La fisica avanzata (e tutto il resto) di Borderlands The Pre-Sequel

La fisica avanzata (e tutto il resto) di Borderlands The Pre-Sequel

Per tutti gli apassionati di shooter co-op, Borderlands è tornato! Irriverente come sempre, andrenalinico e artistico nel design, The Pre-Sequel non è né un sequel né un prequel, e allo stesso tempo è entrambe le cose. Gli autori di Gearbox Software ci trascinano ancora una volta in una storia piena di rimandi, che attinge a piene mani dalla letteratura western e non solo.

di pubblicato il nel canale Videogames
 

Le novità di The-Pre Sequel

Ciò che cambia rispetto al passato è legato alle condizioni geofisiche della Luna di Pandora, che incidono principalmente su due elementi: bisogna muoversi in condizioni di assenza di gravità e non è possibile respirare l'aria. Potremo quindi spiccare enormi balzi e sfruttare i jetpack di cui sono dotati i personaggi per volare per qualche metro, e allo stesso tempo dovremo tenere sotto osservazione il nuovo indicatore dell'ossigeno residuo. I giocatori, infatti, devono assicurarsi di possedere le riserve di ossigeno necessarie, anche perché questo serve ad alimentare i nuovi jetpack.

I personaggi sono dotati di un Kit Oz che possono ricaricare recandosi sulle zone di riserva di ossigeno, seguendo quindi precisi pattern durante le fasi di esplorazione, oppure munendosi degli appositi kit di ricarica.

La nuove condizioni di antigravità, però, rappresentano anche un elemento di criticità, soprattutto per certi giocatori che non amano particolarmente la struttura à la platformer. Da un certo punto di vista, infatti, costituiscono una novità rispetto alla canonica impostazione di Borderlands, visto che incidono fortemente sulle strategie di attacco e sulla risoluzione di certi enigmi, fomentando ulteriormente la co-operazione con gli altri membri del team. Ma da un altro punto di vista rendono alcuni passaggi artificiosamente, e forse inutilmente, complicati.

"Sembra di giocare a Super Mario", ha esclamato a un certo punto mio fratello, mentre mi aiutava a provare il gioco. Si riferiva alla necessità di dover fare tanti salti uno dietro l'altro, ad esempio per scalare un alto palazzo o per risolvere un enigma. La rinnovata verticalità del gameplay è infatti il primo risultato tangibile delle nuove condizioni di antigravità e della necessità di alimentare le riserve di ossigeno.

I giocatori devono anche imparare a prendere la mira mentre sono in volo, e possono sfruttare l'inerzia conseguente a questi salti per arrecare danno sui nemici e stordirli. Lo si fa tramite le nuove schiacciate, che richiedono di premere il tasto "C" quando ci si trova in volo e sopra la testa di un nemico.

Naturalmente queste sono le novità più eclatanti, perché abbiamo anche nuove armi, nuovi tipi di proiettili e nuovi effetti elementali, ognuno dei quali peraltro capace di interagire dinamicamente e realisticamente con gli scenari di gioco, grazie agli effetti PhysX che esamineremo nel dettaglio nel resto dell'articolo.

Quanto ai nuovi effetti elementali, questi scaturiscono da "Cryo", un nuovo tipo di danno che consente ai giocatori di congelare i nemici e di distruggerli istantaneamente. Le nuovi armi laser, invece, si mischiano agli altri elementi fisici di Borderlands, provocando quindi intense sparatorie sia con raggi laser che, a seconda dei casi, acido o altri tipi di proiettili presenti in Borderlands.

Ci sono anche nuovi veicoli, con mitragliatori automatici o lanciarazzi. Però, il modello di guida, già tallone d'Achille nei predecessori, non è stato migliorato, ed è ancora eccessivamente approssimativo.

Per il resto abbiamo delle mappe di gioco sempre ottimamente congegnate, anche se non grandissime, che spingono il giocatore a esplorare in lungo e in largo, ricompensandolo adeguatamente per i suoi sforzi. Si possono conoscere dei personaggi e dei luoghi nascosti, bisogna riconsegnare le quest una volta finite e si può decidere quali missioni affrontare per prime e quali trascurare, o se concentrarsi sulla main quest o su tutto quello che c'è di facoltativo. Insomma, una grande varietà che rende la permanenza su Elpis, così come lo era quella su Pandora, gradevole e affascinante, dando la possibilità al giocatore di agire con grande libertà. Insomma, nelle mie parole dovreste aver letto fra le righe anche una certa critica rispetto a un altro gioco che doveva essere nelle promesse simile e che invece non lo è per niente...

 
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