Recensione Risen 3: i Piranha tornano a mordere?

Recensione Risen 3: i Piranha tornano a mordere?

Questa settimana esce l'atteso Risen 3 Titan Lords, che ripropone la classica struttura da gioco di ruolo tipica dei titoli Piranha Bytes. Dopo aver provato intensamente il nuovo Titan Lords vi proponiamo il nostro parere, insieme alla descrizione delle meccaniche di gioco principali.

di pubblicato il nel canale Videogames
 

Novità?

Mi aspettavo grossi cambiamenti con questo Risen 3. La community infatti aveva richiesto adeguamenti al sistema di combattimento, alle animazioni e alla grandezza e alla conformazione del mondo di gioco. Che, unitamente alla già forte struttura ruolistica tipica dei titoli Piranha Bytes, avrebbero potuto rendere Titan Lords un punto di riferimento per il suo genere. E, invece, non è così, perché Risen 3 è poco più di un'espansione rispetto al gioco che lo ha preceduto, quel Risen 2 Dark Waters che per certi aspetti è stato fortemente criticato dalla community, benché presentasse al contempo degli elementi di innegabile fascino.

Non solo il sistema di combattimento non è stato migliorato in maniera sensibile, e presenta ancora un fastidioso effetto "Smashing Buttons", ma il ritorno all'atmosfera del primo Risen risulta solamente accennato. In fase di reclamizzazione, infatti, Piranha Bytes aveva parlato di ritorno alle origini per questa serie, dopo aver abbandonato il contesto medievale in favore di quello piratesco con Risen 2. Il fatto, però, di riproporre pedissequamente alcuni scenari di Risen 2, segnatamente Antigua e Tacarigua, rende Risen 3 molto più simile a Risen 2 piuttosto che al primo capitolo della serie. È anche vero che le nuove isole hanno un aspetto più medievaleggiante, per cui, al più, si può parlare di una sorta di incrocio tra le atmosfere del primo e del secondo capitolo.

Le isole di Risen 3, come nel precedente episodio, sono nuovamente otto. Si tratta di spazi di gioco piuttosto ristretti se paragonati a quelli di altri giochi di ruolo veramente open world, densi però di cose da fare, di nemici da uccidere, di quest da risolvere e di npc con cui dialogare. Risen 3, come tutti i giochi Piranha Bytes, può sembrare semplicistico e approssimativo in alcuni aspetti, come quelli tecnici, ma allo stesso tempo è molto profondo nella sua struttura di quest e, soprattutto nella seconda parte della progressione, coinvolgente e accattivante. Anche grazie a un'ottima sceneggiatura per i dialoghi e a delle storie collaterali comunque interessanti, che non trovano però corrispondenza in una storia principale invece molto più scialba.

Dicevo delle otto isole, che in Risen 3 corrispondono ai nomi di Calador, Isola della Nebbia, Kila, Taranis, Tacarigua, Isola dei Ladri, Antigua, Costa dei Granchi. Le vere novità riguardano le prime quattro elencate, anche se comunque costruite su asset, texture ed elementi poligonali riciclati dai precedenti Risen, e soprattutto dal secondo episodio. Taranis e Calador, inoltre, sono fin troppo simili tra di loro, e anche Isola della Nebbia e Kila condividono tra di loro delle pericolose similitudini. Nel primo caso abbiamo l'effettivo ritorno allo scenario medievale, mentre per la seconda coppia di isole si tratta di scenari tropicali.

La storia si combina di elementi nuovi e di elementi già visti, mentre tornano alcuni personaggi dei precedenti capitoli, che qui potremo anche ingaggiare per l'equipaggio della nostra nave. Patty, Jaffar, Bones e l'Inquisitore Mendoza (in forma di spettro), infatti, ci accompagneranno durante le nostre scorribande, senza lesinare battute e riferimenti ai fatti del passato.

Il mondo di Risen 3 è stato ormai abbandonato da tutti gli dei e ospita ancora la guerra dei Titani quando una nuova minaccia emerge dal suolo. Un giovane guerriero viene attaccato dalle Ombre e privato della sua anima, e per questo intraprende un viaggio fra le tenebre per reclamare ciò che ha perso.

I maghi potrebbero essere un valido alleato per lui e, per ottenere la loro collaborazione, l'eroe deve recarsi al Santuario dei Maghi su Taranis, in quella che è conosciuta come l'Isola del Tuono. Protetti dai Guardiani, i Maghi sono alla ricerca dei cristalli carichi di energia magica che si trovano nelle miniere di Taranis. I giocatori dovranno, quindi, scegliere se unirsi ai Guardiani per aiutare i Maghi o se far parte delle altre gilde che si trovano nel mondo di Risen 3 per agire diversamente.

 
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