Nintendo travolta dalla domanda per Switch 2: 2,2 milioni di richieste in Giappone, ma le scorte non bastano

Nintendo ha ricevuto 2,2 milioni di richieste per la nuova Switch 2 solo in Giappone, un dato che supera di gran lunga le aspettative. Il presidente Furukawa avverte che le scorte saranno insufficienti al lancio e che l'azienda sta cercando di correre ai ripari potenziando la produzione.
di Manolo De Agostini pubblicata il 23 Aprile 2025, alle 14:35 nel canale VideogamesSwitchNintendo
Il lancio di Nintendo Switch 2, previsto per il 5 giugno, potrebbe superare le aspettative della casa di Kyoto, almeno in Giappone. In patria, infatti, la domanda per la nuova console ha ampiamente superato le attese: sono già 2,2 milioni le persone che hanno fatto richiesta di preordine attraverso il My Nintendo Store. Una cifra che ha spinto il presidente Shuntaro Furukawa a lanciare un messaggio chiaro: "non possiamo soddisfare tutte le richieste".
In un post pubblicato sull'account ufficiale giapponese di Nintendo su X, Furukawa ha confermato che il numero di domande ricevute "supera di gran lunga le nostre aspettative" e "anche il numero di console che potremo consegnare al lancio".
Per fare un paragone, nel primo mese di disponibilità nel 2017, la Switch originale vendette circa 360.000 unità in Giappone: un sesto della domanda attuale. Il dato evidenzia un entusiasmo mai visto prima per una console Nintendo, almeno in patria.
Il sistema adottato per la distribuzione iniziale in Giappone è quello della lotteria: solo una parte degli iscritti riuscirà ad acquistare la console al day one. Chi non verrà selezionato sarà automaticamente reinserito in un secondo round, mentre i rivenditori terzi inizieranno ad accettare preordini a partire da domani, 24 aprile.
Nintendo ha inoltre deciso di proporre due versioni della Switch 2 per il mercato giapponese: un modello region-locked economico a 49.980 yen (circa 350 dollari) che supporta solo la lingua giapponese e si può collegare solo ad account Nintendo con Paese/Regione impostato su Giappone, e una variante multilingua venduta esclusivamente sul My Nintendo Store a 69.980 yen (circa 500 dollari).
Questa strategia, secondo Nintendo, serve a proteggere il mercato domestico - colpito da una valuta debole - da possibili fenomeni di rivendita internazionale. Tuttavia, tale scelta implica anche una duplicazione della linea produttiva, con possibili complicazioni logistiche.
"Ci scusiamo profondamente per non essere riusciti a soddisfare le aspettative, nonostante la precedente preparazione", ha scritto Furukawa nel suo messaggio, dove sottolinea che Nintendo è già al lavoro per potenziare la produzione. "Con la collaborazione dei rivenditori, continueremo a spedire la console e faremo il possibile per metterla nelle mani di più clienti possibile".
Anche fuori dal Giappone, la situazione non è semplice. In Europa i preordini sono andati rapidamente esauriti, mentre negli Stati Uniti - dove l'apertura è prevista per domani al prezzo di 449,99 dollari - l'operazione ha già subito ritardi a causa delle tensioni commerciali con la Cina, che hanno influenzato negativamente i prezzi degli accessori.
Insomma, nonostante i prezzi della console e dei giochi, la nuova soluzione di Nintendo promette di essere un successo ancora prima di arrivare sugli scaffali, a patto che la grande N riesca ad accelerare la produzione, evitando che l'hype si tramuti in frustrazione.
1 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSe hanno "bucato" così clamorosamente i numeri, significa che qualcuno è stato un po' troppo pessimista
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