Analisi tecnica The Last of Us Parte II Remastered per PC: stavolta ci siamo!

Abbiamo avuto l'opportunità di provare The Last of Us Parte II Remastered per PC, titolo che chiude (almeno stando alle parole di Naughty Dog) una delle saghe simbolo di PlayStation. Rispetto al primo capitolo, si presenta in condizioni nettamente migliori in termini di ottimizzazione. Tuttavia, chi dovesse necessitare delle tecnologie di upscaling, dovrà confrontarsi con diversi compromessi e qualche artefatto di troppo
di Vittorio Rienzo pubblicato il 17 Aprile 2025 nel canale VideogamesSonyPlaystation
Abbiamo avuto l'opportunità di provare The Last of Us Part II Remastered su PC e, considerando il tempo in più, abbiamo valutato anche il supporto dei PlayStation Studios al gioco immediatamente dopo l'uscita.
Dobbiamo riconoscere che rispetto al primo capitolo, stavolta in termini di ottimizzazione e qualità generale siamo su tutt'altro piano. Abbiamo ricevuto il codice alcuni giorni prima del rilascio e già con la build review abbiamo riscontrato un ottimo lavoro svolto dai ragazzi di Iron Galaxy Studios e Nixxes Software.
In questa analisi non ci soffermeremo sulla trama, ampiamente trattata nella nostra recensione all'uscita del gioco per PlayStation 4 cinque anni fa. Piuttosto, analizzeremo tutti i miglioramenti che accompagnano la versione per PC e che, a nostro avviso, sono decisamente convincenti per un gioco che, tutt'oggi, non supporta il ray tracing.
La configurazione
Per testare il gioco abbiamo sfruttato una configurazione di fascia alta con un processore AMD Ryzen 9 7950X abbinato a una scheda video AMD Radeon RX 7900 XTX insieme a 32 GB di memoria RAM. Inoltre, abbiamo utilizzato un monitor Samsung Odyssey G9 con rapporto di 32:9 e risoluzione di 5120x1440p, sostanzialmente un doppio QHD (leggermente inferiore al 4K).
Un comparto tecnico d'eccellenza
The Last of Us Parte I su PC, nonostante i suoi innumerevoli problemi al momento del rilascio, ci aveva sicuramente stupiti sul fronte tecnico: lo scenario post-apocalittico di Boston era visivamente impressionante. The Last of Us Parte II migliora sotto numerosi punti di vista, offrendo un'esperienza estremamente coinvolgente.
Innanzitutto, i giocatori PC avranno a disposizione una quantità considerevole di parametri che, se da un lato potrebbe spaventare a prima vista, dall'altro consente un'ottimizzazione certosina delle impostazioni così da adattare al meglio la resa grafica al proprio hardware a partire dallo schermo.
Come di consueto per i titoli marchiati PlayStation Studios, anche The Last of Us Part II Remastered supporta i monitor ultrawide con rapporto di 21:9 e 32:9, oltre che le configurazioni a triplo monitor con rapporto di 48:9. A tal proposito, il rapporto esteso è supportato egregiamente durante il gameplay senza la classica visione periferica allungata. Per quanto riguarda le cinematiche, invece, il rapporto rimane di 16:9 naturalmente, per cui verranno visualizzate con le bande nere ai lati. Il FOV è regolabile dalle impostazioni.
Sono supportate, inoltre, tutte e tre le tecnologie di upscaling sviluppate dai produttori di schede video: NVIDIA DLSS, AMD FSR e Intel XeSS. Noi lo abbiamo provato con FSR 3.1 che consente di scegliere tra diverse modalità. Possiamo selezionare Prestazioni Ultra, Prestazioni, Equilibrato o Qualità oppure l'adattamento Dinamico che permette di scegliere il frame rate desiderato e adatta la risoluzione dinamicamente di conseguenza.
Abbiamo preferito l'impostazione Dinamico mantenendo il frame rate a 120 fps con tutte le impostazioni grafiche su MAX. Questo ci ha concesso una qualità visiva più che soddisfacente. Abbiamo anche provato FSR su Qualità, il che ci ha garantito lo stesso numero di frame letteralmente inamovibile. Tuttavia, il compromesso in termini di dettaglio e nitidezza, considerando il genere del gioco, non ci è sembrato adeguato.
Il tutto senza la Frame Generation. Attivando la FG di AMD con le impostazioni di cui sopra, gli fps sono notevolmente aumentati rispetto ai 120 già menzionati (naturalmente disattivando il cap dell'adattamento dinamico), ma abbiamo riscontrato uno stuttering soprattutto durante i movimenti repentini della videocamera. Fortunatamente, con la patch 1.1, il problema è stato prontamente risolto.
Purtroppo, l'antialiasing di FSR – ma anche di XeSS – risulta non troppo efficace. Attivando l'upscaling, infatti, saremo costretti a utilizzare l'AA "Nativo" di FSR che causa alcuni artefatti nei bordi. Alla fine abbiamo preferito la disattivazione di qualsiasi metodo di upscaling.
Insomma, senza le tecnologie per l'upscaling, il gioco offre un impatto visivo migliorato naturalmente. Certo, con FSR il frame rate aumenta, ma nell'ordine del 15%-20% (senza FG) e a fronte di artefatti talvolta fastidiosi. Probabilmente, un'implementazione da parte di Nixxes Software e Iron Galaxy Studios che richiede una rifinitura in più.
Tuttavia, è possibile attivare la generazione dei frame separatamente e a prescindere dall'upscaling. In questo caso, il miglioramento è a dir poco evidente: siamo passati dai circa 110 fps agli oltre 230 che, insieme alla sincronizzazione verticale, ci hanno garantito un'esperienza incredibilmente fluida e priva di tearing o ghosting. In conclusione, la risoluzione nativa insieme alla Frame Generation ci è parso il compromesso ideale per giocare a The Last of Us Parte II Remastered (e non è così scontato).
L'illuminazione è ottima, al pari del capitolo precedente. Tuttavia, la sua gestione è un altro aspetto che richiede una piccola revisione. Non è stato raro riscontrare la scomparsa della luce sulle superfici facendo un movimento minimo della telecamera. Nulla che infici profondamente l'esperienza di gioco, sia chiaro, ma spezza quella sensazione di coinvolgimento e realismo che tipicamente trasmette The Last of Us.
Questo perché l'esperienza su PC è davvero molto vicina al fotorealismo e alcune scene sono costruite con un livello di dettaglio impressionante al punto da non far sentire neanche l'assenza del ray tracing. Di conseguenza, veder sparire la luce stona con ambientazioni che difficilmente tutt'ora possiamo riscontrare nella maggior parte dei titoli, anche quelli freschi di primo rilascio.
Va anche segnalato che il gioco suggerisce, nel caso di AMD, di installare i driver 25.3.1. Tuttavia, si tratta di una release facoltativa che manca ancora della certificazione WHQL, ragione per la quale abbiamo preferito mantenere i driver 25.3.1. Non sappiamo se la situazione migliori con l'aggiornamento, ma è un dato di fatto che con l'ultimo update stabile il titolo abbia problemi con le tecnologie di upscaling, almeno sul fronte AMD.
Ottimi i comandi
Se avete letto le recensioni del primo capitolo del franchise arrivato su PC, o lo avete giocato nel periodo di lancio, saprete benissimo quanto fosse fastidioso il jittering giocando con mouse e tastiera. Fortunatamente con The Last of Us Parte II non abbiamo riscontrato nulla di tutto ciò, anzi il supporto tanto alle periferiche tradizionali quanto ai controller è eccellente.
Abbiamo giocato sia con mouse e tastiera che con un controller Xbox Series X|S e l'esperienza è stata impeccabile in ambedue i casi. Peraltro, un aspetto molto interessante è stato vedere il bilanciamento tra le due periferiche. I giocatori degli sparatutto conosceranno benissimo il vantaggio che il mouse concede nella precisione di mira. In The Last of Us Parte II, l'oscillazione dell'arma e la compensazione della mira assistita ci hanno garantito un'esperienza praticamente identica a prescindere dalle periferiche utilizzate.
Da non sottovalutare, poi, la compatibilità con Steam Deck. Il gioco, infatti, è indicato come "Verificato" il che significa che potremo accedere a tutte le funzionalità del titolo anche dalla portatile di Valve. Un supporto completo che indubbiamente farà felici i giocatori che vogliono godersi il capolavoro di Naughty Dog comodamente dal divano o nel letto.
Conclusioni
È giunto il momento di tirare le somme su quello che, secondo le parole del presidente e direttore creativo di Naughty Dog Neil Druckman, si presenta come il capitolo conclusivo di un franchise che ha segnato la storia di PlayStation.
The Last of Us Parte II Remastered su PC si propone in condizioni nettamente migliori di quanto fece il predecessore due anni fa. Il gioco risulta estremamente fluido e performante sin dal D1 e la prima patch è più migliorativa che correttiva. Probabilmente ha contribuito a questo risultato l'esperienza maturata proprio con il primo capitolo, ma sicuramente Nixxes Software e Iron Galaxy Studios meritano un plauso per il lavoro svolto.
La resa visiva è di altissimo livello e, per quanto l'illuminazione richieda qualche piccola rifinitura, non fa sentire l'assenza del ray tracing. Il comparto tecnico, insomma, è di prim'ordine e offre una scenografia che pochi altri titoli, ancora oggi, possono vantare.
Sfortunatamente, l'obbligo imposto dai modelli per l'upscaling di utilizzare il proprio antialiasing interno costringe a qualche fastidioso artefatto, ma i proprietari di build meno performanti traggono enorme vantaggio dalla frame generation di AMD compatibile anche con le schede di altri produttori. I risultati sono eccellenti e consentono di ottenere un'esperienza estremamente fluida e dettagliata anche senza l'attivazione di uno scaler.
In definitiva, The Last of Us Parte II è un gioco che possiamo consigliare senza remore, anzi se avete apprezzato il primo, è quasi superfluo dire che questo secondo capitolo va assolutamente giocato. Il lavoro svolto da Nixxes Software e Iron Galaxy Studios è ottimo, per cui dal nostro punto di vista il gioco è pienamente promosso.
2 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPS = Spero che ne sia valsa la pena di soffrire per cosí tanto tempo!
Dovete abbassare il filtro della nitidezza, siete palesemente in oversharpening.
FSR nativo chiaramente è più nitido, la nitidezza va azzerata anche col DLSS-4.
In un modo o nell'altro la roba SONY quì ha una priorità anomala in generale, figuriamoci in un sito che dovrebbe essere (era) only PC.
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".