova versione, la quale, siamo sicuri, convincerà tutti gli appassionati di calcio e di videogiochi sul calcio. Ci sono poi alcune chicche che potrebbero renderlo preferibile anche rispetto a Fifa 17, e mi riferisco in primo luogo ai ritmi di gioco e a impatti fisici meno assurdi rispetto a quelli proposti da EA.
33 Commenti
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.. quando uscirà fifa 17 smetterete per un attimo i panni dei marchettari per fare una recensione obiettiva, o continuerete a tessere le lodi di pes, come state facendo da mesi? ora se non altro non parlate più di fifa "desaparecido".Ma tanto è per pa4, quindi non mi pongo nemmeno il problema.
Un fifa ogni 3 anni e va bene così per il calco su PC.
andrea
provati entrambe ..il discorso da anni è sempre lo stesso .... Pes incentrato sulla tecnica e tattica , ma graficamente nulla di che , fifa sul "OOOOOOOOOO!" per impatto grafico , anzi il 17 mi sembra migliorato sul moto dei giocatori
NON HO MAI LETTO UNA RECENSIONE PIÙ FALSA IN QUESTO SITO.
Premetto che gioco a PES dai tempi di winning eleven, e che compro un titolo di calcio mediamente ogni 2 anni...OGNI ANNO spero che PES esca con un gran titolo ma ogni anno (negli ultimi 10) FIFA è sempre almeno un paio di spanne sopra e quest'anno non fa eccezione a differenza di quanto scritto in questo approfondimento di HW.
Parlando del game play non c'è dubbio che PES abbia fatto dei passi in avanti (e ci mancherebbe) peccato che lo stesso faccia FIFA... quest'anno PES si sintetizza così: passaggio filtrante sulla fascia, cross, goal di testa... (cercate su youtube)
HO PROVATO entrambe le demo (dubito che l'abbia fatto questa redazione a giudicare dell'articolo), e prima di acquistare un titolo calcistico vi invito a provarli entrambi, vedrete se "LA RINCORSA A FIFA È FINITA", titolo più fazioso non si poteva trovare. La mancanza delle licenze è l'ennesima prova che alla KONAMI hanno le braccine corte... perché se da un lato non spendono, al contrario il titolo ve lo vendono a €72,00
Io da un titolo calcistico PRETENDO giocabilità e coinvolgimento, mentre sul primo punto PES non delude, il giudizio di chi dei due titoli su questo punto sia il migliore, credo sia assolutamente soggettivo (a me PES personalmente mi è sembrato molto più facile appunto cross e goal di testa), ma è sul secondo punto che PES DELUDE e FIFA STRAVINCE... non è accettabile infatti nonostante i siti che mettono a disposizione rose più o meno aggiornate che un titolo AAA sia così carente nelle licenze ufficiali... poi il ridicolo lo si raggiunge con la CHAMPION'S LEAGE che per quanto abbia logo e musiche in esclusiva non ha ad eccezione di un paio di licenze le squadre che la giocano. In fine la nuova modalità "THE JOURNEY", e scusate se poco il prezzo (su Amazon ho acquistato FIFA a €49,00) sono tutti elementi che decretano che FIFA17 sia IL VERO VINCITORE...
Concludendo provate le demo fatevi due conti e scegliete...
Sensible Forever
By(t)e
Sensible Forever
By(t)e"
naaaa...
per quanto lo abbia apprezzato oovunque (Amiga, pc, master system, mega drive)
il migliore è
Super Sidekicks di cui posseggo l'originale cartuccia MVS..
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