I 10 migliori videogiochi del 2015 scelti dai lettori

I 10 migliori videogiochi del 2015 scelti dai lettori

Anche quest'anno Hardware Upgrade e Gamemag offrono la classica dei migliori giochi dell'anno precedente, scelti dai lettori. Si parte dalla decima posizione e si risale fino al gioco vincitore.

di pubblicato il nel canale Videogames
CD Projekt RedThe Witcher
 

3a posizione

Pillars of Eternity

Produttore: Obsidian Entertainment
Sviluppatore: Interno
Piattaforme: PC, Mac, Linux
Uscita: marzo
Percentuale di voti conseguita: 7,75%

Ammetto che proprio l'esito del sondaggio mi ha spinto ad acquistare Pillars of Eternity su Steam, visto che nel corso dell'anno, a causa dei vari impegni redazionali, mi ero perso questo gioiello. Ben scritto, affascinante, profondo e dalle meccaniche di gioco proprie degli rpg di una volta, Pillars of Eternity vi catturerà in uno scenario fantasy dal quale difficilmente riuscirete a liberarvi, anche perché la longevità è notevole.

Finanziato tramite Kickstarter, Pillars of Eternity consente ai giocatori di personalizzare diversi membri del party di combattimento, scegliendo fra varie razze, abilità, attitudini e attributi, all'interno di una struttura dove ogni scelta si traduce in precise conseguenze in termini di efficacia nei combattimenti, ma anche nei rapporti con gli altri personaggi non giocanti che popolano l'ampio mondo di gioco. I giocatori possono determinare il quadro culturale dei loro personaggi, così come i tratti. I combattimenti con la possibilità di mettere in pausa e determinare con precisione il comportamento di ogni personaggio si rivelano allo stesso tempo strategici e profondi. Artistici, poi, i fondali bidimensionali, splendidamente disegnati a mano.

Il giocatore può configurare il proprio personaggio scegliendo tra le sei razze disponibili: Human, Aumaua, Dwarf, Elf, Godlike e Orlan. Vive un'avventura in un vasto mondo di gioco con un gameplay incentrato su un sistema di regole originale ma che allo stesso tempo si ispira alle regole del classici giochi di ruolo mischiate a quelle dei moderni giochi di ruolo cartacei.

I giocatori potranno reclutare nuovi eroi nel corso dell'avventura, fino a formare un party di un massimo di cinque personaggi. Inoltre, non ci sono limitazioni nell'equipaggiamento, visto che tutte le classi possono utilizzare qualsiasi arma e che le armature più pesanti influiscono solo sulla lentezza in combattimento. Questo mette il giocatore nelle condizioni di prendere tantissime decisioni anche per quanto riguarda l'equipaggiamento dei personaggi che controlla, vista la moltitudine di elementi di vestiario e di armi che si trovano nel mondo di Eora.

Pillars of Eternity, inoltre, richiede un approccio rigoroso e attento, con ogni scelta che pesa in maniera netta sui combattimenti, che devono essere affrontati ottimizzando tutte le risorse a disposizione. I personaggi possono appartenere a varie classi e ricoprire specifici ruoli nei combattimenti, per esempio come "tank", "dps", ma anche classi più particolari come "cantori", "paladini", "ladro", "cipher" (una specie di mago dell'anima) e così via. Una particolarità riguarda il sistema di acquisizione dell'esperienza, visto che non si ottengono punti per l'uccisione dei mostri ma solo quando si accede a una nuova area. L'esplorazione ricopre dunque un ruolo fondamentale in Pillars of Eternity, ma solo ottimizzando al meglio i personaggi e il loro equipaggiamento, come detto, si riesce ad avere la meglio negli scontri e a procedere. Il gioco è talmente difficile che dopo qualche ora passerete quasi sicuramente dal livello di difficoltà "normale" a "facile", perché solamente conoscendo per bene le regole di gioco riuscirete a padroneggiare i livelli di difficoltà più alti. Unitamente agli ottimi dialoghi, scritti bene come quelli di un ottimo romanzo fantasy, tutto questo rende Pillars of Eternity un gioco praticamente imperdibile per tutti coloro che amano i giochi riflessivi e che sanno ricompensare se ci si dedica lungamente.

Come livello di difficoltà e approccio al gioco, infatti, Pillars of Eternity ricorda Divinity Original Sin. Ma se l'rpg partorito in Belgio aveva una struttura degli scontri che potremo definire concentrica, qui si ha molta più libertà di esplorazione e il giocatore non può mai sapere in anticipo se si sta imbattendo in una zona popolata da mostri troppo forti per il suo livello di esperienza. La storia, inoltre, sembra trasversale rispetto alla vicenda personale dell'eroe interpretato dal giocatore, che è quasi uno spettatore distaccato, proprio come avveniva anche in Dos. Avendo sentito di nuove opportunità nel Dyrwood, e in particolare nella Gilded Vale, il personaggio che interpretiamo si mette in viaggio su una carovana lì diretta. Ma la carovana subisce un incidente che porta l'eroe ad assistere a uno strano rituale magico che rivela perché la valle sta per essere abbandonata. Stanno nascendo diversi bambini senza anima e la gente ha deciso di adottare dei metodi poco ortodossi per porre freno al problema.

 
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