Ecco com'è Total War: Attila

Ecco com'è Total War: Attila

A poco più di un mese dal lancio del nuovo titolo di Creative Assembly abbiamo potuto mettere le mani su una versione preview. Dopo 30 ore di test siamo pronti a trarre le prime conclusioni e la valutazione complessiva è senz'altro positiva.

di pubblicato il nel canale Videogames
HalifaxTotal War
 

Le novità: Orde

Altra novità in Attila è il sistema di "integrità" dell'esercito: può essere visto come una sorta di morale dell'armata che se giunge a 0 porta alla defezione dell'esercito e che aumenta in territorio alleato e diminuisce il quello nemico. L'integrità può essere anche artificialmente aumentata tramite un'abilità che decima il nostro esercito a fronte di un incremento dell'integrità dell'intera armata. L'integrità è un fattore cruciale da valutare durante lunghe campagne di conquista e sarà necessario, anche per le armate più blasonate, riposare per qualche turno in territorio alleato per recuperare morale. Ovviamente l'integrità ha tutto un altro funzionamento quando non si possiede alcun insediamento: stiamo parlando della nuova modalità Orda, novità assoluta di Attila.

Alcune fazioni dell'epoca come ad esempio gli Unni, erano infatti veri e propri popoli che migravano verso l'Europa piuttosto che semplici eserciti. Creative Assembly ha ricostruito in maniera molto interessante i comportamenti e la gestione delle orde: quando una fazione non possiede più alcun insediamento (oppure vuole abbandonare gli insediamenti che possiede) può entrare in modalità Orda: tutte le armate in nostro possesso diventeranno di fatto delle orde e avranno una modalità di movimento unica che consentirà di accamparsi. Una volta accampato, l'esercito diventa una specie di insediamento, in grado di svilupparsi e produrre unità come una normale città, con il vantaggio di poter ripartire in qualsiasi momento. Oltre all'oro la risorsa principale per costruire nuovi edifici è la popolazione: assicurarsi elevati valori di crescita dell'Orda è fondamentale per sviluppare costantemente il proprio accampamento. Un'orda accampata può a sua volta creare altri eserciti, che funzioneranno anch'essi come nuove Orde e quindi come vere e proprie città semoventi.

Poichè le orde sono totalmente indipendenti economicamente non è necessario, almeno ad inizio partita, conquistare degli insediamenti nemici: proprio per questo Creative Assembly ha aggiunto una nuova modalità di gestione degli insediamenti che consiste nell'abbandono e nella distruzione di questi ultimi. Quando si conquista una provincia nemica si può ora distruggerne ogni suo edificio, abbandonando completamente la città invece di conquistarla e acquisendo in cambio un elevato quantitativo di risorse (in questo modo si trasforma la provincia in un territorio desolato).

Per ripopolare una provincia serviranno una grande quantità di denaro e bisognerà mandare buona parte di un esercito in quel territorio appositamente per questo, date le spese necessarie, è un'azione consigliata solo quando si dispone di un'economia molto forte.

Questa tattica può essere usata anche dai difensori qualora volessero evitare di perdere un insediamento: abbandonandolo faranno così terra bruciata tra loro e il nemico e guadagneranno numerose risorse da poter investire per potenziare un'armata o un altro insediamento più facilmente difendibile.

L'obiettivo ultimo di una popolazione nomade è comunque quello di trovare una nuova casa e quando questo avviene (conquistando un insediamento nemico) parte delle risorse investite negli edifici delle orde viene restituito al giocatore. E' consigliabile cercare di conquistare il più velocemente possibile un certo numero di insediamenti quando si vuole terminare un'orda, visto che tutti gli edifici di tutte le orde verranno eliminati e questo provoca generalmente una forte crisi economica e una carenza di cibo.

Anche il sistema di politica ha subito un netto miglioramento: ogni fazione avrà un proprio peso sullo scenario geopolitico mondiale in base alla grandezza del proprio esercito e potrà utilizzare questa influenza per spingere le altre fazioni ad accettare trattati di vario tipo. Accordi commerciali, patti di non aggressione e alleanze sono stati resi più facili da ottenere tra fazioni con le stesse origini culturali o religiose e laddove vi siano dei netti vantaggi economici. Sarà inoltre possibile vedere chiaramente l'andamento dei nostri rapporti con le altre fazioni tramite un pannello informativo che mostra anche le proiezioni future su come i rapporti si stanno evolvendo.

Non dimentichiamo infine il sistema di ricerca delle nuove tecnologie, che è stato semplificato e reso molto più simile a quello di Shogun 2 con la presenza di due alberi orizzontali, uno per le ricerche in ambito militare e uno per quelle civili. La novità principale è la presenza di numerose ricerche che aggiornano le nostre unità da combattimento a tier successivi: a volte si tratterà soltanto di miglioramenti a livello di statistiche, in altri casi invece si tratterà di aggiornamenti che cambiano completamente il ruolo di tali unità sul campo di battaglia (e quindi avrà un'importanza strategica scegliere quali e quante unità si vuole potenziare in base al nemico da affrontare).

Tirando le somme siamo di fronte ad una lunga lista di nuove feature e i passi avanti fatti rispetto a Rome 2 sono veramente molti.

 
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