The Technomancer, un RPG di fantascienza ambientato su Marte

Tra alti e bassi The Technomancer riesce a completare il proverbiale “compitino” senza lasciare il segno più del dovuto. Alcuni passi in avanti rispetto a Mars: War Logs – e in generale rispetto agli standard qualitativi della compagine francese – ci sono stati, ma non si sono dimostrati sufficienti a condurre questo titolo verso l’eccellenza.

Sia chiaro, il percorso sul quale sono andati a collocarsi i ragazzi di Spiders Studio è incoraggiante in ottica futura, ma allo stesso tempo è evidente che bisogna lavorare ancora, dal punto di vista narrativo ma soprattutto sul piano squisitamente tecnico.

Abbiamo illustrato gli alti e bassi di un sistema di combattimento molto articolato, che tuttavia in vari frangenti pecca di fluidità e abbiamo riscontrato un eccessivo backtracking che attanaglia l’intera durata della campagna, rendendo spesso noioso ripercorrere i medesimi tratti allo sfinimento, anche a causa di un level design che non ci è sembrato oltremodo ispirato. Alti e bassi appartengono anche alla storia che fa da sfondo alle vicende di Zachariah, sospese tra alcuni momenti interessanti e tanti momenti di stanca.

Ne emerge un action RPG di discreta fattura, che certamente sarà apprezzato dagli appassionati del genere, capaci di soprassedere a molte delle debolezze che abbiamo evidenziato.